I Profeti sono stati una band influente e innovativa della scena beat italiana degli anni ’60. Il loro contributo alla musica italiana di quel periodo è stato significativo.
Formazione e primi anni
I Profeti si formarono a Milano nel 1964, in piena era beat. La formazione originale comprendeva:
- Renato Brioschi (voce solista e chitarra)
- Maurizio Bellini (chitarra)
- Gianni Bellini (basso)
- Renato Tanto (batteria)
Il gruppo nacque dall’incontro tra Renato Brioschi e i fratelli Bellini, uniti dalla passione comune per la musica beat britannica e americana.
Il debutto e la fama
Il loro debutto discografico avvenne nel 1966 con il singolo “Gli occhi verdi dell’amore“, che ottenne un discreto successo. Tuttavia, fu con il loro secondo singolo, “Bambina sola“, pubblicato nello stesso anno, che I Profeti raggiunsero la notorietà nazionale. La canzone divenne un vero e proprio inno generazionale, conquistando il primo posto nelle classifiche italiane.
Il loro stile musicale
I Profeti si distinguevano per il loro sound che fondeva elementi del beat britannico con melodie italiane. Le loro canzoni erano caratterizzate da armonie vocali sofisticate, arrangiamenti elaborati e testi che spesso affrontavano temi sociali e sentimentali.
Tra le loro innovazioni più significative:
- L’uso di strumenti insoliti per l’epoca, come il sitar
- L’introduzione di elementi psichedelici nelle loro composizioni
- L’attenzione alla qualità degli arrangiamenti, spesso complessi e ricercati
Dopo “Bambina sola”, I Profeti continuarono a produrre musica
- “Le ombre della sera” (1967)
- “Ho difeso il mio amore” (1968)
- “Lady Barbara” (1968)
Il loro album di debutto, “I Profeti” (1968), fu un successo sia di critica che di pubblico, consolidando la loro posizione come una delle band più importanti della scena beat italiana.

Evoluzione e cambiamenti
Verso la fine degli anni ’60 la band iniziò a sperimentare con sonorità più complesse, incorporando elementi di rock progressivo e psichedelia. Questo cambiamento di direzione si riflette nell’album “Contrasto” del 1970, che segnò una svolta nel loro percorso artistico.
Declino e scioglimento
Nonostante il successo e l’innovazione portata nella musica italiana, I Profeti non riuscirono a mantenere lo stesso livello di popolarità nei primi anni ’70. I cambiamenti nel gusto musicale del pubblico e le crescenti tensioni interne portarono allo scioglimento della band.
L’impatto de I Profeti sulla musica italiana è stato significativo
- Hanno contribuito a definire il sound del beat italiano
- Hanno aperto la strada a sperimentazioni sonore più audaci nella musica pop italiana
- Le loro canzoni sono diventate classici, reinterpretati da numerosi artisti nelle decadi successive
Reunion e attività recenti
Negli anni 2000 c’è stato un rinnovato interesse per la musica de I Profeti. Questo ha portato a diverse reunion e concerti commemorativi, dimostrando il perdurare del loro appeal e l’importanza del loro contributo alla storia della musica italiana. I Profeti rimangono una pietra miliare della musica beat italiana, un gruppo che ha saputo coniugare – e bene – innovazione e tradizione.
Album in studio de I Profeti
- 1967 – Bambina sola
- 1971 – Era bella
- 1974 – L’amore è…
- 1976 – Cercati un’anima
- 1999 – I Profeti cantano i Bee Gees