Musica

Middle of the Road: il viaggio musicale di Sally Carr nel bubblegum pop degli anni 60

|

Middle of the Road with Sally Carr

I Middle of the Road sono una band scozzese che ha segnato la storia della musica pop degli anni ’70 con un sound allegro, melodie irresistibili e un successo internazionale che li ha resi un fenomeno globale.

Nati dalla passione di un gruppo di musicisti di Glasgow, i Middle of the Road hanno conquistato le classifiche europee con brani come Chirpy Chirpy Cheep Cheep e Soley Soley, diventando sinonimo di un pop spensierato e accessibile. La loro storia è quella di un’ascesa fulminea, di un momento d’oro e di un’eredità che ancora oggi risuona nei cuori degli appassionati della musica vintage. Hanno partecipato al Festival di Sanremo 1974 con Sole giallo, scritta da Pino Donaggio per la musica e da Maurizio Piccoli per il testo (la canzone sul lato B, Italy, è scritta invece dai fratelli La Bionda).

Dalle strade di Glasgow all’Europa

Il progetto Middle of the Road nasce ufficialmente nel 1970, ma le sue radici affondano in anni precedenti, quando i membri fondatori Ian McCredie (chitarra), Eric McCredie (basso) e Ken Andrew (batteria) suonavano insieme in una band chiamata Part Four. I tre musicisti, originari di Glasgow, avevano già una discreta esperienza locale, ma fu l’arrivo della cantante Sally Carr a trasformare il gruppo in qualcosa di speciale. Sally, nata Sarah Cecilia Carr il 28 marzo 1945 a Muirhead, vicino a Dundee, portò con sé una voce limpida e un carisma naturale che divennero il cuore del sound della band.

Prima di chiamarsi Middle of the Road, il gruppo si esibì brevemente con il nome Los Caracas, lavorando come backing band per spettacoli in Scozia

Tuttavia, fu un viaggio in Italia a cambiare il loro destino. Grazie alla collaborazione con i produttori italiani Giacomo Tosti e il duo Mario e Giosy Capuano, la band trovò il supporto necessario per registrare i primi brani di successo. Il nome “Middle of the Road” (letteralmente “in mezzo alla strada”) rifletteva il loro approccio musicale: un pop che non si spingeva negli eccessi del rock progressivo o della psichedelia, ma rimaneva volutamente accessibile e universale.

Il loro stile musicale

Il sound dei Middle of the Road può essere descritto come una fusione di bubblegum pop e folk-pop, con influenze che richiamano la semplicità melodica degli anni ’60 e l’energia ottimista dei primi anni ’70. Le loro canzoni erano costruite su ritornelli accattivanti, armonie vocali dirette e arrangiamenti che privilegiavano strumenti come chitarre acustiche, bassi pulsanti e percussioni vivaci. La voce di Sally Carr, dolce ma decisa, era il filo conduttore che dava coerenza al tutto, spesso accompagnata dai cori dei membri maschili della band.

Questo stile li collocava in un territorio musicale simile a quello di gruppi come The Archies o The Partridge Family, ma con una sensibilità europea che li rese particolarmente amati in paesi come Italia, Germania e Paesi Bassi. I testi, spesso semplici e ripetitivi, erano pensati per essere immediatamente memorizzabili, un elemento chiave del loro successo radiofonico. Tuttavia, c’era anche un tocco di raffinatezza nelle produzioni italiane, che aggiungevano un’eleganza leggera ai brani, distinguendoli dal pop più grezzo d’oltreoceano.

I Middle of the Road hanno prodotto una serie di singoli che hanno dominato le classifiche tra il 1971 e il 1973

  1. Chirpy Chirpy Cheep Cheep (1971)
    Il loro biglietto da visita, nonché uno dei più grandi successi della loro carriera. Scritta originariamente dal musicista britannico Lally Stott e riarrangiata dalla band, questa canzone raggiunse la numero 1 nel Regno Unito e in diversi paesi europei, vendendo oltre 10 milioni di copie in tutto il mondo. Il ritornello (“Where’s your mama gone? Chirpy chirpy cheep cheep”) è un esempio perfetto di bubblegum pop: semplice, ripetitivo e incredibilmente orecchiabile. La melodia allegra nasconde un testo vagamente malinconico, ma il tono spensierato la rese un inno generazionale.
  2. Tweedle Dee, Tweedle Dum (1971)
    Pubblicato pochi mesi dopo Chirpy Chirpy, questo singolo continuò la scia del successo, raggiungendo la Top 10 in diversi mercati. Ispirato a una filastrocca tradizionale, il brano mantiene lo stile giocoso e ritmico della band, con un ritornello che invita a cantare insieme.
  3. Soley Soley (1971)
    Una ballata più morbida rispetto ai precedenti, Soley Soley mette in risalto la voce di Sally Carr con un arrangiamento che mescola pop e accenni di folk. Il brano fu un enorme successo in Europa, soprattutto in Italia e Spagna, consolidando la popolarità del gruppo.
  4. Sacramento (A Wonderful Town) (1972)
    Con un ritmo vivace e un omaggio alla città californiana, Sacramento è un altro esempio del loro talento per creare canzoni leggere ma contagiose. Anche questo singolo ottenne ottimi risultati nelle classifiche europee.
  5. Samson and Delilah (1972)
    Più sperimentale rispetto ai loro classici, questo brano incorpora elementi narrativi e un’atmosfera quasi cinematografica, pur mantenendo il loro marchio di fabbrica melodico.

Questi successi, tutti estratti dai loro primi album (Chirpy Chirpy Cheep Cheep e Acceleration), rappresentano il picco della loro carriera, un periodo in cui i Middle of the Road sembravano inarrestabili.

Il declino e i tentativi di reunion

Nonostante il successo iniziale, i Middle of the Road non riuscirono a mantenere lo slancio oltre la metà degli anni ’70. Il panorama musicale stava cambiando, con l’ascesa del punk e della disco che rendeva il loro stile bubblegum meno rilevante. Dopo una serie di singoli meno fortunati e l’album Black Gold (1975), la band si sciolse ufficialmente nel 1976. I membri presero strade diverse: Sally Carr continuò a esibirsi sporadicamente, mentre i fratelli McCredie si ritirarono dalla scena musicale.

Negli anni successivi, il gruppo si è riunito in varie formazioni per concerti revival, soprattutto negli anni ’80 e ’90, capitalizzando sulla nostalgia per gli anni ’70. Sally Carr è rimasta la figura più riconoscibile, partecipando a eventi fino al 2010, quando l’età e le difficoltà personali l’hanno spinta a ridurre le apparizioni pubbliche.

I Middle of the Road non hanno rivoluzionato la musica, ma hanno lasciato un segno come rappresentanti di un’epoca di transizione, quando il pop poteva ancora essere innocente e universale. Le loro canzoni sono state reintrepretate da altri artisti e appaiono regolarmente in compilation dedicate agli anni ’70, mantenendo viva la loro memoria. In Italia, dove hanno goduto di un seguito particolarmente forte, sono ancora ricordati con affetto come simbolo di un pop semplice e genuino.

I Middle of the Road sono stati un fenomeno breve ma intenso

Un gruppo che ha saputo catturare l’essenza di un’epoca con melodie che ancora oggi fanno sorridere e cantare. Con il loro stile bubblegum pop e la voce indimenticabile di Sally Carr, hanno scritto una pagina luminosa nella storia della musica britannica ed europea. Per chi cerca un tuffo nel passato o semplicemente una melodia da canticchiare, i Middle of the Road saranno una scoperta deliziosa, un ricordo di quando la musica poteva essere semplice, diretta e infinitamente gioiosa.

— Onda Musicale

Tags: Festival di Sanremo
Segui la pagina Facebook di Onda Musicale
Leggi anche

Altri articoli