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“Acqua e sapone”: all’insegna degli Stadio

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Silvia, rimembri ancora il tempo della tua vita mortale”, chi di noi non l'ha mai sentita, letta oppure recitata a scuola mentre, tra Divina Commedia e Promessi Sposi, si studiava anche Giacomo Leopardi?

Vi è mai capitato anche di dover prendere delle ripetizioni di italiano o meglio, di doverle dare? È questo il caso dello sfortunato bidello Rolando (Carlo Verdone), trentenne laureato con il massimo dei voti, ma purtroppo confinato in questo ruolo piuttosto che in quello di supplente o professore di ruolo.

Cercando di arrotondare come può, Rolando dà lezioni di letteratura italiana a degli stranieri, alcuni africani assieme ad un asiatico ed un ufficiale del Nord, senza però troppo successo visto che non viene quasi mai pagato.

Rolando vive con l'arzilla nonna (la mitica Elena Fabrizi ovvero la Sora Lella, vero baluardo romanesco dei film di Verdone) preoccupata per le sorti del nipote e sempre pronta alla gag con gli esilaranti scambi di battute in romanaccio.

Ad allietare le sue giornate, oltre all'amorevole nonna, c'è anche il coattissimo vicino di casa Enzo (Fabrizio Bracconeri che altri non era se non il nipote dell'elettrauto di famiglia) sempre alla ricerca di qualche bella ragazza ed in perenne debito con l'amico.

Per essere allietati, però, ci deve essere per forza qualcosa di negativo e questo prende la forma del severo Padre Michael Spinetti (Philip Dallas), direttore dell'istituto religioso presso il quale lavora Rolando.

Le giornate passano dunque così, uguali e strascicate, una dietro all'altra senza che padre Spinetti dia anche il più pallide barlume di speranza lavorativa al nostro povero protagonista sempre più sconsolato.

A volte però la fortuna fa capolino nei momenti più inaspettati! Rolando infatti, durante le pulizie, risponde ad una telefonata per il severo superiore.

Dall'altra parte del filo c'è l'esigente madre Wilma Walsh (Florinda Bolkan) che vuole assumere il religioso per alcune ripetizioni private da dare alla giovanissima figlia, tu pensa che combinazione!

Rolando, dopo un momento di esitazione, decide di dare il suo numero e di spacciarsi per padre Spinetti. Nonostante i dubbi della nonna, “ma nun staremmo a fa' una cazzata?”, il nostro protagonista si butta a capofitto nell'impresa.

La nuova alunna in questione è la giovane, e bellissima, modella Sandy Walsh (Natasha Hovey) con la quale Rolando instaura subito una grande intesa. Inizialmente la giovane non ha proprio voglia di studiare anche se Rolando le tenta tutte per mostrarsi professionale e preparato, non senza qualche strafalcione.

Poi però la facciata crolla, ma Sandy custodisce il segreto ed i due passano le giornate mangiando, uscendo con gli amici coatti di Enzo e guardando gli aerei che atterrano. Naturalmente, com'è facilmente intuibile, la situazione non è certo delle più facili da sostenere soprattutto perché tra lui e Sandy nasce qualcosa di più che una semplice amicizia, ce la farà Rolando a non far cascare il palco?

Questa è, in poche parole, la trama di “Acqua e sapone” del 1983. Quarta pellicola dell'attore e comico romano Carlo Verdone, qui anche alla regia, che si contraddistingue per il suo personaggio timido ed impacciato in un mondo spesso troppo severo e decisamente poco comprensivo verso il prossimo.

Ovviamente il film decolla grazie a due vere e proprie icone comiche dell'epoca, la Sora Lella e Fabrizio Bracconieri prima che quest'ultimo finisse a “Forum”, che interagendo con il personaggio di Verdone creano una combinazione pazzesca.

Non vanno poi dimenticate le apparizioni di Jimmy il Fenomeno (l'abbiamo già visto ne “Il ragazzo di campagna” con Renato Pozzetto) e Christian De Sica (qui nei panni di un presentatore), al momento in gravi difficoltà economiche.

Un film dunque decisamente da ridere ancora oggi, invecchiato tutto sommato abbastanza bene, e che andrebbe visto per capire come a volte sia il caso a muovere le nostre vite.

Cambiando totalmente argomento, parliamo del versante musicale. Gli appassionati di musica italiana avranno già capito dal titolo che la pellicola vede la presenza di canzoni come, per l'appunto, “Acqua e sapone”, scritta assieme Vasco Rossi, e “C'è”, scritta assieme a Luca Carboni, entrambe cantate dagli Stadio, ma non è finita qui!

La chicca è in una scena ambientata nella scuola dove il coro diretto da padre Spinetti si sta esibendo, le ragazze stanno infatti cantando “Jerusalem” degli Emerson, Lake & Palmer. Fatto non così curioso se si tiene a mente la grande passione di Verdone per la musica come ha dimostrato in molti altri suoi film (leggi qui “Posti in piedi in paradiso”).

Detto questo vi saluto augurandovi buona visione e chiedendovi per cosa sta, secondo voi, la sigla ATAC?

 

Vanni Versini – Onda Musicale

 

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Tags: Luca Carboni/Vasco Rossi/Divina Commedia/Vanni Versini/Carlo Verdone/Christian De Sica/Stadio
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