Quante volte vi è capitato di sentirlo oppure di dirlo a vostra volta? Beh, questo è decisamente il caso dello sfortunato romano, trapiantato a Milano per lavoro, Bernardo Arbusti (Carlo Verdone che anche qui veste i panni di attore e regista).
Bernardo è un vero e proprio cultore del rock tanto da averlo reso il suo lavoro visto che ha scritto diverse biografie delle grandi star del passato come Elvis Presley, Marvin Gaye, Janis Joplin e così via, ma da tempo sta coltivando il suo progetto più ambizioso, scrivere una biografia sul grande Jimi Hendrix che sconvolga il mondo!
Da ricordare che il suo sensazionale annuncio viene dato nella trasmissione Juke Box all'idrogeno diretta da un Richard Benson, nel ruolo di sé stesso, stranamente calmo e pacato impegnato in una discussione filosofica sul mitico chitarrista mancino di Seattle. Questa sua passione però l'ha portato a trascurare la fidanzata Adriana (Elisabetta Pozzi), anch'essa giornalista, la quale lo lascia durante un suo servizio all'estero per un reporter francese.
La rottura fa piombare Bernardo in un vortice di depressione e di aumento di ansiolitici e antidepressivi che gli causano non poche fobie, anche prendere la macchina diventa una vera e propria impresa, ma non è finita qui.
Oltre a questo il suo editore Loris (Renato Pareti) gli sconsiglia caldamente l'idea del libro e gli suggerisce, invece, di realizzare delle video – interviste lungo tutta l'Inghilterra alle persone che sono state vicine a Hendrix.
L'idea è buona, ma Bernardo ora ha anche paura di prendere l'aereo e comincia quindi un periodo d'analisi dall'austero psichiatra Ludwig Altieri (Alexis Meneloff) per superare queste sue fobie. È nell'atrio del palazzo dove ha lo studio l'analista che incontra Camilla (Margherita Buy), un'attrice che a causa delle sue nevrosi rischia sempre di perdere anche la più piccola parte.
Camilla è follemente innamorata di Altieri e convince il restio Bernardo ad aiutarla, si potrebbe parlare di transfert credo, anche se con scarsi risultati. In tutto questo i due instaurano una solida amicizia, non senza problemi e psicofarmaci ovviamente, decisamente fuori dal comune.
La scadenza per la consegna però si avvicina, l'Inghilterra è là, il richiamo di Hendrix si fa più forte e pare anche che un misterioso “Cat Fish” (Anthony Morton), amico intimo del chitarrista, abbia uno scoop da non lasciarsi scappare. Bisogna dunque partire!
Un elemento che mi ha fatto apprezzare molto il film, per quanto semplice sia, è stato il personaggio alleniano dipinto da Verdone che, come per l'appunto Woody Allen in Provaci ancora, Sam, è fisso dall'analista, fobico e dipendente da antidepressivi e ansiolitici al pari della nevrastenica Camilla.
Detto questo passiamo alla colonna sonora di questa pellicola del 1992! Il film è ovviamente pieno di classici di Hendrix come l'iniziale “Stone Free”, nei titoli di testa, seguita dalle intramontabili “The Wind Cries Mary”, “Foxy Lady” assieme alla sua versione di “Hey Joe” (Billy Roberts).
Al repertorio di Hendrix seguono “Catfish Blues” di Muddy Waters, la ritmata “My Love's Leavin'” di Stevie Winwood e la finale “Stay With Me Baby” cantata dai Walker Brothers, ma che abbiamo già sentito cantare da Lorraine Ellison nella commedia “I Love Radio Rock”. "Maledetto il giorno che t'ho incontrato" è un film insomma che saprà prendervi e farvi ridere genuinamente, dateci un'occhiata!
Vanni Versini – Onda Musicale
