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Bandersnatch: “Il tuo fato è stato imposto, non è più nelle tue mani”

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"Bandersnatch" è una puntata interattiva della serie "Black Mirror" pubblicata su Netflix il 28 dicembre 2018.

Pur essendo solo un episodio di una serie, "Black Mirror: Bandersnatch" (questo il titolo completo) si è guadagnato una fama autonoma grazie alla sua peculiarità di essere un film interattivo, in cui gli spettatori possono decidere che cosa succeda al protagonista.

Il film è ispirato nella trama e nel meccanismo ai vecchi videogiochi "a bivi" in cui il giocatore si trovava spesso di fronte ad una domanda con due opzioni, e in base alla sua scelta il gioco prendeva un percorso diverso. Lo stesso schema è riproposto in "Bandersnatch", nel quale sono presenti molti momenti in cui il protagonista si trova di fronte ad un bivio nella sua vita, e tocca allo spettatore decidere come farla proseguire. Ogni decisione porterà a scene e ad una storia diversa.

"Bandersnatch" è stato realizzato esattamente come pensate, ovvero sono state girate molte sequenze (ben 250), anche se gli spettatori a seconda delle loro scelte vedranno da un minimo di 40 a un massimo di 150 minuti. Ovviamente è possibile tornare indietro e cambiare le proprie decisioni per vedere un film diverso.

Il film trae ispirazione da un vero videogioco, intitolato appunto "Bandersnatch", sviluppato nel 1984 in Gran Bretagna dalla Imagine Software, che sebbene annunciato come rivoluzionario non vide mai la luce a causa del fallimento dell'azienda, diventando così un "cult" tra gli appassionati.

La trama è ambientata proprio nel Regno Unito nel 1984, e il protagonista è Stefan Butler, un giovane programmatore che sta realizzando un innovativo videogioco interattivo intitolato "Bandersnatch". Stefan propone la demo del gioco a Mohan Thakur (direttore della società di videogame Tuckersoft) il quale rimane colpito dal progetto del ragazzo e decide di produrlo. Viene pertanto fissata una scadenza entro la quale Stefan dovrà consegnare il gioco completo.

Da qui in avanti la storia dipende dallo spettatore/giocatore. Le sue scelte ci mostreranno o meno Stefan in cura presso una psichiatra a causa del trauma per aver perso la madre da bambino, oppure che capisce di essere controllato da un'entità superiore che lo manovra come in un gioco, altrimenti lo vedremo gettarsi da un balcone, commettere un omicidio e molte altre cose. La struttura prevede cinque finali principali, più altri "vicoli ciechi" che interrompono la visione senza una vera e propria conclusione. Nessuna delle sottotrame porta comunque ad un finale positivo della vicenda di Stefan, tranne una sequenza "nascosta" che a detta degli autori è molto difficile da trovare.

Il film è ambientato nel 1984, come già detto, pertanto la colonna sonora è composta da canzoni anni '80 e dalle musiche originali composte da Brian Reitzell. Durante la visione del film le nostre scelte ci consentiranno di ascoltare, o meno, brani di Frankie Goes to Hollywood, Eurythmics, Kajagoogoo, Depeche Mode, Laurie Anderson e altri ancora. Per la soundtrack sono state scelte solo undici canzoni edite, ma l'accuratezza della selezione consente di caratterizzare ottimamente il film.

La lista completa dei brani editi è la seguente:

01. Relax – Frankie Goes to Hollywood
02. Hold Me Now – Thompson Twins
03. Here Comes the Rain Again – Eurythmics
04. New Life – Depeche Mode
05. Too Shy – Kajagoogoo
06. Phaedra – Tangerine Dream
07. Love on a Real Train – Tangerine Dream
08. Mysterious Semblance at the Strand of Nightmares – Tangerine Dream
09. Making Plans For Nigel – XTC
10. O Superman – Laurie Anderson
11. The Bermuda Triangle – Isao Tomita

 

Gabriele Tomasi – Onda Musicale

 

 

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Tags: Netflix
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