Se ne va uno dei grandi della musica british: è venuto a mancare John Lodge, autore, voce e bassista della band Moody Blues, particolarmente celebre nel corso degli anni ’60.
L’artista è scomparso all’età di 82 anni e la famiglia ha definito la sua morte “improvvisa e inaspettata”. Questo l’annuncio dato dai suoi parenti: “È con profonda tristezza che dobbiamo annunciare la scomparsa improvvisa e inaspettata di John Lodge, marito, padre e nonno esemplare”.
Chi era John Lodge
Lodge, nato a Birmingham nel 1945, si appassionò sin da bambino alla musica, ispirandosi a Buddy Holly e Jerry Lee Lewis. Dopo le prime esperienze con la band “El Riot and the Rebels“, si unì ai Moody Blues nel 1966, fornendo un notevole contributo al successo sensazionale del gruppo rock, tra i protagonisti assoluti della scena mondiale nei Sixties.
Tra le canzoni più celebri, si ricordano in particolare: Isn’t life strange, I’m just a singer e Gemini Dream. Ma la carriera di Lodge non è circoscritta solo ai lavori con i Moody Blues: dopo lo scioglimento momentaneo dei Moody Blues del 1974, elaborò con il collega Justin Hayward l’album Blue Jays, che ottenne un grande successo di pubblico e di critica, sia in patria che negli Stati Uniti.
Nel 1977, invece, John Lodge passò a un diverso tipo di pop, con il suo primo album da solista, Natural Avenue: un altro grande successo, caratterizzato da suggestivi arrangiamenti orchestrali. L’anno dopo prese parte alla reunion dei Moody Blues, per poi diventare a tutti gli effetti il leader della band, firmando il 90% delle successive canzoni del gruppo, in 7 album diversi.
Grande amante del golf, continuò a partecipare alle tournée della band fino alla sua morte, avvenuta senza che vi fossero segnali così preoccupanti circa le sue condizioni di salute.









