Nel dicembre del 1973 arriva sugli scaffali dei negozi di tutto il mondo il celeberrimo “Band on the Run” di Paul McCartney assieme ai Wings.
Tra i lavori post Beatles più apprezzati del famoso bassista mancino, l'album ha riscosso un grandissimo successo commerciale nonostante le difficoltà (leggi qui l'articolo per saperne di più).
Recentemente Denny Seiwell, primo batterista dei Wings, ha ricordato un incidente in un albergo che ha ispirato parzialmente la title track del disco.
L'incidente è avvenuto durante i primi anni della band quando tutti viaggiavano con le loro mogli per presentarsi nei vari locali e simili chiedendo semplicemente se potevano esibirsi, il tutto senza preavviso mentre cercavano delle sistemazioni a basso costo per pernottare.
A Billboard, Seiwell ha dichiarato “penso che sia stato in uno di quei posti dove Paul ed io abbiamo mangiato una piccola bistecca con il proprietario per qualcosa e, in un modo o nell'altro, il suo gomito ha colpito il tizio in faccia. Non pensate che l'abbia fatto apposta, ma all'improvviso la sua ragazza ha cominciato a correre in giro dicendo 'alzatevi e fate le valige. Dobbiamo uscire di qui. La polizia sta arrivando'. È stato divertente perché è da lì che lui ha preso il termine band on the run”.
In un'altra occasione la festa itinerante si è spostata in una stanza troppo piccola per tutti “e quella notte venne da noi il manager, un tizio piccolo e pelato, con un secchio per bambini e disse 'è di qualcuno di voi il cane bianco e nero?', Paul dice 'sì, è il mio cane Lucky' e poi fa 'perché?' 'Beh, sta correndo per i corridoi ed ha cagato nella hall. Dovrai pulire'. Così Paul è andato lì e ha pulito tutto. Sapete, è stato magico”.
Tra i contenuti bonus della nuova edizione del disco “Red Rose Speedway” c'è anche un filmato dal titolo “The Bruce McMouse Show”. Un film parzialmente animato, e poi completamente abbandonato, che vede la band interagire con una famiglia di topi.
A tal proposito Seiwell ha ricordato “quando stavamo filmando mi hanno fatto salire sul palco a parlare con la mia mano come se ci fosse un topo immaginario sopra. E poi c'era questa lunga conversazione e io non avevo idea di come si recitasse, specialmente in quel tipo di situazione. È stata una delle cose più disagevoli che abbia mai fatto e sono contento che l'abbiano lasciata fuori dal film”.
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