Musica

Attolico Vertunni: un nuovo duo, per un nuovo suono

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Attolico Vertunni, il suo all'esordio con il singolo "Dark shimmer"

Dal 30 ottobre, Attolico Vertunni: un nuovo duo, per un nuovo suono. È Dark Shimmer

Ci sono dischi che non si limitano a essere ascoltati, ma si respirano. Dark Shimmer, debutto del duo Attolico Vertunni in uscita il 30 ottobre 2025 per Instant Crush Records, appartiene a questa categoria di esperienze sonore che si muovono tra spazio, corpo e percezione.

Il singolo di esordio

Il brano è un incontro magnetico tra due universi apparentemente inconciliabili: il sitar di Leo Vertunni, tra i più autorevoli interpreti della musica classica indiana, e l’elettronica evocativa di Adriano Attolico, capace di fondere architetture digitali e vibrazioni organiche.

Le prime frequenze introducono un paesaggio sonoro rarefatto, attraversato da battiti sottili e tessiture che si dilatano. Poi entra il sitar: non come citazione esotica, ma come voce primaria, pulsante, che porta con sé la memoria di una tradizione antichissima.

Attolico lavora come un architetto del suono, creando strutture che si espandono e si contraggono in dialogo con le corde di Vertunni. L’elettronica non sovrasta, ma respira insieme al sitar. L’interazione è fluida, viva, e genera un effetto quasi cinematografico: sembra di attraversare un paesaggio che muta a ogni battito, tra bagliori e dissolvenze, luce e ombra.

Dark Shimmer — “bagliore oscuro” — è titolo e chiave d’ascolto. L’ossimoro non è solo semantico, ma musicale: la luce delle corde e la profondità delle basse frequenze convivono senza annullarsi, creando un equilibrio che vibra nel contrasto. La produzione è essenziale ma densissima, costruita su dettagli, su respiri più che su colpi.

Vertunni porta nel brano la sua capacità di far parlare il silenzio tra le note; Attolico, con l’elettronica, trasforma quel silenzio in paesaggio. Il risultato è un flusso che tiene insieme contemplazione e movimento, tradizione e ricerca. Non un esercizio di stile, ma una nuova grammatica dell’ascolto.

In un panorama dove la contaminazione è spesso superficie, Dark Shimmer riesce a essere sostanza: un incontro autentico tra Oriente e Occidente, tra memoria e futuro. Una musica che non si lascia definire ma che invita, semplicemente, a respirare.

— Onda Musicale

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