La musicista di questa settimana è la nostrana Jenny Sorrenti, all’anagrafe Gianna Sorrenti nata a Napoli il 2 luglio del 1953, voce dei Saint Just e sorella minore del cantautore Alan Sorrenti.
Nata da padre napoletano e madre gallese Jenny si trasferisce a Roma con la famiglia negli anni ’70 dove entrambi i fratelli Sorrenti muovono i primi passi all’interno del mercato discografico.
Alan esordisce con album, ancora di matrice progressiva, del calibro di Aria (1972) e Come un vecchio incensiere all’alba di un villaggio deserto (1973) mentre Jenny fonda i Saint Just incidendo due album. L’esordio omonimo del 1973 e La casa del lago (1974). Il nome viene usato di nuovo, anche se modificato in Saint Just Again, nel 2011 per il disco Prog Explosion.
La band comunque rifletteva le influenze folk e progressive italiane degli anni ’60 e ’70 come ad esempio i partenopei, e concittadini, Balletto di Bronzo (leggi qui l’articolo) e gli Osanna di Lino Vairetti.
Tra le influenze straniere si possono annoverare gli Strawbs ed i Pentangle. Gruppi nei quali militarono, rispettivamente, il tastierista Rick Wakeman prima di unirsi agli Yes ed il chitarrista John Renbourn.
Finita l’avventura con i Saint Just, Jenny Sorrenti si dedica alla carriera solista collaborando, oltre che con il fratello, con musicisti del calibro di Peter Kaukonen (fratello minore di Jorma Kaukonen dei Jefferson Airplane), Pino Daniele e Lucio Fabbri (violinista della PFM).
Oltre a cantare, Jenny a volte si esibisce anche alla tastiera, ma quando si tratta di chitarre preferisce utilizzare la fida Ovation acustica.