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Forrest Gump: un racconto lungo gli Stati Uniti

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Una piccola piuma bianca volteggia sospesa nella brezza di una tranquilla mattina americana come tante e viene raccolta da un curioso personaggio seduto alla fermata dell’autobus che la ripone, delicatamente, nella sua valigia.

Si chiama Forrest Gump (Tom Hanks), è molto alto, con un completo grigio, uno strano taglio di capelli, delle scarpe da corsa infangate, una piccola valigia ed una scatola di cioccolatini.

È proprio da qui che parte il lungo racconto di Forrest ai suoi compagni di panchina, un racconto che si snoda per circa 30 anni e che ripercorre le principali vicende americane ed personaggi che hanno cambiato la storia.

Vicende e personaggi che il simpatico Forrest, in un modo o nell’altro, ha influenzato non poco rivelandosi una presenza costante.

La sua travagliata comincia dunque con la sua difficile infanzia nell’Alabama degli anni ’50 (porta i tutori alle gambe ed ha un leggero ritardo cognitivo) quando viveva con la madre in una grande casa che affittavano ai viandanti.

Tra i vari avventori si presenta anche un giovane Elvis Presley. Suonando la chitarra Elvis vede il giovane Forrest ballare e prende ispirazione per creare le mosse che lo avrebbero reso famoso.

Nonostante il lieve ritardo mentale la madre vuole che il figlio vada alla scuola pubblica, si concede addirittura al preside per aiutarlo, ed è sullo scuolabus che il piccolo Forrest conosce la graziosa vicina di casa Jenny (Robin Wright).

I due diventano subito grandi amici ed affrontano insieme tutte le avversità, nonostante la serendipità della vita li condurrà su strade diverse e tortuose.

Infatti, dopo l’università Jenny si perde nel movimento hippy per poi ritrovarsi immischiata in un giro di prostituzione e droga mentre Forrest percorre altre strade, una più diversa dall'altra.

Conosce il successo, grandi personaggi del calibro di John Lennon (interviene citando la sua celebre Imagine) ed il presidente degli Stati Uniti John Fitzgerald Kennedy, diventa l’ispiratore di Smiley e Shit Happens e fa i lavori più disparati quasi per caso.

Diventa quindi un diventa un giocatore semi – professionista di football, un soldato, un campione di ping pong, un pescatore di gamberi, un milionario ed altro ancora, ma questo a volte non basta per poter vivere una vita tranquilla e serena.

Conosce anche l’orrore della guerra del Vietnam che si porta via l’amico Beauford “Bubba” Blue (Mykelti Williamson) e le gambe del cinico tenente Dan (Gary Sinise), persone importantissime per la sua vita ed altro dolore a causa della perdita delle persone amate.

Film cult del 1994 di Robert Zemeckis (ha collaborato con Tom Hanks anche per "Cast Away" del 2000) e tratto dal romanzo di Winston Groom del 1986 che, probabilmente, avrete visto in moltissimi, ma vi invito comunque a rivedere perché è una pellicola toccante che va dritta al cuore.

Una pellicola che è nella storia per le scene citate in più prodotti mediatici (quella della piuma e la famosa frase Corri Forrest, corri!), ma anche parodiata dal genio irriverente di “Weird Al” Yankovich con l’omonima Gump.

Ma passiamo ora alla colonna sonora del film. Oltre al toccante tema iniziale del compositore Alan Silvestri, “The Feather Theme”, autore che ha firmato anche tutti gli altri brani strumentali che si snodano lungo tutta la pellicola la colonna sonora contiene i classici degli anni ’50, ’60 e ’70 fino ad arrivare ai primissimi anni ’80.

Troviamo dunque brani firmati anni ’50 come “Hound Dog” di Elvis Presley e “Lovesick Blues” di Hank Williams. Proseguendo con gli anni e le vicende si susseguono brani degli scatenati anni ’60 e ’70.

Anni caratterizzati dalla musica di Byrds (“Turn! Turn! Turn!”), Doors (“Soul Kitchen”, “People Are Strange”, “Hello, I Love You”, “Break on Through (To the Other Side)” e“Love Her Madly”), Jimi Hendrix (“Hey Joe” e “All Along the Watchtower”), Harry Nilsson (“Everybody’s Talkin’”, usata anche per Un uomo da marciapiede ), Creedence Clearwater Revival (“Fortunate Son” che viene spesso usata in molti altri film sulla guerra dei Vietnam), Simon & Garfunkel (la celebre “Mrs. Robinson” contenuta ne Il Laureato link) e molte altre ancora.

Ovviamente, visto che sia Forrest che Jenny provengono dall’Alabama, come poteva mancare l’inno rock dei Lynyrd Skynyrd a questo Stato? “Sweet Home Alabama” così come la lunga, quasi 10 minuti di gustoso southern rock, “Free Bird”?

Ci sono molti altri nomi famosi che sicuramente riconoscerete, ma ritengo di avervi già detto più che abbastanza. Detto questo non mi resta altro che augurarvi una buona visione e, soprattutto, un buon ascolto.

 

Vanni Versini – Onda Musicale 

— Onda Musicale

Tags: Vanni Versini/Simon & Garfunkel/Forrest Gump/Imagine/Elvis Presley/Hank Williams/The Doors/Byrds/Lynyrd Skynyrd/Harry Nilsson/John Lennon/Jimi Hendrix/Il Laureato/Creedence Clearwater Revival
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