Su tutti svettano le straordinarie performances del cantautore e autore astigiano e della vocalist sarda entrambi nel Team di Gigi D’Alessio.
Antonella Clerici, Gigi D’Alessio, Clementino, Loredana Bertè, Arisa. E poi ancora gli autori Antonio Vicarietti, Barbara Boncompagni e Sergio Colabona, quest’ultimo anche regista. Ecco i magnifici 7 che hanno fatto di ‘The Voice Senior 2024’, in onda il venerdì in prima serata su Raiuno, un programma eccezionale.
Un punto ormai fermo nel palinsesto della Direzione Intrattenimento Prime Time della Tv di Stato sapientemente guidata da Marcello Ciannamea
Un mix equilibrato e riuscito tra talenti della voce e storie umane altresì capaci di risuonarti dentro, tanto intense e sincere sono anche le clip di presentazione di ciascuno dei concorrenti.
Che si tratti di persone sconosciute o ex famosi che tornano alla ribalta, poco, o meglio, nulla importa. Sono innanzitutto uomini e donne coraggiosi che emozionano e convincono per l’enorme carica di bravura e schiettezza che ognuno reca in sé. Per l’intelligenza di sapersi mettere o rimettere in gioco, azzerando il tempo e moltiplicando indistintamente sogni e speranze.
Le puntate di The Voice Senior scorrono veloci, in un crescendo di armonia e allegria contagiose che dalla conduttrice ai quattro super giurati dilagano a macchia d’olio fino al pubblico in sala e a quello a casa. Sfilano così, sul piccolo schermo, istantanee di grande spettacolo e quotidiana esistenza in cui chiunque può ritrovarsi
Con le sconfitte, i dolori, le ansie, le piccole gioie e le altrettante vittorie della vita di ogni giorno. Il livello dei partecipanti quest’anno è decisamente elevato, indipendentemente che si tratti di dilettanti o professionisti della canzone in cerca di nuovi sbocchi e potenziali, auspicate ripartenze.
Diana Puddu, sarda dal contegno e dalla voce invidiabili, è senza dubbio una fuoriclasse: l’esecuzione, intonatissima in tonalità originale, di ‘Ti Sento’ dei Matia Bazar è un capolavoro di qualità, se si considera che chi la esegue fa altro nella vita. Un timbro cristallino dal controllo notevole, forse con qualche vibrato in più in alcuni punti, dettato probabilmente dalla grande emozione di un palcoscenico con la ‘P’ maiuscola: ma tutto viaggia perfettamente, compresa la naturalezza dell’acuto finale che lascia davvero senza fiato (noi, mica lei!).
Una persona garbata, elegante, genuina Diana
Lo si percepisce a pelle. “Moglie, madre e casalinga”, come lei medesima si è definita in puntata: e il profilo basso, nella vita come in tv, porta sempre i suoi frutti Lo stesso che ritroviamo in una certezza granitica delle sette note italiane da troppo tempo ingiustamente dimenticata, Danilo Amerio. Nonostante i molti anni di assenza dalle scene televisive e discografiche mainstream, il cantautore e autore astigiano già penna appassionata, collaboratore e produttore di grandissimi come Oxa, Tozzi, Leali, Faletti, Masini, Jovanotti, Little Tony, Pierangelo Bertoli, Adriano Celentano e molti altri si è presentato a sorpresa umilmente, fra lo stupore generale, davvero con il cappello in mano.
O meglio, in testa: con un look credibile che ben gli sta addosso ma sempre fedele a sé stesso, pronto a eseguire la prima cover della sua carriera solista fatta anche di ben 4 Festival di Sanremo e 8 dischi pubblicati, dai più noti ai meno fortunati. Un uomo che trasuda dignità e contegno, visceralmente innamorato del proprio mestiere, come ben esprime quel graffio vocale irresistibile suo proprio che spontaneamente riporta alla mente Mia Martini.
“Scrivimi”, accenna soltanto. Ed è già emozione
Il pezzo è di Nino Buonocore, tutti si voltano di scatto: sembra quasi un invito che l’Ispirazione rivolge al suo fedele poeta come per invogliarlo a partorire altre memorabili canzoni. Nuove pagine di musica per gli altri, ma anche e soprattutto per sé come Artista. Una voce unica che merita di essere restituita all’Italia, quella di Amerio. Che moltissimo ha ancora da dire e da dare. Alle note, e al cuore. Gigi D’Alessio docet.
Di Marco Falvo
