Ritmi ossessivi si alternano a ballate eteree ed enigmatiche, tracciando un percorso ricco di riferimenti letterari e filosofici, senza perdere la voglia di far sorridere e ballare: Camus e Calvino, London e Fanon incontrano storie piccole, esistenze periferiche, raccolte lungo le strade di quattro continenti. Testi profondi, quelli di Sipolo, dove il privato si mischia al politico, il locale al globale.
Una vecchia foto del padre collegiale e acrobata, col vestito della domenica, in verticale sulle mani, fornisce all'autore lo spunto per il primo singolo, che dà il nome all'album, che pone lo sguardo sulla bellezza e la sua contraddizione, in un dialogo continuo tra contrari speculari. Nel rapporto tra uomo e realtà, come in ogni relazione profonda, speranza e frustrazione, poesia e disillusione, amore e rifiuto, si alimentano e si respingono, inseguendo una stabilità impossibile.
Dalle distese giacciate dell'Alaska, solcate dall'atleta Marco Berni per ritrovare sé stesso, alle città invisibili scovate dentro le metropoli occidentali, dalle tragedie dimenticate dei tirailleurs senegalesi alla fatica di Sisifo, felicemente arreso alla propria libertà, "Un altro equilibrio" è una camminata sul filo, con vista sui panorami di un'umanità inquieta e vitale.