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Bad English, la breve ma esplosiva avventura di un supergroup rock

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Bad English

I Bad English sono stati un supergruppo hard rock e AOR anglo-statunitense, attivo tra la fine degli anni ’80 e i primi anni ’90, che ha lasciato un segno profondo nella scena musicale di quel periodo grazie al loro suono potente, melodico e alle loro hit memorabili.

Composta da musicisti già affermati, la band Bad English ha rappresentato un connubio di talenti provenienti da gruppi iconici come Journey e The Babys, conquistando il pubblico con il loro album di debutto e il celebre singolo “When I See You Smile”.

I Bad English si formano nel 1987 a Los Angeles, in un periodo in cui il panorama musicale rock era dominato da sonorità AOR (Album-Oriented Rock), glam metal e hard rock melodico. La band nasce dall’incontro di musicisti di grande esperienza, ognuno con un passato di successo in altre formazioni di rilievo. I membri fondatori sono:

  • John Waite (voce): ex frontman dei The Babys e cantante solista di successo, noto per il singolo “Missing You” del 1984, che aveva raggiunto la vetta delle classifiche.
  • Jonathan Cain (tastiere): tastierista dei Journey, una delle band più influenti dell’AOR, autore di hit come “Don’t Stop Believin’” e “Open Arms”.
  • Neal Schon (chitarra): anch’egli proveniente dai Journey, chitarrista virtuoso noto per il suo stile fluido e tecnico.
  • Ricky Phillips (basso): ex bassista dei The Babys, con una solida esperienza come session man.
  • Deen Castronovo (batteria): giovane ma talentuoso batterista, che avrebbe successivamente suonato con i Journey e altre band.

La genesi del gruppo prende avvio quando John Waite, dopo il successo della sua carriera solista, decide di tornare a lavorare in una band

Nel 1987, i Journey si erano sciolti temporaneamente, lasciando Cain e Schon liberi di esplorare nuovi progetti. Waite contatta Cain, suo ex compagno nei The Babys, e insieme decidono di riformare una band che potesse combinare il loro background musicale. Cain coinvolge Schon, che in quel periodo stava lavorando al suo album solista Late Nite (1989), ma accetta di unirsi al progetto dopo alcune insistenze. Phillips, altro ex membro dei The Babys, e il giovane Castronovo completano la formazione.

Il gruppo si riunisce con l’obiettivo di creare musica che unisse l’energia dell’hard rock con le melodie accattivanti dell’AOR, un genere che i Journey avevano contribuito a definire. Con il supporto del produttore Richie Zito, noto per il suo lavoro con band come Heart e Cheap Trick, i Bad English iniziano a lavorare al loro album di debutto.

Il significato del nome “Bad English”

Il nome Bad English ha un’origine curiosa e casuale, legata a un episodio leggero e informale. Durante una partita a biliardo tra i membri della band, John Waite sbaglia un colpo, e Jonathan Cain, scherzando, gli fa notare il suo “bad english” – un termine tecnico del biliardo che si riferisce a un errore nel dare l’effetto (o “spin”) alla palla. La battuta colpisce nel segno, e i musicisti decidono di adottare “Bad English” come nome della band, trovandolo accattivante e ironico. Questo aneddoto riflette lo spirito rilassato e collaborativo del gruppo, ma anche la loro volontà di scegliere un nome che si distinguesse senza prendersi troppo sul serio.

Il nome non ha alcun significato profondo o simbolico, ma si adatta perfettamente al contesto rock dell’epoca, in cui i nomi delle band spesso giocavano con riferimenti umoristici o provocatori (si pensi a gruppi come Poison o Cinderella). Inoltre, “Bad English” suggerisce una certa ribellione e imperfezione, in linea con l’attitudine rock della band.

Lo stile musicale dei Bad English

I Bad English si collocano nel panorama dell’AOR (Album-Oriented Rock) e dell’hard rock melodico, un genere che negli anni ’80 godeva di grande popolarità grazie a band come Journey, Foreigner e Bon Jovi. Il loro stile musicale è caratterizzato da diversi elementi distintivi:

  1. Melodie accattivanti e ritornelli memorabili: i Bad English puntavano su canzoni strutturate per catturare l’ascoltatore, con ritornelli potenti e immediati. Il loro singolo di maggior successo, “When I See You Smile”, è un esempio perfetto di ballata AOR, con un crescendo emotivo e un testo romantico che si imprime nella memoria.
  2. Produzione raffinata: grazie al lavoro del produttore Richie Zito, le loro registrazioni sono caratterizzate da un suono pulito e grandioso, con un uso prominente di tastiere (tipico dell’AOR) e chitarre elettriche che alternano riff energici a assoli melodici. L’approccio produttivo rifletteva il gusto dell’epoca per arrangiamenti lussureggianti e suoni “da stadio”.
  3. Voce potente di John Waite: La voce di Waite, espressiva e versatile, è il cuore del suono dei Bad English. Capace di passare da toni morbidi e intimi a esplosioni di energia, Waite dà vita a brani sia romantici che aggressivi.
  4. Influenza dei Journey: La presenza di Cain e Schon porta inevitabilmente un’impronta stilistica simile a quella dei Journey, con tastiere atmosferiche e assoli di chitarra virtuosistici. Tuttavia, i Bad English si distinguono per un suono leggermente più duro e diretto, meno “progressivo” rispetto ai Journey.
  5. Testi emozionali: I temi delle loro canzoni spaziano dall’amore e la perdita (come in “When I See You Smile” e “Price of Love”) a brani più energici e rock-oriented come “Best of What I Got”. I testi, pur non essendo particolarmente complessi, sono universali e si rivolgono a un pubblico ampio.

Il loro album di debutto omonimo, Bad English (1989), incarna perfettamente questo stile

Contiene hit come “When I See You Smile” (numero 1 nella Billboard Hot 100), “Price of Love” (top 10) e “Best of What I Got” (top 10 nelle classifiche rock). Il disco ottiene il platino negli Stati Uniti, grazie al suo appeal radiofonico e al tour di supporto con i Whitesnake nel 1990.

Il secondo album, Backlash (1991), mantiene un approccio simile ma introduce elementi leggermente più sperimentali, con un suono che cerca di bilanciare l’AOR con influenze hard rock più marcate. Tuttavia, l’album non riscuote lo stesso successo commerciale, in parte a causa delle tensioni interne alla band e del cambiamento del panorama musicale, con l’ascesa del grunge che inizia a eclissare l’AOR.

Nonostante il successo iniziale, le tensioni interne emergono rapidamente

Waite, in particolare, si sente a disagio con l’immagine “commerciale” e “da rock da stadio” che la band proietta, preferendo un approccio più personale e meno legato alle aspettative delle major discografiche. Schon e Phillips, d’altra parte, desiderano un suono più duro, mentre Cain tende a favorire un approccio più pop. Queste divergenze creative portano alla registrazione di Backlash nel 1991, che non replica il successo del debutto e riceve critiche tiepide.

Nel 1991, dopo il tour di supporto a Backlash, i Bad English si sciolgono

I membri si separano per perseguire altri progetti: Waite torna alla carriera solista, Schon e Castronovo si uniscono agli Hardline (e successivamente ai Journey), mentre Phillips lavora come session man prima di entrare negli Styx. Nonostante la breve durata, i Bad English lasciano un’eredità significativa nel panorama AOR, con “When I See You Smile” che rimane una delle ballate rock più riconoscibili degli anni ’80.

I Bad English sono stati una meteora nel panorama musicale degli anni ’80, ma la loro musica continua a risuonare tra gli amanti dell’AOR e dell’hard rock melodico

La loro capacità di unire talenti di primo piano, un suono potente e melodie indimenticabili ha lasciato un segno, nonostante le tensioni interne e il cambiamento dei gusti musicali abbiano interrotto la loro parabola. Con il loro nome ispirato ad un errore a biliardo e hit come “When I See You Smile”, i Bad English rimangono un esempio di come un supergruppo possa creare magia, anche solo per un breve momento. Per chi desidera riscoprire il rock degli anni ’80, i Bad English sono una tappa obbligata.

— Onda Musicale

Tags: Journey/Styx
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