Soundtrack

Natural Born Killers: Amore e odio si tengono per mano.

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"È destino. Nessuno può fermare il destino". Nessuno. Ed è un destino carico di violenza quello dei nostri due protagonisti della pellicola di oggi, Mickey (Woody Harrelson) e Mallory Knox (Juliette Lewis).

Massacri, rapine, e ben 54 omicidi in meno di un mese. Di che film stiamo parlando? Assassini nati (Natural Born Killer) regia di Oliver Stone (che ricordiamo anche per Platoon, Ogni maledetta domenica, Alexander) ma il cui soggetto ha come ideatore niente meno che… Quentin Tarantino.

È un film esplosivo, esasperante, che fa degli eccessi il suo punto focale. Eccessi fatti di vita, di morte, di amore, sesso e violenza gratuita. I due protagonisti sono una coppia innamorata, ma non c'è niente di classicamente romantico nella loro relazione. Mickey che ha avuto un'infanzia difficile, conosce Mallory ancora giovanissima, anche lei con una situazione famigliare non semplice: una madre incapace di reagire, e un padre che la violenta regolarmente.

Quale modo migliore allora per iniziare una storia d'amore se non aiutare la gentil pulzella a massacrare i suoi genitori e portarla con sé?

Proprio così nasce l'amore del macellaio Mickey e della sexy Mallory. E così comincia anche il loro viaggio di morte e caos. Con alle calcagna le forze dell'ordine di tutto il Paese, i due in fuga, diventano grazie alla tv, delle vere e proprie celebrità, osannate dalle persone come se fossero delle rockstar. (lo scopo del film è porre proprio l'accento su questo tema, ossia che la violenza è figlia dei mass media, che non si fanno scrupoli pur di lucrare su qualche tragedia.)

Ma sulle loro tracce c'è lo spietato e altrettanto “psicolabiledetective Scagnetti (Tom Sizemore), personaggio molto deviato a modo suo, (strangola infatti una povera prostituta) invaghito di Mallory.

La fuga dei nostri eroi giunge a termine proprio per mano di Scagnetti: i Knox vengono catturati dopo l'ennesima rapina in un supermercato, mentre sono alla ricerca di alcuni antidoti ai morsi di serpente. Vengono così separati e condotti nel carcere di massima sicurezza di Batonga.

Il giornalista Wayne Gale (Robert Downey Jr) , famoso conduttore di un programma che racconta le vite dei criminali, propone a Mickey un'intervista da dietro le sbarre, ma questo scatenerà una rivolta dell'intero penitenziario, e porterà alla fuga dei due amanti che uccideranno Gale proprio di fronte alla sua stessa telecamera.

Ma passiamo adesso alla incredibile colonna sonora, che ci propone pezzi di generi diversissimi: dal blues all' Hip hop del Dr Dre, al rock. Musiche costanti, -che si intrecciano anche coi dialoghi- pressanti, atmosfere decisamente alla Reznor che infatti si è occupato dell' ”assemblaggio” di questa Soundtrack.

Un insieme di pezzi intramontabili: su tutti spicca Waiting for the Miracle di Leonard Cohen, che si presenta già all'inizio del film, seguito poi da The way i walk di Robert Gordon, Shitlist delle L7.

Tra i grandi poi ci sono Bob Dylan con You belong to me, e Patty Smith con Rock and roll Nigger. Ovviamente non poteva non esserci la voce inconfondibile  di Trent Reznor coi suoi NIN in Burn, e Something i can never have.

Anche la stessa Lewis ci propone un brano, Born Bad, canzone che non poteva mancare perchè- come spiega Mickey- l'uomo nasce cattivo, uccide ogni specie sulla terra del resto.

Ma molte ancora sono le musiche che compongono la nostra soundtrack come: Moon over Greene Country di Dan Zanes, o Sweet Jane dei Cowboy Junkies e Peter Gabriel e Nusrat Fateh Ali Khan con Taboo; ma anche i RATM con Take the power back.

Una colonna sonora davvero per tutti i gusti, che si intreccia alle scene,  le enfatizza, le accentua.

Un film che mixa humor nero, omicidi, momenti mistici, un'opera davvero unica anche dal punto di vista del montaggio: passa da monocromie ai colori, al bianco e nero, mischia flashback e scene con la telecamera a mano.

Una storia originale, dove gli stessi portatori di violenza si fanno però anche profeti condannando i media e la loro continua sete di sangue e soldi.

 

Giada Guerini – Onda Musicale

 

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