Soundtrack

This Must Be the Place: “Io ero una popstar del ca##o. E scrivevo canzonette lugubri”

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“This Must Be the Place” è un film del 2011 scritto e diretto da Paolo Sorrentino, ispirato alla canzone “This Must Be the Place (Naive Melody)” dei Talking Heads e interpretato da Sean Penn.

La trama: Cheyenne (Sean Penn) è una goth star decaduta che gode ancora di popolarità tra i suoi fans, anche se il suo momento d’oro con i “Cheyenne & The Fellows” risale agli ormai lontani anni ’80. Da diversi anni il cantante vive isolato nella sua villa di Dublino, lontano da tutti. Quando riceve la notizia che il suo anziano padre sta morendo a New York, avendo paura degli aerei egli intraprende un viaggio in nave per raggiungerlo, ma arriva troppo tardi. Viene però a conoscenza dai suoi documenti che l’uomo aveva cercato a lungo l’ufficiale nazista che lo aveva umiliato in un campo di concentramento durante la seconda guerra mondiale. Cheyenne decide di riprendere l’indagine dove il padre l’aveva interrotta, attraversando gli Stati Uniti alla ricerca dell’ex ufficiale. Nel suo percorso incontrerà molte persone, tra cui David Byrne che lui considera un idolo, mentre ritiene se stesso solo una ex popstar che scriveva canzoni deprimenti e di successo. Il viaggio cambierà la vita di Cheyenne.

Mi sono permesso di raccontare quasi tutta la trama perché il valore di “This Must Be the Place” non è nella storia, ma nell’interpretazione di Sean Penn e nella musica che lo accompagna. L’attore americano è calato perfettamente nel personaggio, il cui strano look è ispirato a quello di Robert Smith dei Cure. Se siete amanti dei film ben recitati, “This Must Be the Place” fa al caso vostro.

Come detto sopra la musica è un punto forte della pellicola. La colonna sonora originale è stata scritta da David Byrne dei Talking Heads, con la collaborazione del cantautore indie Will Oldham. Il brano che dà il titolo al film è udibile in ben sei diverse versioni, una live di David Byrne e poi quelle di Grant Goodman, Trevor Green, Antonio Andrade, The Old Believers e Gloria. Nella pellicola compare una giovane band di fantasia dal simpatico nome “The Pieces of Shit”; anche le loro canzoni sono composte da Byrne e Oldham, e interpretate da Michael Brunnock. Ai “The Pieces of Shit” sono intestati sei brani: “Lay & Love”, “Open Up”, “Eliza”, “You Can Like It”, “If It Falls It Falls” e “The Sword Is Yours”. Si fanno notare inoltre “The Passenger” di Iggy Pop (già utilizzata in diverse colonne sonore), “Charmaine” di Annunzio Paolo Mantovani e la sua orchestra, e “Every Single Moment in My Life Is a Weary Wait” di Nino Bruno e le 8 Tracce.

L’album contenente la colonna sonora è costituito dalle seguenti canzoni:

01. Lord I’m Coming – Gavin Friday
02. Lay & Love – The Pieces of Shit
03. Open Up – The Pieces of Shit
04. Charmaine – Mantovani & His Orchestra
05. Spiegel Im Spiegel (Arvo Pärt) – Daniel Hope, Simon Mulligan
06. This Must Be the Place (Naive Melody) – Trevor Green
07. This Must Be the Place (Naive Melody) (live) – David Byrne
08. Gardermoen – Julia Kent
09. Happiness – Jonsi & Alex
10. Eliza – The Pieces of Shit
11. The Passenger – Iggy Pop
12. You Can Like It – The Pieces of Shit
13. Second Bounce – Brooklyn Rider Achille’s Heel
14. If It Falls It Falls – The Pieces of Shit
15. This Must Be the Place (Naive Melody) – Gloria
16. Every Single Moment in My Life Is a Weary Wait – Nino Bruno e le 8 Tracce
17. The Sword Is Yours – The Pieces of Shit

Sono escluse dalla pubblicazione – ma udibili nel film – “Warm” di Vic Chesnutt, “Land of the Dragon” di Patrick David Wilson, “This Must Be The Place (Naive Melody)” nelle versioni di Grant Goodman, Antonio Andrade e The Old Believers.

Nel 2012 il film ha vinto sei David di Donatello (per sceneggiatura, fotografia, trucco, acconciature, colonna sonora e canzone “If It Falls It Falls” a David Byrne e Will Oldham) nonché tre Nastri d’argento (per miglior film, fotografia e scenografia).

— Onda Musicale

Tags: Talking Heads/Sean Penn/Paolo Sorrentino
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