I Metamorfosi rappresentano uno dei capitoli più affascinanti e peculiari del progressive rock italiano degli anni ’70. Nati a Roma nel 1969, il gruppo si è distinto per la sua capacità di fondere sonorità progressive con elementi della tradizione musicale italiana e riferimenti alla mitologia classica.
La formazione originale dei Metamorfosi vedeva Jimmy Spitaleri alla voce, Enrico Olivieri alle tastiere, Roberto Turbitosi al basso e Mario Natali alla batteria. Il loro sound si caratterizzava per l’utilizzo di tastiere elaborate, accompagnate dalla voce potente e teatrale di Spitaleri, che conferiva al gruppo un’identità unica nel panorama musicale dell’epoca.
Il loro debutto discografico avviene nel 1972 con “…E fu il sesto giorno“, un album concept che rappresenta perfettamente la loro visione artistica. Il disco, incentrato sul tema della creazione dell’universo, si distingue per arrangiamenti sofisticati e testi poetici che mescolano riferimenti biblici e filosofici. Le composizioni alternano passaggi strumentali complessi a momenti più melodici, creando un’atmosfera sospesa tra sacro e profano.
La peculiarità dei Metamorfosi risiede nella loro capacità di integrare elementi della musica classica e del folk italiano all’interno di strutture progressive rock. Le tastiere di Olivieri creano tappeti sonori elaborati, mentre la sezione ritmica mantiene un equilibrio tra complessità tecnica e groove coinvolgente.
Nel 1973 pubblicano “Inferno”, loro secondo album, ispirato alla Divina Commedia di Dante
Questo lavoro rappresenta l’apice della loro creatività, con suite elaborate e cambi di tempo che evidenziano la maturità compositiva raggiunta dalla band. L’album si distingue per l’uso innovativo del Mellotron e per gli arrangiamenti orchestrali che arricchiscono il sound del gruppo. Tuttavia, nonostante la qualità delle loro produzioni, i Metamorfosi non riescono a raggiungere il successo commerciale sperato. Il gruppo si scioglie nella metà degli anni ’70, vittima delle mutate condizioni del mercato musicale e dell’avvento di nuove tendenze sonore.
La loro eredità musicale viene riscoperta negli anni ’90, quando una nuova generazione di appassionati di progressive rock riconosce l’importanza del loro contributo alla scena italiana. Nel 2004, la band si riunisce per alcuni concerti, dimostrando che la loro musica non ha perso la capacità di emozionare e coinvolgere il pubblico.
Lo stile musicale dei Metamorfosi
Il loro stile musicale rimane un esempio unico di come il progressive rock italiano abbia saputo sviluppare una propria identità, distinguendosi dalle influenze anglosassoni. I Metamorfosi hanno creato un sound che combina la complessità strutturale del progressive con la tradizione melodica italiana, il tutto arricchito da testi poetici e riferimenti culturali elevati. Oggi, i Metamorfosi vengono considerati tra i pionieri del progressive rock italiano.
Album in studio
- 1972 – …e fu il sesto giorno
- 1973 – Inferno
- 2004 – Paradiso
- 2014 – Purgatorio (ristampato dalla Sony/Cramps nel 2016)
Live
- 2012 – La chiesa delle stelle