La nostra personale classifica dei migliori dischi usciti l’anno scorso, tra grandi ritorni e interessanti novità.
Il 2024 si è concluso già da un po’, e dopo mesi di discussioni la redazione di Onda Musicale è riuscita a stilare l’elenco dei 5 migliori album usciti l’anno scorso. Quella pubblicata qui sotto non è una classifica, ma i brani sono da considerarsi tutti a parimerito. Siete d’accordo con le nostre scelte? Che disco aggiungereste?
“From Zero” – Linkin Park
L’ottavo disco della rock band americana poteva sicuramente rappresentare un rischio per Mike Shinoda e gli altri, perché – dopo la tragica morte di Chester Bennington – pensare ad un futuro ancora insieme era piuttosto difficile. E invece, rimescolando le carte e aggiungendo una buona dose di spregiudicatezza, i Linkin Park hanno sostituito Chester con una voce femminile, quella di Emily Armstrong. Il risultato è un disco che lascia ben sperare per il futuro.
“Luck and strange” – David Gilmour
Un album intimo e familiare. Aperto dalla title track, frutto elaborato di una jam session del 2007 con il compianto Rick Wright, le cui tastiere danno quel tocco di nostalgia al platter, è un album familiare e profondamente introspettivo. Le riflessioni di un uomo che ne ha viste tante e che si avvia lentamente al suo canto del cigno. Tra i brani più significativi, oltre alla title track già citata, “Between Two Points” (featuring Romany Gilmour) e “Scattered” con un solo di chitarra clamoroso.
“Songs of a Lost World” – The Cure
A sedici anni dal precedente album, e a 24 dall’ultimo successo, i Cure tornano con un disco dalla gestazione lunghissima e complicata. La band di Robert Smith ha utilizzato questo tempo per produrre un album curatissimo in ogni dettaglio: testi, musica, arrangiamenti e registrazioni sono ricchi e perfetti. Un unico mood unisce le otto tracce, che fanno di “Songs of a Lost World” uno degli album più cupi, ma allo stesso tempo avvolgenti e preziosi di sempre. Un suono che ti riporta indietro nel cuore dei deep ’80. I Cure come ti immagini essi siano.
“Gassa d’amante” – Mina
Album innovativo in tutto: stile, grafica, scelta del titolo, concept e una voce unica e sempre impeccabile anche nel confronto con i testi di Elisa e Gabbani, e la richiesta di una vocalità “moderna”. I brani sono tutti di qualità perché di qualità è il “direttore artistico”: Mina stessa, che da oltre 60 anni sceglie personalmente e accuratamente tutti i pezzi che canta. Con la sua voce poliedrica, l’artista ha la capacità di trasmettere un prisma di interpretazioni ed emozioni, attraversando stili e testi diversi. Mina riesce a 84 anni a fare tutto questo continuando a presentare cose nuove, un intero album nuovo di brani inediti. Più attuale e innovativo di così, oltre che unico! Vale la pena di annoverarlo tra i migliori dischi del 2024 in Italia e all’estero.
“Charm” – Clairo
“Charm” è stato pubblicato il 12 luglio 2024 e ha avuto subito un grande successo per il suo sound raffinato e carico di sovraincisioni acustiche, un disco nuovo che suona antico. “Nomad”, la canzone che mi ha catturato, suona magica, ovattata, nel loop ipnotico di un sound psichedelico in cui predominano l’acustica e le corde, suonate in modo rallentato, come sarebbe piaciuto a due tipi come John Lennon e Ringo Starr. Critici e musicologi hanno evidenziato il taglio jazz del disco, la scrittura dei testi e l’espansione musicale complessiva di Clairo. Una poliedricità riscontrabile in “Juna”, la settima traccia dell’album, dal quale affiorano atmosfere che vanno dal jazz, al jazz hop, al pop psichedelico, e strizzano l’occhio – ahimè – anche all’house e allo space funk. Che volete farci, nessuno è perfetto.