Soundtrack

Le ali della libertà: “O si fa di tutto per morire…o si fa di tutto per vivere”

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Siamo in un tribunale del Maine nel 1947 ed assistiamo al processo di un uomo accusato dell’omicidio della moglie e del suo amante nonostante si continui a dichiarare innocente.

Costui è Andy Dufresne (Tim Robbins) vice direttore di una grande banca dotato di una calma quasi sovrannaturale e di una cultura praticamente sconfinata. Andy tenta di difendersi in tutte le maniere, ma la giuria non gli crede e lo condanna a due ergastoli, uno per ogni vittima.

Viene dunque spedito nel carcere di Shawshank dove avrà a che fare, oltre che con gli altri prigionieri, con secondini sadici comandati a bacchetta dal corrotto direttore Samuel Norton (Bob Gunton).

Tra questi il più violento di tutti è il capitano Byron Hadley (Clancy Brown) che non esita ad usare il manganello, o ricorrere ad altri metodi, per un nonnulla.

La vita di Andy scorre tranquilla all’interno delle fredde mura di Shawshank fino a quando non incontra Red (Morgan Freeman), un detenuto che si occupa di rifornire di piccoli beni i suoi compagni di sventura e che tenta di ottenere, senza successo, la libertà vigilata.

Tra gli altri prigionieri c’è il tranquillo Brooks Hatlen (James Whitmore) che fa il bibliotecario ed alleva un piccolo corvo, il sadico Bogs Diamond (Mark Rolston) delle sorelle e tanti altri personaggi che influiranno sulla vita di Andy.

Quest’ultimo, come già detto di natura estremamente tranquilla, cerca di passare il tempo come può e per questo chiede a Red un piccolo martello da roccia per ricavarsi una scacchiera ed un poster di Rita Hayworth.

Queste sono le prime delle sue stranezze perché la prigione spezzava letteralmente gli animi degli uomini e ne sopprimeva ogni minimo soffio vitale. Dopo questo infatti Andy si prodiga per riportare in auge la malconcia biblioteca penitenziaria, con tanto di dischi che daranno vita ad una delle scene madri del film, apre una piccola scuola per far ottenere il diploma ad alcuni detenuti e fa anche la dichiarazione dei redditi a secondini e direttore scoprendo anche la sua rete di corruzione.

Gli anni passano e per il vecchio Brooks è arrivata l’ora di tornare ad essere un uomo libero solo che è talmente istituzionalizzato che, dopo un’aggressione in carcere ed un lavoretto trovato fuori, si impicca nel suo nuovo appartamento.

Un altro personaggio molto interessante è Tommy Williams (Gil Bellows) che Andy prende sotto la sua ala per fargli finire la scuola. Sarà proprio da una chiacchierata con lui che Andy verrà a scoprire che il vero duplice omicida era Elmo Blatch, vecchio compagno di cella di Tommy.

Questa informazione si rivelerebbe dunque essere il lasciapassare di Andy per la libertà, ma quando il direttore scopre tutto fa uccidere Tommy perché non vuole perdere la preziosissima collaborazione di Dufresne.

Andy decide dunque che è ora di evadere, ma prima parla a Red di un piccolo villaggio messicano chiamato Zihuatanejo, un posto dove è possibile cominciare una nuova vita. È una notte dove infuria la tempesta ed Andy Dufresne ha già pianificato tutto. Ce la farà?

Questa in pillole la trama de Le ali della libertà, film del 1994 diretto da Frank Darabont e tratto dal racconto Rita Hayworth e la redenzione di Shawshank di Stephen King. Detto questo direi che è ora di passare alla colonna sonora di questo capolavoro del cinema.

La maggior parte dei toccanti brani presenti nel film sono tutti opera del geniale compositore Thomas Newman che ha saputo creare dei brani perfetti per la descrizione di ogni attimo dietro Shawshank.

Tra questi ricordiamo il tema principale, An Inch of his Life, Suds on the Roof quando i prigionieri sono al lavoro sul tetto in una torrida estate o anche la tetra His Judgment Cometh (riferimento alla Bibbia che Norton adorava citare di continuo) e così via.

Gli altri brani sono “If I Didn’t Care” degli Ink Spots, ascoltata da Andy in macchina prima dell’omicidio, “Lovesick Blues” di Hank Williams, ascoltata con particolare trasporto da un prigioniero, vero fan del famoso countryman, e “Le nozze di Figaro” di Wolfgang Amadeus Mozart.

Quest’ultima è una delle scene più famose di tutto il film, ed una delle più toccanti. Durante le solite scartoffie Andy riceve i dischi per la biblioteca e decide di trasmetterlo alla radio interna della prigione per far sentire tutti liberi, anche per un attimo solo.

 

Vanni Versini – Onda Musicale

 

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Tags: Wolfgang Amadeus Mozart/Vanni Versini/Hank Williams/Stephen King
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