Recensioni e Interviste

Intervista alla cantautrice lombarda Pellegatta

PELLEGATTA (Manuela Pellegatta) è una cantautrice e compositrice italiana. Nata a Garbagnate Milanese e cresciuta ad Arese, vive a Milano da diversi anni. Da piccola inizia a prendere lezioni di pianoforte e flauto traverso, poi come autodidatta si avvicina anche a chitarra, basso e armonica. A quindici anni inizia a suonare in alcuni gruppi giovanili.

Nel 2002 si iscrive a Scenografia all’Accademia di Brera. L’attrazione irresistibile per il teatro la conduce nello stesso periodo anche a calcare il palcoscenico con la compagnia del Teatro Armadillo. Dopo un anno però qualcosa si rompe: taglia con l’arte e la musica, si iscrive a Giurisprudenza, inizia a lavorare come commessa e si trasferisce a Milano.

Nel suo appartamento a Lambrate dedica la maggior parte del tempo libero a musicare i testi che ha raccolto nel tempo e inizia a scriverne di nuovi. Racconta di persone del passato e personaggi mitologici, ma soprattutto dei personaggi che ha incontrato in università. La voglia di riabbracciare la chitarra è tanta: tra un esame e l'altro cerca di suonare, ma soprattutto di scrivere.

Nel 2008 si trova a suonare tutte le settimane seduta sulla mensola di un Bistrot a China Town. Questa esperienza rappresenta per lei un’ottima palestra ed un’inesauribile fonte d’ispirazione e ne nascono diversi braniNello stesso anno Manuela inizia a lavorare in una sala prove dove incontra il fonico e produttore Fabrizio Fini, che le propone di registrare nel Maxine studio i brani per la realizzazione del suo primo EP, “Le Candele del Cafè Bistrot”. Dopo la registrazione Manuela propone il progetto come solista.

Nel 2015 conosce Paolo Iafelice (già al lavoro con Fabrizio De André, Ligabue, Fiorella Mannoia), con cui inizia a lavorare ai pezzi che comporranno il suo album di debutto “TRE MINUTI DI SBAGLI”, uscito il 7 ottobre 2016 su etichetta Adesiva Discografica.

L'abbiamo contattata e le abbiamo rivolto alcune domande.

 

Chi è, in poche parole, Manuela Pellegatta?

"Sono una cantautrice pop folk di Milano, suono la chitarra al contrario con le corde al contrario, per arrivare a fare la cantautrice ho dovuto fare molte virate e poi ho deciso. Il mio nome d'arte è Pellegatta perchè Paolo Iafelice, il mio produttore mi ha battezzato così, per me è un totem oltre ad essere il mio cognome." 

Come, e quando, ti sei avvicinata alla musica?

"Mi sono avvicinata alla musica da piccola ho preso lezioni di pianoforte e flauto traverso, poi in modo istintivo mi sono avvicinata alla chitarra, ho preso in mano la chitarra di mio fratello  – racconta Pellegatta – e ho iniziato a copiare al contrario i suoi arpeggi, poi verso i14 anni l'armonica era uno strumento che mi incuriosiva molto. Ascoltavo molta musica con il mio mangianastri. Tanti cantautori e soprattutto molti classici blues."

Chi sono i tuoi artisti di riferimento o, comunque, quelli da cui trai ispirazione?

"Ani Di Franco una cantautrice bravissima che ammiro e seguo Aurin Hill credo di aver consumato i suoi dischi adoro la sua voce e l'intensità Quando abitavo a Garbagnate mi ricordo che ero immersa in un mondo RMB e Hip Hop e la notte ascoltavo sempre B SIDE  su Radio DJ con  Alessio Bertallot . Fabrizio De Andrè per me lui è l'apice inarrivabile. Ho immaginato tantissimo nelle sue canzoni e credo che la mia scelta di seguire questa  strada la devo a lui. Ultimamente sto ascoltando tantissimo l'ultimo album di Nicolò Fabi, sono andata a sentirlo al Premio Tenco, mi ha regalato una bellissima serata . I Mumford & Sons da tre anni li seguo e ho un debole per il cantante  che ha una voce meravigliosa e adoro  i testi delle canzoni." 

Che significato ha per te il “live” ed il rapporto con i tuoi fans?

"Per me il live è tutto, è uno scambio di energia reciproca ognuno può vedere il proprio bene.  Non c'è direzione precisa, io che spesso mi metto seduta sul mio amplificatore in strada e canto le mie canzoni, ascolto quello che mi circonda."

Pensi di fare un tour per promuovere il disco?

"Sono sempre in giro a suonare da sola – ci racconta la cantautrice lombarda – e con il trio inizieremo ad organizzare concerti per la stagione primaverile estiva."

Quali sono i tuoi progetti per il futuro? 

"Credo di soffermarmi su questo bellissimo momento, devo suonare ovunque l'album d'esordio e anticipo che in arrivo il video clip del singolo di Camera Mia traccia 1  di Tre minuti di sbagli . E poi un documentario dove sono protagonista, testimone del mio percorso Amin Wahidi, non ho fretta a me piace fare le cose lentamente."

 

Stefano Leto – Onda Musicale

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Tags: Milano, Paolo Iafelice, tenco
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