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“Penso a te” è il nuovo toccante singolo di Marco Rinaldi: lo abbiamo intervistato

cover

Uscito il 19 marzo 2024, “Penso a te” è un brano molto delicato che parla della perdita di una persona cara, ma piuttosto che concentrarsi sul dolore qui si vuole ricordare l’altro come una guida sempre presente. 

“Penso a te” di Marco Rinaldi si apre con un pianoforte e una voce che portano l’ascoltatore dentro una storia carica di emozioni. Un argomento molto toccante che viene affrontato con la giusta delicatezza e il giusto pathos. Un inizio soft che si sviluppa con melodie elettroniche moderne che sanno tenere alta l’attenzione. In occasione della pubblicazione del singolo abbiamo incontrato l’Autore.

Ciao Marco, raccontaci come ti sei avvicinato alla musica

“Mi avvicino alla musica da giovane, come molti, ascoltando i dischi e le cassette che avevo a casa. La passione per la chitarra è arrivata da adolescente, prima da autodidatta e poi con la scuola di musica. Da lì è stato un crescendo di sperimentazioni e scrittura, prima da solista e poi con la band.”

Prima della tua carriera da solista eri in un gruppo, i DonnArcaNa. Come mai avete deciso di concludere quell’esperienza?

“L’esperienza con il gruppo si è chiusa nella maniera più triste e meno poetica che ci sia, ovvero per problemi lavorativi. Non avendo più il tempo necessario per scrivere, provare e suonare sono stato costretto ad appendere la chitarra al chiodo. È un vero peccato perché eravamo davvero bravi e secondo me avevamo il potenziale per emergere.”

Preferisci essere un solista o suonare in gruppo?

“La carriera da solista mi consente di essere libero ed esprimere senza vincoli le mie idee, ma quello che ti da il gruppo non puoi averlo da solo. Anche perché ogni musicista è anche un artista, un creativo, e quando si mescolano le idee viene sempre fuori qualcosa di inaspettato e bellissimo. Attualmente sto portando avanti un progetto ibrido, nel quale suono con la band le mie canzoni, ma lascio loro la libertà di arrangiare i brani come meglio credono. Infatti i pezzi che suono live spesso sono completamente differenti da quelli registrati in studio.”

E siamo arrivati al tuo nuovo singolo “Penso a te”, vuoi raccontarci come è nato?

“Penso a te è nato molto casualmente e in maniera totalmente inaspettata: qualche tempo fa, parlando al telefono con un amico, esce fuori che gli piacerebbe scrivere il testo per una mia canzone. Premetto che non sono abituato a fare queste cose. Anche perché parto sempre dalla musica nella fase compositiva, mai dal testo. Però gli dico di sì, in fondo non credevo lo avebbe fatto davvero. E invece dopo qualche giorno mi manda un testo. Un testo molto personale, intimo, che parla dei ricordi di infanzia e soprattutto della perdita di un genitore. Un tema difficile da affrontare, soprattutto per chi, come me, non ha mai vissuto questo tipo di esperienza. Decido comunque di tentare e provare a tradurre in musica le sue parole. Alla fine è venuta fuori una canzone molto dolce, delicata, che affronta il tema della perdita senza appesantire troppo, mantenendo comunque una nota positiva nel ricordo. Con Giovanni Clementini, il producer con cui collaboro da tempo, siamo riusciti a dargli una sonorità più moderna, impreziosita anche dal suono del pianoforte, ed eccoci qua, con un brano che non doveva esistere e invece è stao il primo che ho pubblicato a due anni dall’ultimo singolo.”

Quali sono le più grandi difficoltà che riscontri come artista e quali invece i vantaggi?

“È un argomento talmente complesso che non basterebbero poche righe per argomentare a dovere la questione. Diciamo che i vantaggi sono anche le difficoltà, in un circolo vizioso che non trova soluzione. La facilità con la quale oggi possiamo produrre brani di qualità, pubblicare in autonomia e promuoverci sui social ha dato la possibilità a centinaia di artisti indipendenti di essere presenti nel mercato musicale, di fatto saturandolo. In questo contesto è sempre più difficile emergere. Anche perché l’attenzione è sempre più bassa, invece le canzoni hanno bisogno di essere ascoltate più volte, di essere comprese, apprezzate, interiorizzate. Una volta si compravano i dischi o le cassette e si ascoltavano dall’inizio alla fine più e più volte. Oggi questo non accade più e se la canzone non ti prende al primo ascolto (o anche al primo ritornello) è finita.”

Marco Rinaldi: prossimi programmi? Tour in vista?

“A proposito di album e concept anacronistici: in questo momento sto registrando il mio primo album in studio composto da 10 brani che vorrei far uscire tutti insieme. È una scelta che potrebbe essere sbagliata viste le dinamiche di oggi, ma non mi interessa. È un disco che ha senso ascoltato dall’inizio alla fine, dove ogni canzone è legata alle altre seguendo un filo logico. Pubblicarne una fine a se stessa avrebbe poco senso.

Contemporaneamente, però, sto lavorando a un paio di singoli a sé stanti che pubblicherò quanto prima. Il primo che uscirà è in collaborazione con un artista emergente di Roma che ho conosciuto recentemente e con il quale mi trovo molto bene, sia artisticamente che umanamente parlando. Sarà un brano molto fresco, leggero ma non superficiale. Secondo noi potrebbe essere la perfetta hit estiva del 2024. Staremo a vedere :)”

Biografia

Marco Rinaldi è un chitarrista e un cantautore romano. Si è approcciato alla musica in maniera classica, ovvero con le cassette e i vinili che aveva in casa. Si è fatto comprare la sua prima chitarra e da quel momento tutto ha preso una piega differente. 

E proprio come tutti gli artisti old school, ha iniziato la sua carriera militando in diversi gruppi musicali ricoprendo figure differenti dal bassista fino al cantante. Una delle band con cui ha viaggiato per più tempo sono i DonnArcaNa. Un gruppo hard rock da lui fondato con cui si è esibito in diversi locali del Lazio e non solo. 

Purtroppo, per vicissitudini personali, nel 2014 Marco appende la chitarra al chiodo. La svolta avviene nel 2020 quando la musica torna nella sua vita proprio durante la pandemia.  Nel 2021 torna sulla scena musicale con il suo progetto solista e il suo primo brano “Vieni con me”. Da questo momento non si ferma più! Pubblica diversi singoli e nel frattempo gira l’Italia e l’Europa suonando come Busker. Il 2024 si è aperto alla grande con la pubblicazione del nuovo singolo “Penso a te”. Marco Rinaldi è su Instagram e Facebook.

— Onda Musicale

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