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Bob Dylan e le donne: una vita sentimentale intensa e complessa

Bob Dylan

Bob Dylan, icona della musica folk, rock e della cultura popolare del XX secolo, non è stato solo un rivoluzionario artista musicale, ma anche una figura centrale in una rete intricata di relazioni sentimentali, spesso al confine tra realtà e mito.

La vita amorosa di Bob Dylan, costellata di amori profondi, flirt fugaci, matrimoni e presunte relazioni, è stata tanto intensa quanto la sua produzione artistica. Le informazioni contenute in questo articolo sono tratte da fonti biografiche, articoli e interviste. Alcune relazioni sono basate su testimonianze e speculazioni, come tipico della narrazione attorno ad una figura enigmatica come Bob Dylan.

Echo Helstrom (1957-1958)

La prima relazione significativa di Bob Dylan, nato Robert Allen Zimmerman il 24 maggio 1941 a Duluth (Minnesota), risale all’estate del 1957, quando era ancora un adolescente ad Hibbing. Echo Helstrom, una ragazza di origini finlandesi conosciuta al L&B Café di Hibbing, fu la sua prima fidanzata importante. La loro storia durò circa un anno, segnata dalla passione giovanile di Dylan per la musica e da un legame romantico che ispirò una delle sue canzoni più celebri, Girl from the North Country (1963). Echo descrisse Bob Dylan come un ragazzo tranquillo, ben vestito, ma con un lato ribelle che emergeva quando parlava di musica, come quando urlò entusiasta menzionando Maybelline di Chuck Berry. Sebbene la relazione fosse breve, Echo rimase un ricordo importante, tanto che Bob Dylan la menzionò anni dopo, e il suo ricordo influenzò la sua poetica giovanile.

Bonnie Jean Beecher (1959-1961)

Nel 1959, mentre frequentava l’Università del Minnesota a Minneapolis, Dylan incontrò Bonnie Jean Beecher, una giovane studentessa che divenne la sua seconda relazione significativa. La loro storia iniziò al Ten O’Clock Scholar, un locale del quartiere bohemien di Dinkytown. Bonnie, che registrò alcune delle prime performance di Dylan su nastri contenenti brani tradizionali e di Woody Guthrie, fu una figura di supporto durante i suoi anni formativi. La relazione finì quando Dylan si trasferì a New York nel 1961, ma i due rimasero amici. Bonnie raccontò di aver rubato cibo dalla dispensa del suo collegio per nutrire un giovane e squattrinato Dylan, un aneddoto che sottolinea il suo ruolo di sostegno in quel periodo.

Barbara Ann Hewitt (Fine anni ’50)

Un’altra figura giovanile fu Barbara Ann Hewitt, una compagna di liceo dai capelli rossi con cui Dylan intrattenne una relazione epistolare. Nel 2022, 42 lettere d’amore scritte da Bob Dylan a Barbara furono messe all’asta, rivelando un lato tenero e vulnerabile del giovane musicista. La relazione si interruppe, forse a causa del rifiuto di Barbara di seguire Dylan in California, ma il suo ricordo si riflette in versi come quelli di Tangled Up in Blue (1975), dove menziona una donna con “capelli ancora rossi”.

Gli anni del Greenwich Village: Suze Rotolo e l’amore che ha definito un’epoca

Suze Rotolo (1961-1964)

Quando Bob Dylan arrivò a New York nel 1961, con il sogno di diventare un musicista folk, incontrò Susan Elisabeth Rotolo, nota come Suze, al Gerde’s Folk City, un locale chiave della scena folk del Greenwich Village. Suze, una pittrice e attivista italo-americana, figlia di un sindacalista siciliano e di una giornalista legata al Partito Comunista, ebbe un’influenza profonda su Dylan, sia a livello personale che artistico. Fu lei a introdurlo alle opere di Bertolt Brecht e al teatro politico, plasmando i suoi testi di impegno civile come Blowin’ in the Wind e Masters of War. La loro relazione, intensa ma turbolenta, è immortalata nella celebre copertina di The Freewheelin’ Bob Dylan (1963), dove i due camminano abbracciati per le strade innevate di Manhattan.

La storia con Suze Rotolo fu segnata da momenti drammatici. Nel 1962, Suze si trasferì a Perugia per studiare arte all’Università per Stranieri, e Dylan, devastato dalla lontananza, le fece visita portando un mazzo di rose rosse. Questo periodo di separazione ispirò capolavori come Don’t Think Twice, It’s All Right, Tomorrow Is a Long Time, One Too Many Mornings e Boots of Spanish Leather. Tuttavia, la relazione si incrinò a causa delle pressioni della fama di Bob Dylan, del suo flirt con Joan Baez e di un episodio doloroso: Suze rimase incinta nel 1963 e scelse di abortire, un evento che la segnò profondamente. La loro storia terminò definitivamente nel 1964, quando Suze si trasferì dalla sorella Carla. Nella sua autobiografia A Freewheelin’ Time (2008), Suze descrisse il loro amore come profondo ma insostenibile, scrivendo: “Ci amavamo molto, e quando è finita si è spezzato il cuore a entrambi”. Suze sposò poi un uomo perugino, Enzo Bartoccioli, e continuò la sua carriera artistica fino alla morte nel 2011 per un carcinoma polmonare.

Joan Baez e il folk come palcoscenico sentimentale

Joan Baez (1961-1965)

Contemporaneamente alla relazione con Suze, Dylan iniziò a frequentare Joan Baez, la “Madonna del folk”, una delle figure più influenti della scena musicale degli anni ’60. Baez, già una star consacrata, notò il talento di Dylan e lo invitò a esibirsi con lei in tour, contribuendo a lanciarlo nel firmamento del folk. La loro relazione, iniziata intorno al 1961, fu più di una collaborazione artistica: Joan Baez era affascinata dalla genialità di Dylan, mentre lui trovava in lei una musa e un’alleata. Tuttavia, il rapporto fu complesso. Baez descrisse Dylan come un genio che il pubblico inizialmente fischiava, ma che lei difendeva con decisione, zittendo le folle come una “maestra”.

La loro storia divenne problematica durante il tour inglese del 1965, documentato in Dont Look Back di D.A. Pennebaker. Bob Dylan, ormai al culmine della fama, non ricambiò il supporto di Baez, rifiutandosi di invitarla sul palco, un gesto che lei visse come un tradimento. La relazione si dissolse, ma il loro legame artistico rimase significativo, con Baez che continuò a eseguire cover delle canzoni di Dylan. La loro storia è stata raccontata come una combinazione di ammirazione reciproca e tensioni personali, con Baez che rappresentava l’idealismo del folk e Dylan che si muoveva verso una svolta artistica più rock e introspettiva.

Matrimoni e relazioni stabili

Sara Lownds (1965-1977)

Nel 1965 Bob Dylan sposò Sara Lownds, una ex fotomodella e “coniglietta” di Playboy, conosciuta tramite Sally Grossman, moglie del suo manager Albert Grossman. Sara, già madre di una figlia, Maria, da un precedente matrimonio, fu adottata da Dylan. La coppia ebbe quattro figli: Jesse Byron, Anna Lea, Samuel Isaac Abraham e Jakob Luke (quest’ultimo divenuto musicista con i Wallflowers). Sara ispirò alcune delle canzoni più intime di Dylan, come Sad Eyed Lady of the Lowlands (1966) e gran parte dell’album Blood on the Tracks (1975), considerato un capolavoro sulla separazione e il dolore amoroso. Il matrimonio, tuttavia, fu segnato da infedeltà, con Dylan che intrattenne flirt con altre donne, tra cui Ellen Bernstein, una executive della Columbia, e Mavis Staples.

La relazione con Sara fu intensa ma tormentata, e si concluse con un divorzio nel 1977. L’album Blood on the Tracks riflette il dolore di questa rottura, con canzoni come You’re Gonna Make Me Lonesome When You Go che alludono alla fine del loro amore. Sara rimase una figura centrale nella vita di Dylan, e il loro legame, pur spezzato, influenzò profondamente la sua poetica.

Carolyn Dennis (1986-1992)

Dopo il divorzio da Sara, Dylan iniziò una relazione con Carolyn Dennis, una delle sue coriste, nel 1985. I due si sposarono nel 1986 e ebbero una figlia, Desiree Gabrielle Dennis-Dylan, tenuta segreta fino al 2001. Il matrimonio, anch’esso nascosto al pubblico, durò fino al 1992, quando si separarono. La relazione con Carolyn fu significativa per il periodo di transizione religiosa di Dylan, che negli anni ’80 abbracciò il cristianesimo evangelico. Carolyn non ha mai rilasciato molte dichiarazioni pubbliche, ma il loro legame è documentato come una relazione stabile, anche se meno pubblicizzata rispetto ad altre.

Darlene Springs (2012)

Nel 2012 Bob Dylan sposò Darlene Springs, sorella della sua ex fidanzata Helena Springs, in una cerimonia privata. Darlene, di circa dieci anni più giovane di Dylan, era stata una presenza costante nella sua vita per decenni. La loro unione, tuttavia, fu breve, e il divorzio avvenne per presunti problemi finanziari legati alle spese di Darlene. La relazione con Darlene è meno documentata, ma rappresenta un capitolo tardo e discreto nella vita amorosa di Dylan.

Relazioni presunte e flirt

Dana Gillespie (1965)

Dana Gillespie, modella e cantante inglese, ebbe una breve relazione con Dylan nel 1965, quando aveva solo 16 anni. La loro storia si trasformò in un’amicizia duratura, e nel 1998 Dylan la invitò a essere la sua supporter in tour, lodandola come “una grande songwriter” e “sempre carina”. Dana descrisse Dylan come un “perfetto gentleman”, sottolineando la sua onestà nelle relazioni e il suo fascino intellettuale.

Françoise Hardy

Bob Dylan incontrò la cantante francese Françoise Hardy a Parigi e rimase affascinato dalla sua bellezza. Le scrisse numerose lettere d’amore, mostrando un’ossessione romantica che non si concretizzò in una relazione stabile, ma che alimentò il mito di Dylan come seduttore transatlantico.

Mavis Staples

Negli anni ’60, Dylan ebbe una relazione segreta con Mavis Staples, cantante gospel degli Staple Singers. La loro storia, tenuta nascosta a causa delle tensioni razziali dell’epoca, fu confermata da Mavis in un’intervista al Minneapolis Star Tribune. I due condividevano un profondo rispetto artistico, con gli Staple Singers che furono i primi a registrare cover di canzoni di Dylan come Masters of War. La loro relazione rimase un’amicizia duratura.

Mary Alice Artes (1978)

Nel 1978 ebbe una relazione con Mary Alice Artes, un’attrice afroamericana e fervente cristiana, che lo introdusse alla Vineyard Fellowship, influenzando la sua conversione al cristianesimo. A lei sono dedicate canzoni come Precious Angel e probabilmente Groom Still Waiting at the Altar. La loro storia fu intensa, ma si concluse rapidamente, con voci che suggeriscono che fossero vicini al matrimonio.

Ruth Tyrangiel (Anni ’70-’90)

Ruth Tyrangiel, un’attrice che partecipò al film di Dylan Renaldo and Clara, sostenne di aver avuto una relazione di 19 anni con il cantautore, chiedendo alimenti in una causa legale nel 1995, che perse. La veridicità della sua storia è controversa, ma il suo ruolo nel film conferma un qualche legame con Bob Dylan.

Altri (presunti) flirt

Tra le altre donne associate a Dylan ci sono Edie Sedgwick, modella della Factory di Andy Warhol, con cui ebbe una breve relazione negli anni ’60; Clydie King, corista gospel che secondo alcune fonti ebbe un figlio da Dylan; Ronee Blakely, attrice e cantante del Rolling Thunder Revue e Stevie Nicks, che registrò una cover di Just Like a Woman e avrebbe passato una notte con Dylan, secondo fonti vicine alla cantante.

Controversie e accuse

Nel 2021 Bob Dylan fu accusato di molestie sessuali da una donna identificata come J.C., che sostenne di essere stata abusata nel 1965, quando aveva 12 anni, nell’appartamento di Dylan al Chelsea Hotel. Le accuse, riportate dal Post, furono respinte dal portavoce di Dylan, che le definì “non vere” e promise una strenua difesa legale. Il caso rimane controverso e non ha avuto sviluppi giudiziari significativi.

Il “caso Dylan”: misoginia o poesia?

La rappresentazione delle donne nelle canzoni di Bob Dylan è stata spesso oggetto di dibattito. Critiche come Ellen Willis e Marion Meade hanno accusato testi come Just Like a Woman di sessismo, descrivendo le donne come stereotipi negativi (avidità, ipocrisia). Tuttavia, altre artiste, come Suzanne Vega e Kathryn Williams, hanno difeso la poetica di Dylan, sostenendo che la sua complessità trascende le accuse di misoginia. Il libro Under My Thumb: Songs That Hate Women and the Women That Love Them (2017) esplora questa dualità, evidenziando come molte donne amino la musica di Dylan nonostante i suoi contenuti controversi.

La vita sentimentale di Bob Dylan è un mosaico di amori profondi, relazioni fugaci e leggende

Da Suze Rotolo, che ha plasmato il suo impegno politico, a Sara Lownds, musa di capolavori come Blood on the Tracks, fino alle storie meno documentate con figure come Darlene Springs, Bob Dylan ha vissuto una vita amorosa tanto complessa quanto la sua musica. Le sue relazioni, vere o presunte, riflettono la sua natura sfuggente, come lui stesso scrive in Chronicles: “L’unica verità sulla terra è che non c’è verità”. Ogni donna nella sua vita ha lasciato un’impronta, contribuendo a creare il mito di un artista che, come Casanova, ha conquistato cuori e ispirato generazioni, senza mai smettere di essere “a complete unknown”.

— Onda Musicale

Tags: Joan Baez
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