I B-52s, noti fino al 2008 come The B-52’s, sono una delle band più iconiche della scena new wave americana, celebri per il loro stile eccentrico, le armonie vocali uniche e un sound che mescola rock, pop e influenze post-punk con un tocco di stravaganza.
Nati nel 1976 ad Athens (Georgia), i B-52s hanno lasciato un’impronta decisamente profonda nella musica popolare grazie a canzoni come “Rock Lobster” e “Love Shack“.
Le origini: una jam session improvvisata
La storia dei B-52s inizia in una notte d’ottobre del 1976, quando cinque amici – Fred Schneider, Kate Pierson, Cindy Wilson, Ricky Wilson e Keith Strickland – si ritrovano in un ristorante cinese ad Athens, Georgia. Dopo aver condiviso un cocktail flambé chiamato “Flaming Volcano“, decidono di improvvisare una jam session a casa di un amico. Nessuno di loro aveva una formazione musicale professionale, ma la chimica tra le loro personalità e il desiderio di creare qualcosa di originale li spingono a formare una band. Il loro primo concerto ufficiale si tiene il 14 febbraio 1977, durante una festa di San Valentino organizzata da amici, segnando l’inizio della loro avventura musicale.
L’origine del nome
Il nome “B-52” non deriva direttamente dal bombardiere Boeing B-52 Stratofortress, come molti potrebbero pensare, ma da un’acconciatura tipica degli anni ’50, conosciuta come “B-52” per la sua forma alta e bombata che ricordava il muso dell’aereo militare. Questa scelta riflette l’estetica retrò e kitsch che diventerà un marchio di fabbrica della band, insieme al loro amore per la cultura pop americana. Fino al 2008, il nome ufficiale includeva un apostrofo (The B-52’s), ma successivamente è stato semplificato in “The B-52s“.

Gli esordi e il successo di “Rock Lobster”
Nei primi anni, i B-52s si esibiscono in piccoli locali ad Athens e a New York, attirando l’attenzione per il loro stile unico: Fred Schneider con la sua voce parlata e recitativa, le armonie acute di Kate Pierson e Cindy Wilson, e il suono surf-punk della chitarra di Ricky Wilson, accompagnato dalle percussioni di Keith Strickland. Nel 1978 registrano il loro primo singolo, “Rock Lobster“, che diventa un successo underground grazie alla sua energia bizzarra e ai versi surreali ispirati a un’aragosta rock e a cartoon come “Scooby-Doo“. Il brano cattura l’interesse di artisti come John Lennon, che lo cita come fonte d’ispirazione per il suo ritorno alla musica con l’album Double Fantasy.
Il loro album di debutto omonimo, The B-52’s, esce il 6 luglio 1979 e include altri classici come “Planet Claire“, “Dance This Mess Around” e “52 Girls“. L’album, prodotto da Chris Blackwell della Island Records, mescola influenze new wave, rock e post-punk con testi ironici e un’estetica da festa sfrenata, conquistando critici e fan.
La consacrazione negli anni ’80
Il secondo album, Wild Planet (1980), consolida il loro successo con brani come “Private Idaho” e “Give Me Back My Man“. La band inizia a girare il mondo, guadagnandosi la reputazione di “party band” per eccellenza grazie alle loro performance energiche e al look colorato. Tuttavia, il decennio è segnato da una tragedia: nel 1985, Ricky Wilson muore di AIDS all’età di 32 anni, lasciando la band devastata. Dopo questa perdita, i B-52s si prendono una pausa, ma tornano nel 1989 con Cosmic Thing, l’album che li consacra al grande pubblico.
Prodotto da Nile Rodgers e Don Was, Cosmic Thing contiene i loro maggiori successi commerciali: “Love Shack“, un inno festoso che raggiunge la top 10 della Billboard Hot 100, e “Roam“, un altro singolo di grande impatto. L’album vende milioni di copie e porta i B-52s a un livello di popolarità mainstream, con un tour mondiale di enorme successo e una copertina su Rolling Stone nel marzo 1990.
Gli anni ’90 e oltre
Negli anni ’90 la band continua a evolversi. Dopo una pausa di Cindy Wilson, che si allontana temporaneamente nel 1990, i restanti membri pubblicano Good Stuff (1992), un album più politicizzato che affronta temi come l’ambiente e i diritti degli animali. Il singolo omonimo raggiunge la posizione 28 negli Stati Uniti, ma l’album non replica il successo di Cosmic Thing. Nel 1994, i B-52s partecipano al film I Flintstones, interpretando se stessi come “The B.C.-52’s” e incidendo una versione del tema del cartone che entra in classifica.
Dopo un periodo di minore attività discografica, la band torna nel 2008 con Funplex, il loro primo album in studio in 16 anni. Il singolo “Funplex” e “Juliet of the Spirits” mostrano un sound aggiornato, pur mantenendo l’energia tipica del gruppo. Fred Schneider dichiara che potrebbe essere il loro ultimo album in studio, ma i B-52s non si fermano: continuano a esibirsi dal vivo, consolidando il loro status di leggende della musica.
Oggi i B-52s rimangono attivi soprattutto come live band
Dopo oltre 45 anni di carriera, hanno annunciato un tour d’addio nel 2022, ma continuano a fare apparizioni sporadiche. La loro influenza si estende a generazioni di artisti, dai Pixies a gruppi moderni di indie rock, e il loro catalogo è ancora celebrato per la sua originalità. Kate Pierson, Fred Schneider e Keith Strickland (Cindy Wilson si esibisce meno frequentemente con loro) portano avanti l’eredità dei B-52s, mantenendo viva la loro missione di far ballare il mondo.
Album in studio dei B-52s
- 1979 – The B-52’s
- 1980 – Wild Planet
- 1983 – Whammy!
- 1986 – Bouncing off the Satellites
- 1989 – Cosmic Thing
- 1992 – Good Stuff
- 2008 – Funplex