Musica

Chi sono i Picnic, la rock band russa sul palco dell’attentato di Mosca

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la rock band russa Picnic

Il gruppo Picnic è messo al bando in Ucraina dal 2016. Il cantante filoputiniano Shaman si offre di pagare i funerali e le cure.

Quarantasei anni di carriera, durante la quale hanno visto alternarsi ben sette segretari generali del Partito Comunista russo

Una storia, quella dei Picnic, la rockband russa che stava per esibirsi sul palco del teatro Crocus di Mosca, che attraversa quasi mezzo secolo. Ancora popolarissimi in Russia, i 6.200 biglietti del loro concerto erano tutti sold out, i Picnic non godono di altrettanto affetto oltreconfine. Dal 2016 infatti, la band è stata bandita dall’Ucraina a causa di una loro esibizione in Crimea dopo l’annessione della penisola da parte della Federazione Russa.

La storia dei Picnic

Oggi saranno ricordati anche per essere il gruppo che ha vissuto la strage nella sala da concerto, un po’ come successe con gli Eagles of Death Metal al Bataclan di Parigi nel 2015. Fondato a Leningrado nel 1978, la band nasce dopo l’incontro di Sergey Omelnichenko, Evgeny Voloschuk e Aleksey Dobychin. Alcune delle loro prime canzoni sono scritte e cantate in polacco. Il gruppo stesso considera tuttavia il reale punto di partenza della loro militanza musicale l’ingresso del frontman Edmund Shklyarsky nel 1981, o l’anno in cui è stato registrato il primo album, nel 1982. Con gli anni la loro musica, che affonda le radici nel rock russo, si è spostata verso uno stile originale e insolito, utilizzando strumenti sinfonici a tastiera ed elementi popolari esotici.

Nella lista nera dell’Urss

 “Abbiamo iniziato sotto Breznev. Ciò dimostra che la politica sta cambiando, ma il gruppo Picnic resta”, aveva raccontato il corista e bassista del gruppo, Marat Korchemny in un’intervista a Ria Novosti nel 2016. In Urss la band era inclusa nell’elenco dei gruppi proibiti, e “l’elenco non è stato mai cancellato. Quindi si potrebbe dire che ci esibiamo illegalmente”, secondo Shklyarsky, l’unico rimasto della formazione iniziale degli anni Ottanta.  “Ma a noi delle sanzioni non importa niente. La politica va e viene, la vita resta”, ha sottolineato Korchemny. “Adesso nessuno si ricorderà chi era il ministro 20-30 anni fa, invece i Picnic saranno ricordati”.

Dopo l’attacco terroristico al teatro Crocus, il direttore del concerto dei Picnic, Yuri Chernyshevsky, ha dichiarato di non sapere cosa sia successo e che non sono ancora riusciti a contattare un membro della band che risulta disperso.

Il gesto del cantante dei Picnic

Intanto Shaman, l’attuale cantante della band ha detto che pagherà i funerali delle vittime e le cure delle persone che sono rimaste ferite durante l’attacco terroristico, come riporta la Cnn. “Siamo tutti una grande famiglia. E in una famiglia non esiste il dolore di qualcun altro“, ha detto il cantante, noto per le sue idee nazionalistiche, in un video pubblicato sul social network russo Vkontakte ai suoi oltre 600.000 follower. “Popolo mio, tutti i problemi e le disgrazie hanno sempre unito il nostro Paese. Hanno reso la Russia più dura e più forte. Anche questa volta non sarà possibile spaventarci e spezzarci“, ha detto.

(fonte tgcom24)

— Onda Musicale

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