Avete presente quando dite "la mia vita è veramente noiosa"?. Bene, se l'avete pensato riflettete anche sul fatto che quella di altre persone va peggio, ed è pure più noiosa della vostra. Un esempio? Quella di Carl Allen nel film "Yes Man", commedia del 2008 diretta da Peyton Reed, andrà benissimo.
Carl Allen (Jim Carrey) è un impiegato di banca svogliato e deluso dalla vita. Un matrimonio fallito alle spalle, un lavoro in cui è intrappolato da troppo tempo senza possibilità di carriera e l'ultimo manipolo di amici che ormai, stanchi dei tanti bidoni, gli sta lentamente voltando le spalle.
Questi due sono il carismatico Peter (Bradley Cooper) prossimo al matrimonio e lo strano Rooney (Danny Masterson) che in tutti i modi cercano di tirare su il morale a Carl che preferisce passare le serata a casa a guardare film presi a noleggio (da notare come in una scena stia guardando una delle sequenze chiave di Saw) e non fare nulla per migliorare la sua situazione.
Come detto prima, anche al lavoro non va troppo bene per Carl, è bloccato nello stesso noioso ufficio da anni e la promozione continua ad essere rimandata. Il suo buffo collega Norman (Rhys Darby) prova anche lui a tirarlo su con le sue trovate e le feste in maschera, ma con scarsi risultati.
L'incontro decisivo avviene, stranamente, fuori dalla banca di Carl mentre fa la pausa pranzo. Viene infatti avvicinato da uno strano tipo trasandato, questi altri non è che il vecchio amico Nick (John Michael Higgins) che lo trascinerà in un curioso seminario sull'auto – aiuto.
Qui il capo assoluto è Terence (Terence Stamp) che vive la sua vita, istruendo i suoi discepoli, sulla via dello "Yes Man". Per lui infatti la vita dà una serie di possibilità infinite e tutto quello che bisogna fare è semplicemente dire di sì. Dire di no a Terence è praticamente impossibile ed infatti riesce a convincere un più che riluttante Carl a stringere un vero e proprio patto con l'universo.
Appena uscito dal seminario Carl viene costretto da Nick a dare un passaggio ad un vagabondo che gli scarica la batteria del cellulare, si prende i suoi soldi e lo lascia a piedi e senza benzina su una collina sperduta nel bel mezzo della notte. Carl dunque deve scendere a piedi con una tanica vuota per riempirla di benzina e poi ritornare su alla macchina, ma è proprio al distributore che incontra l'energica e scatenata Allison (Zooey Deschanel) che lo trascinerà all'interno della sua vita.
Grazie a lei Carl ritorna a vivere e, miracolosamente, riesce anche ad ottenere maggiori successi sul lavoro diventando anche grande amico di Norman e partecipando alle sue feste in stile "Harry Potter" e "300". Questo gli dà la spinta necessaria per fare un sacco di altre cose come, ad esempio, prendere lezioni di chitarra, di volo, di coreano e soprattutto fare molte vacanze improvvisate con Allison oltre a diventare un fan della band di lei (i Munchausen by Proxy).
Sembra dunque che tutto vada per il verso giusto, ma il prendere decisioni affrettate senza pensarci su adeguatamente ha le sue conseguenze e Carl se ne renderà conto in prima persona, ma non è forse questo parte del gioco?
Detto questo è ora di dare un'occhiata alla scatenata colonna sonora della pellicola. Si parte dunque con la maestosa Separate Ways (Worlds Apart) dei Journey, che è anche la suoneria del telefono di Carl, la folkeggiante Old Enough dei Raconteurs, la corale The Space Between degli Expatriate, la funkeggiante Stomp! dei Brothers Johnson e la ritmata Carry On di Jean Knight.
A condire il tutto non mancano i brani scritti da Zooey Deschanel e cantati dai Munchausen by Proxy, al pari di una vagonata di pezzi degli EELS e tanti altri ancora. Ciliegina sulla torta la versione cantata da Carl ed Allison di Can't Buy Me Love dei Beatles e la versione di Carl alla chitarra di Jumper dei Third Eye Blind per salvare la vita ad un uomo (Luis Guzmán). E voi che dite? È giusto dire di sì a tutto oppure bisogna pensarci almeno un attimo prima di buttarsi a capofitto in qualsivoglia esperinza? Fatemelo sapere!
Vanni Versini – Onda Musicale
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