Recensioni e Interviste

Intervista al cantautore milanese, ma trentino di adozione, Andrea Lelli

Dopo quattro anni di distanza dal suo lavoro d’esordio, il 27 aprile è uscito il nuovo progetto discografico di Andrea Lelli, intitolato “Il tempo qui ed ora”.

Si tratta del secondo album del cantautore trentino che segna il suo ritorno con la partecipazione nel singolo “Scala di grigi” di Iskra Menarini. Abbiamo voluto approfondire la sua conoscenza e lo abbiamo contattato per un’intervista.

Quando ti ho contattato mi hai chiesto di organizzare l’intervista con largo anticipo perché sei particolarmente impegnato in questo periodo, pare assurdo…

“Vero sono ancora uno dei pochi che oggi riesce a dire “non ho tempo”. Verso metà marzo sarebbe dovuto uscire l’album ma sono stato in dubbio se fosse stato il caso o no, vista la situazione; invece ho fatto la scelta di battezzare “Il tempo qui ed ora” il 27 aprile. Ed è stato un successo. Tutto questo grazie al sostegno di chi mi è vicino, grazie ai consigli di chi ha collaborato con me nella realizzazione di questo progetto tra cui Manuel Auteri, Renato Droghetti, Walter Fortarel e Jacopo Bordigoni. E grazie anche al fatto che in questo periodo le persone che mi seguono sono più ricettive.”

Cosa rappresenta per te questo progetto? E come nasce

“Il secondo album nasce da un percorso che ho intrapreso sin dal 2018. E’ stato un percorso intenso, negli ultimi due anni. Nel 2019 sono stato selezionato tra vari autori provenienti da tutta Italia per l’Accademia di Ghedi (La Bottega degli Autori), accademia di scrittura sotto la guida del maestro Diego Calvetti. Anni di arricchimento e di spunti, cambiamenti e sviluppo.”

Le tematiche rappresentate sono diverse. Il tempo fa da leitmotiv, ma si da spazio anche al tema dell’abbandono, dei figli, dell’amore. Quale è stato l’humus creativo?

“Le chiacchiere con gli amici, le serate al ristorante, le cose che noto nella vita quotidiana o attraverso i libri che leggo. C’è sempre un elemento che accende qualcosa dentro di me e inizio ad annotare tutto. Mi sono reso conto – ci spiega il cantautore milanese – che il tema tempo ritornava spesso nelle frasi, nelle idee e in questo modo ho deciso di volerlo sviluppare.”

Qui ed ora: sono il posto e il tempo in cui dobbiamo stare“. Un’affermazione che può sembrare vuota, ma che invece occupa uno spazio importante nella nostra vita e nel nostro modo di vedere le cose. Quindi per te la parola d’ordine è?

“Parola d’ordine è: viviamo il presente. Abbiamo difficoltà oggi come non mai di vivere il presente, di trovare delle opportunità di stare e fare i conti con noi stessi. Abbiamo il diritto di prendere più contatto con noi stessi e le nostre emozioni, per avere una maggiore consapevolezza di quello che stiamo vivendo – prosegue il cantautore trentino di adozione – e per apprezzare molte cose che altrimenti ci scorrerebbero davanti gli occhi senza attirare la nostra attenzione.”

Questo “non tempo” come tu lo definisci, come lo vivi?

“Io lo sto vivendo bene, e mi sto mettendo in gioco continuamente scrivendo. Sto scrivendo moltissimo – ci racconta Andrea –  e non solo per me. In questo tempo che ci dà l’opportunità di riflettere ho colto l’occasione di scrivere un brano che non parla solo di me, ma che racconta la storia di molti che stanno attraversando questo periodo tanto particolare alla quale ho voluto dare voce.”

Appari come una persona positiva. Sarebbe bello tu trasmettessi questa positività ad ognuno di noi, magari con un live…

“L’attività live sarebbe dovuta partire con una serie di date. A maggio con la data zero, ma le condizioni non lo permettono, quindi – ci spiega Lelli – cerco di sfruttare i social in modo utile.”

Grazie Andrea per il tempo che ci hai voluto dedicare. Un saluto da me, “giornalista milanese” che hai prontamente riconosciuto dal mio accento e a presto, nella speranza di poter ripartire quanto prima.

— Onda Musicale

Tags: Diego Calvetti, Andrea Lelli
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