Recensioni e Interviste

Galeazzo Frudua: intervista al grande liutaio italiano

Galeazzo Frudua nasce ad Albizzate, in provincia di Varese, nel 1964 ed è un liutaio, produttore di chitarre, bassi elettrici e amplificatori, nonchè insegnante di liuteria.

Galeazzo Frudua costruisce personalmente a mano strumenti musicale dal 1988 ma ha iniziato, a livello amatoriale, nel 1980. Nella sua carriera ha realizzato circa 450 strumenti musicali, molti dei quali per importanti musicisti italiani e internazionali, fra i quali ricordiamo Peter Gabriel, Steve Lukather, Laura Pausini, Ron Wood, Vasco, Pino Daniele, Biagio Antonacci, Zucchero, Mango.

Lo abbiamo contattato e gli abbiamo rivolto alcune domande.

 

Come si definirebbe Galeazzo Frudua per presentarsi ai nostri lettori?

"Sono un accordatore di tempeste."

Hai frequentato la Scuola Internazionale di Liuteria a Cremona, dove si sono formati moltissimi dei più grandi liutai di tutti i tempi. Che esperienza è stata e come la ricordi?

"E' stata un'esperienza che mi ha formato molto sia personalmente, professionalmente. Come prima cosa considera che parliamo dei primi anni 80, c'era ancora la guerra fredda, la maggior parte dei miei compagni di classe erano stranieri – ci racconta Galeazzo – per quei tempi era come essere al college. Secondariamente sono sempre stato molto più vicino al rock che alla musica classica per cui ero un po' un esce fuor d'acqua. Avevo 20 anni e abitavo da solo a Cremona a 250km da casa e anche questo ha avuto un suo impatto. La liuteria Cremonese in quanto “madre” di tutte le liuterie, è molto chiusa verso l'esterno e molto “conservatrice” e penso sia un bene. E' un bene essere radicali nei valori della propria professione e difenderla dalle contaminazioni. La scuola mi ha insegnato il vero valore del legno, la manualità che puoi avere solo uscendo da quell'istituto e che oggi, nell'era degli “artigiani CNCizzati” è un fattore fortemente differenziante."

Sei fondatore della Frudua Guitar Works, ti sei specializzato negli anni nella progettazione e realizzazione di chitarre bassi artigianali. Quando nasce questa tua passione per la liuteria?

"Nasce nell'80 da un poster dei Beatles che avevo in camera da letto, con la foto della Rickenbacker 325 di John Lennon che dovevo costruirmi assolutamente."

La qualità dei tuoi prodotti è dimostrata dal fatto che sono apprezzati anche da alcuni grandi musicisti come Andrea Braido (leggi la nostra intervista), Faso, Marco Cravero, David Rhodes e altri. Raccontaci del tuo modo di creare questi strumenti.

"E' vero, ho avuto la fortuna di collaborare con tutti i più importanti musicisti italiani a anche stranieri (Peter Gabriel, Chick Corea, Morricone). Per creare un qualsiasi prodotto eterno devi riempirlo di infiniti dettagli. Più ne metti – ci spiega con passione il liutaio – e più sarà difficile vederli e copiarli e quando un prodotto è così pieno di dettagli da non essere copiabile, diventa eterno."

Da qualche tempo ti stai dedicando anche alla realizzazione di amplificatori. Come è nata questa idea?

"E' nata nei tardi anni 90 quando nelle showroom Frudua di Milano e Roma avevo bisogno di tre amplificatori per dimostrare la versatilità della Carved Pro e della GFF. Un giorno si presentò un ragazzo molto bravo con un prototipo di preamplificatore a valvole col quale potevo dimostrare tutto in un colpo solo. Da lì per farla breve – proseguie Frudua –  dopo varie peripezie ho affidato la produzione ad un'azienda di Bologna che però ha smesso di produrli di recente. Sono alla ricerca di nuovi partner che se ne occupino ma è difficile trovare qualcuno competente e col carattere giusto per collaborare."

Certamente la tua passione per la musica ha fornito la molla per iniziare questa esperienza. Quali sono gli artisti musicali di riferimento per te?

"Posso rispondere senza esitazione: in assoluto i Beatles. I Beatles hanno forgiato la mia personalità e la mia professionalità a 360 gradi."

Che progetti hai per il futuro?

"Seguo i miei canali Youtube che hanno parecchi milioni di visualizzazioni – conclude Galeazzo Frudua – e le produzioni musicali che ne derivano."

 

Stefano Leto – Onda Musicale 

 

{loadposition testSignature}

— Onda Musicale

Tags: Peter Gabriel, Chick Corea, Faso, John Lennon, The Beatles, Andrea Braido
Sponsorizzato
Leggi anche
Spartito Zero: tra palco e realtà
Recensione “Black Mood Swings” dei Volcano Heat