“Una settimana un giorno” è una delle canzoni più amate di Edoardo Bennato, cantautore napoletano che ha segnato la storia della musica italiana. Il brano fu pubblicato nel 1980 come parte dell’album “Uffà! Uffà!“, uno dei lavori più significativi della carriera di Bennato.
La canzone si inserisce in un periodo particolarmente prolifico e creativo per Bennato
Gli anni ’80 lo videro infatti raggiungere l’apice del successo commerciale, mantenendo al contempo la sua vena critica e ironica nei confronti della società italiana. “Una settimana un giorno” riflette perfettamente questo equilibrio tra popolarità e profondità artistica.
Il testo della canzone è un esempio brillante della capacità di Bennato di mescolare temi profondi con un linguaggio apparentemente semplice e diretto. La narrazione si sviluppa attorno al concetto del tempo e della sua percezione soggettiva. Il protagonista della canzone vive una settimana come se fosse un solo giorno, metafora di un’esistenza frenetica e alienante, tipica della società moderna.
Musicalmente, il brano si caratterizza per una melodia accattivante e un ritmo incalzante, elementi che diventeranno tratti distintivi dello stile di Bennato. L’arrangiamento, che combina elementi rock con influenze folk e pop, contribuisce a rendere la canzone immediatamente riconoscibile e memorabile.
“Una settimana un giorno solamente un’ora, a volte vale una vita intera.
Il tempo passa in fretta e ti ruba quello che hai”
Il successo di “Una settimana un giorno” fu immediato
La canzone divenne rapidamente un classico della musica italiana, apprezzata sia dal pubblico che dalla critica. La sua popolarità ha portato nel corso degli anni a numerose reinterpretazioni da parte di altri artisti.

Tra le cover più famose di “Una settimana un giorno“, vale la pena menzionare:
- La versione dei Negrita, realizzata nel 2005 per l’album tributo “Ascanio Celestini e Negrita”. La band toscana ha dato alla canzone una veste più rock, mantenendo comunque l’essenza del brano originale.
- L’interpretazione di Neffa, inclusa nell’album “I miei rimedi” del 2009. Neffa ha riarrangiato il brano in chiave soul, dimostrando la versatilità della composizione di Bennato.
- La cover di Fiorella Mannoia, eseguita durante vari concerti e apparizioni televisive. La sua versione, più intima e acustica, ha messo in risalto la profondità del testo.
- L’interpretazione di Eugenio Finardi, che ha incluso il brano nel suo repertorio live, dandogli una connotazione più blues e rock.
- La versione dei Modena City Ramblers, che hanno reinterpretato la canzone in chiave folk rock, inserendola occasionalmente nelle loro esibizioni dal vivo.
- I Velvet eseguono il brano (insieme a Edoardo Bennato) nel 2003, con un’intrpretazione magistrale e ricca di intensità.
Queste diverse reinterpretazioni testimoniano la forza e la versatilità della composizione di Bennato. Ogni artista ha saputo dare alla canzone una nuova sfumatura, pur mantenendo intatto il messaggio e l’energia dell’originale.
“Io non so parlare d’amore ma
so che quando tu mi stringi le mani forte,
vorrei che il tempo si fermasse intorno a noi”
È interessante notare come, nonostante il passare degli anni, il testo di “Una settimana un giorno” rimanga sorprendentemente attuale. La critica alla frenesia della vita moderna e alla sensazione di perdere il controllo del proprio tempo risuona forse ancora più forte oggi, nell’era della iperconnettività e della costante accelerazione dei ritmi di vita.
La longevità di “Una settimana un giorno” si deve anche alla sua capacità di parlare a diverse generazioni
Se negli anni ’80 rappresentava una fotografia della società del boom economico, oggi può essere letta come una riflessione sulla difficoltà di trovare un equilibrio tra lavoro, vita privata e realizzazione personale. In conclusione, “Una settimana un giorno” rimane non solo uno dei brani più amati di Edoardo Bennato, ma un vero e proprio classico della musica italiana. La sua capacità di essere reinterpretata con successo da artisti di generi diversi ne conferma la qualità compositiva e la profondità tematica.