Moksa, nell'antica lingua sanscrita, significa "liberazione". Liberazione dal vincolo della Nescienza e dal Samsara e può avvenire in vita o, dopo morte, per coloro che si incamminano sulla "via degli dèi ".
Nel caso del trio piemontese che ne porta il nome, Moksa è un viaggio verso la liberazione da tutti i condizionamenti stilistici e musicali. Un viaggio in cui le influenze, le passioni, gli studi e le ricerche effettuate da ogni singolo musicista nell'arco della propria carriera, liberamente si incontrano e si amalgamano.
Non è un viaggio comodo e senza scossoni, anzi; tutti i viaggi verso la liberazione sono ardui da compiersi e questo non fa eccezione. Si tratta di un viaggio punk e le altre influenze, musicali e non, si piegano a questa attitudine. Jazzcore? Heavyjazz? Jazzpunkfreenoiseimprometalstoner? In subordine, semplicemente musica…
I Moksa sono Beppe Di Filippo al sassofono (Actis Dato), Enrico Cerrato al basso distorto (Gabbiainferno, Petrolio) e Pietro Ponzone alla batteria mentre il loro Ep di debutto, 18022017, è il frutto della registrazione del loro primo live.
A breve uscirà un 7" prodotto dall'etichetta Taxi Driver con due cover interamente rivisitate in chiave Moksa…
Ascolto e download: 18022017
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