Eleganza e dolce nostalgia nel nuovo singolo della cantautrice.
“Canta tu”, il nuovo singolo di Agnese Mommo, in arte Mommo, è una canzone che con la sua elegante dolcezza e accurata semplicità, riesce a conquistare anche gli ascoltatori più sensibili.
Nel testo, in modo molto schietto ma efficace, la giovanissima cantautrice di Velletri dà voce agli stati d’animo conseguenti all’instaurarsi di una relazione amorosa. Davvero simpatico, e niente affatto prevedibile, è il modo in cui nel ritornello l’autrice fa riferimento al “Canta tu”, il gioco del karaoke che tutti i nati negli anni ‘90, appassionati di musica e non, sicuramente ricorderanno; e che alla nostra artista, nello specifico, evoca dei teneri ricordi in compagnia della sua famiglia. Ciò è dovuto al fatto che molte canzoni avevano come argomento l’amore, quello di cui l’autrice, quando era piccola, non poteva sapere nulla, mentre ora è in grado di scoprire le emozioni che da esso scaturiscono, dando loro un nome e un cognome.
Data la sua giovanissima età, è ancor più significativo il modo in cui Agnese ricorre con maestria al flashback, solo apparentemente facile da usare. Ne consegue che, per il futuro, non possiamo che aspettarci dei testi altrettanto carichi di significato, e magari, poiché è lecito essere ambiziosi, dotati anche di un allettante effetto sorpresa.
Canta tu
Altrettanto simpatica è la scelta della musica, molto orecchiabile nonché caratterizzata da accordi e sonorità all’apparenza semplici, ma ben strutturate e molto dirette: cosa che, ad un’analisi approssimativa, forse potrebbe apparire come un limite, ma che in realtà va elegantemente a braccetto con le parole utilizzate. Del resto, come diceva Audrey Hepburn, le sole cose che contano veramente sono la semplicità e la verità, perché vengono da dentro e non si può fingere: un precetto che, nell’arte e in questo caso nella musica, assume una valenza ancor più grande, aiutando gli artisti dotati delle suddette qualità a tirare fuori la loro essenza più profonda. In tutto questo, merita di essere lodata anche l’interpretazione vocale di Agnese, caratterizzata da un tono che sembra proprio quello di chi, nostalgicamente, vuole evocare e condividere i ricordi più teneri del proprio vissuto.
In conclusione, abbiamo un brano che promette moltissimo, tanto quanto colei che lo ha scritto e interpretato. Provare o, meglio, ascoltare, per credere e, soprattutto, per apprezzarlo a trecentosessanta gradi.
