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POWER DUO: ascolta “XXIV” dei San Leo

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I San Leo, nati da una costola dell’alchimista esoterico Conte di Cagliostro rinchiuso in prigionia nella rocca del paese che prende il nome del santo, sono un gruppo musicale nato nella prima metà del XXI Secolo, nella Romagna Sud-Occidentale che si colloca al di fuori della contemporaneità.

Live evocativi, caratterizzati da crescendo post-rock mai banali che si frantumano su geometrie kraut e spigolosità math, proiettando veri e propri film immaginari nell’ascoltatore.

Ampi paesaggi sonori nati da una ristrutturazione del classico binomio chitarra-batteria, in viaggio verso distorsioni monolitiche e rifrangenze sibilline, attraverso elasticità quasi free-jazz, in tensione costante fra la contemplazione di piccole gemme melodiche e l’abbandono a granitici mantra.

SAN LEO "XXIV" Lp vinile/digital, Corpoc/Tafuzzy, Rocksperimentale/Strumentale

3 Novembre 2015 – anteprima streaming in esclusiva su bastonate.com

8 Novembre 2015 – uscita ufficiale Lp e digitale

Release party @ The Night of Cusso Duro, Circolo ArciAlbini Saludecio (RN)

 

XXIV, il disco d’esordio, si presenta con quattro tracce dai titoli che descrivono, con dovizia di dettagli, gli scenari creati dalle lunghe suite strumentali.

Per la realizzazione, i due componenti della band –M.Tabe/Marco Tabellini (chitarra; già collaboratore degli Uochi Toki in Idioti e Macchina da Guerra) e Inserirefloppino/Marco Migani (batteria –Uyuni) – hanno affidato la registrazione nelle mani di Luca Ciffo (Fuzz Orchestra e Fuzz Productions) effettuata agli studi M24 di Milano, mentre per la masterizzazione in quelle di Riccardo Gamondi (Uochi Toki) al Fiscerprais studio.

Il disco (in uscita rigorosamente vinilica) ha pertanto una grana sonora calda e senza fronzoli, in grado di arrivare direttamente alle viscere dell’ascoltatore.

 

Tracklist:

"Ammirando pilastri di roccia arenaria, ci ritrovammo a precipitare come foglie verso il brulicante cuore della materia" si apre con l'attacco minimale e direttissimo di semplici figure doom-kraut, che si stagliano come monoliti ad indicare l'ingresso in questa particolarissima dimensione sonora all'ascoltatore, subito rapito in un crescendo di melodia post-rock à la Gospeed You Black Emperor che muta gradualmente esplodendo in un mantra oscuro e viscerale.

"Alla deriva, incantati dalle rifrangenze del sole e cullati dalle onde, fino al sopraggiungere del gelido terrore: pinne brune tutt'intorno" potrebbe essere immediatamente catalogato come la colonna sonora di un horror immaginario ambientato in mare aperto (alla Open Water), ma sotto le sue trame minacciose nasconde riferimenti e rimandi a un immaginario sinfonico trasfigurato, come a simulare un'orchestra scarnificata alle prese con accordi cangianti e sfuriate metal.

"Relegati nelle vastità di grotte sotterranee, celando tutta la rabbia e l'antico rancore nelle stanze di pietra viva" apre il secondo lato dell'LP addentrandosi ulteriormente nel filone kraut-prog, fondendo melodia e minimalismo per poi virare improvvisamente su un granitico doom-core che, in quanto a equilibri e a ritmo narrativo, costituisce probabilmente il cuore pulsante dell'album.

"A piedi scalzi, su rocce acuminate e sentieri scoscesi, per raggiungere la vetta e disintegrarsi alla luce del sole" conclude il disco portando l'ascoltatore fin dentro la più cruda luce solare, attraverso scenari che potrebbero ricordare il Marocco dell'Edipo Re pasoliniano, saturando lo spettro sonoro fino a sfiorare un abbacinante rumore bianco.

 

Credits:

M.Tabe/Marco Tabellini: chitarra

Inserirefloppino Marco Migani: batteria

Registrato e mixato da Luca Ciffo/Fuzz Productions agli studi M24 di Milano, Febbraio 2015

Masterizzato da Riccardo Gamondi al Fiscerprais Studio

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Ascolto integrale di "XXIV"

Video teaser "XXIV"

 

— Onda Musicale

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