Musica

L’Unione Sovietica dei “roentgenizdat”: quando il rock era vietato (ma si ascoltava lo stesso)

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Alcune radiografie convertite per ascoltare musica

Nell’URSS di Stalin, dopo la Seconda Guerra Mondiale (ma anche successivamente, prima del crollo del Muro Di Berlino), importare e condividere musica straniera, americana in particolare, era proibito.

I giovani russi, però, si inventarono uno stratagemma originale per far girare tra di loro le canzoni di Chuck Berry, Louis Armstrong e di Elvis, anche se proibitissime dal “politburo“. La soluzione venne suggerita dall’Ungheria, dove i controlli della censura erano meno puntuali e oppressivi. La radio statale di Budapest realizzava infatti registrazioni professionali su lastre radiografiche, anche di glorie nazionali come Bela Bartok.

Alla fine degli anni Cinquanta Ruslan Bogoslovskij, figlio di un brillante ingegnere, fonda il “Club del Cane d’oro” assieme al poeta Boris Tajgin.

Hanno scoperto che gli ospedali si disfano in fretta delle lastre delle radiografie, perché altamente infiammabili. I due amici hanno ideato uno speciale torchio, con il quale riescono a tagliare le lastre a forma di disco, nei quali poi fanno un buco al centro (con una sigaretta) e, dopo aver inciso quello che carpiscono dall’etere con le radio, fanno girare questi supporti tra i giovani sovietici. Costano un rublo anziché cinque, come i normali 78 giri, durano pochissimo prima di rovinarsi, ma sono facilmente trasportabili sotto i vestiti (si piegano agevolmente) e così hanno un gran successo tra i giovani.

La “musica sulle costole”: i roentgenizdat

Chiamata così perché sui dischi in trasparenza si possono vedere ancora le ossa dei malati che si sono sottoposti alle radiografie, non sarà solo rock americano. Molti artisti russi saranno messi all’indice e alcuni, soprattutto gli omosessuali o quelli fuggiti all’ovest, avranno una “carriera” in patria solo con l’ingegnoso sistema dagli affezionati del Club. Purtroppo poco prima della caduta del Muro il mercato clandestino sarà sgominato e alcuni soci del Club del Cane D’oro faranno parecchi passaggi in cella e un paio addirittura finiranno nei Gulag. Incisi sui “dischi sulle costole“, ci finiranno anche i Pink Floyd (accusati di essere critici nei confronti della Russia a causa dell’occupazione dell’Afghanistan), Tina Turner e Donna Summer (bannate per i contenuti sessuali delle canzoni), il movimento punk, ma pure Black Sabbath, Iron Maiden, Scorpions e Village People (accusati per i contenuti dei testi).

Pochi anni dopo, l’avvento del nastro magnetico rese questi divieti difficili da imporre e la Russia si aprirà pian piano agli artisti rock dell’Ovest. Oggi, questi originali supporti (roentgenizdat), si trovano ancora sulle bancarelle dei mercatini delle pulci, a dimostrazione del fatto che nessun regime può fermare la buona musica.

(fonte Almanacco Mercury)

— Onda Musicale

Tags: Iron Maiden/Pink Floyd/Black Sabbath/Scorpions/Donna Summer/Tina Turner
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