Soundtrack

Once (Una volta): “per chi hai scritto la canzone?”

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Scarni accordi acustici, accompagnati da una voce roca, riempiono le strade di Dublino mentre macchine e passanti sfrecciano senza badare alle piccole tragedie, né tanto meno alle canzoni folk, degli altri comuni mortali.

La chitarra e la voce sono di Guy (Glen Hansard dei Frames), un trentenne irlandese che si divide tra il lavoro da riparatore di aspirapolvere con il padre durante il giorno ed il busker per le vie della città durante la notte.

La giornata sembra abbastanza fiacca e nessuno si avvicina tranne un giovane tossicodipendente (Darren Healy) che cerca di rubargli la custodia della chitarra con dentro i pochi spiccioli guadagnati. Dopo un brevissimo inseguimento terminato nel parco, Guy gli dà una banconota da 5 Euro e ritorna al suo angolo di strada.

Stacco. È notte, e la chitarra di Guy risuona ancora per le strade semi deserte dell'addormentata Dublino. Le dita tessono quella che potrebbe definirsi una tenera ballata, ma poi cambia completamente registro passando a strofe più addolorate e urlate come a voler esorcizzare un ricordo che ancora brucia nel profondo.

Appena finita la canzone, Guy si rende conto che una giovane ragazza con in mano una pila di riviste è davanti a lui e, dopo aver applaudito, gli lancia una moneta da dieci centesimi che lui accetta con malcelato sarcasmo.

Tra i due segue una piccola discussione su perché il busker non suoni le sue canzoni anche durante il giorno e Guy risponde che di giorno la gente vuole sentire i pezzi che già conosce ed è per questo che di notte si sente libero di sfogare tutta la sua ispirazione.

La ragazza poi gli chiede per chi abbia scritto quella canzone e Guy, decisamente di controvoglia, rivela che l'ha scritta per una ragazza con il quale non sta più da tempo, ma che non è mai riuscito a dimenticare (“non c'è più”).

Lei capisce subito che è una “cazzata”, mica scema, ed anche le scene successive lo confermano. Guy strimpella la sua chitarra sul letto mentre prova a richiamare quella fatidica lei per la millesima volta, senza risposta, la cui foto “troneggia” sul comodino.

A queste ne seguono altre che illustrano la vita di tutti i giorni del nostro malinconico protagonista, diviso tra lavoro e musica, suonando le sue canzoni per un'eterogenea marea di umanità che scorre per le strade della capitale.

È di nuovo qui che rincontra la ragazza della notte, una giovane della Repubblica Ceca interpretata dalla musicista Markéta Irglová, con un aspirapolvere rotto. Lei vorrebbe che Guy lo riparasse, ma al momento con sé ha solo la sua amata chitarra ed il consueto musone.

I due si fermano a mangiare qualcosa assieme e lei gli racconta che sa anche suonare il pianoforte. Infatti è la figlia di un violinista d'orchestra che le aveva insegnato a suonare il piano prima di uccidersi a causa dell'artrite.

In Irlanda non ha un pianoforte perché costa troppo, ma per fortuna ha trovato il proprietario di un negozio di musica (Keith Byrne) che glielo lascia suonare ogni tanto. Dopo aver stupefatto Guy con una melodia di Mendelssohn, il giovane cantautore le insegna una delle sue canzoni ovvero la struggente Falling Slowly.

Dopo questo bellissimo momento lei vuole sapere comunque la storia della ragazza dietro la canzone e Guy gliela racconta, ovviamente a modo suo, con un'altra canzone che parla del suo tradimento mascherando il dolore con un po' di senso dell'umorismo.

A parte questo è innegabile che tra i due sia scattato un qualcosa e la diretta conseguenza di questo è cercare di formare una piccola band per suonare le canzoni di Guy dal vivo, ma il passato della talentuosa musicista è pieno di elementi oscuri e strascichi dolorosi. Come si evolverà la vicenda?

Questa, in poche parole, è la trama di Once (Una volta), film del 2006 diretto da John Carney, che è stato anche il bassista dei Frames assieme all'attore protagonista ovvero Hansard.

Il bello di questo film è stato il suo grande successo, di grande ispirazione anche per Steven Spielberg, nonostante il basso budget con il quale è stato realizzato ed il fatto che gli stessi Hansard e Irglová non sono degli attori professionisti, ma bensì dei musicisti professionisti che hanno presentato le canzoni del film con una formazione folk chiamata The Swell Season.

A proposito di questo, quali sono le canzoni udibili in questo film? Probabilmente basterebbe nominare la già citata Falling Slowly che ha vinto l'Oscar per la migliore canzone, ma come dimenticare la tenera If You Want Me cantata da Irglová, la divertente Broken Hearted Hoover Fixer Sucker Guy in cui Hansard si mette a nudo, l'emozionante Leave e così via?

Un film che consiglio vivamente a tutti gli amanti della buona musica e del buon cinema. E voi? Come dicevano nel trailer quante volte puoi trovare la persona giusta?

 

Vanni Versini – Onda Musicale

 

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Tags: Busker/Vanni Versini/Steven Spielberg
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