In questi giorni sul Web se ne leggono di ogni, si ripete quindi il caso di Nadia Toffa che, purtroppo, ha perso la sua battaglia contro il cancro.
Emma Marrone annuncia il suo ritiro dalle scene a causa della malattia e non mancano neppure questa volta le polemiche. Nel caso di Nadia Toffa, accusata di spettacolarizzare la sua malattia per meri scopi economici (ha scritto un libro a questo proposito), aspramente criticata per aver indicato la malattia come un dono. Ora è la volta di Emma, attaccata sui Social Network da una schiera di persone che oseremmo chiamare “disumane“. La sua colpa? Aver incitato l’apertura dei porti, di fatto attaccando Salvini.
Ora non vogliamo farne una questione politica, il nostro giornale non si vuole assolutamente identificare, tantomeno schierare in alcuna fazione. Ma se è vero che l’Italia è un paese democratico, ciò che ci scandalizza sono gli insulti verso una persona che con grande coraggio, annuncia di essere “umana” e, in quanto tale, colpita da una malattia che non guarda in faccia nessuno. Giusto o sbagliato dichiararlo al pubblico?
Nessuno può giudicare ed ognuno è libero di scegliere se nascondersi o affrontare il problema con determinazione.
Questa la dichiarazione di Emma qualche giorno fa: “Questo non era proprio il momento giusto, ma in certi casi nessun momento lo sarebbe stato. Da lunedì mi devo fermare per affrontare un problema di salute. Ve lo dico personalmente per rassicurarvi e per non creare allarmismi inutili”.
Ci spaventa questo clima di odio, a prescindere dal fatto che la morte non si augura a nessuno, ci preme ricordare che, al di là del pensiero politico, la musica non ha colore, non ha bandiere e non ha confini.
Attaccare un’artista che ha un pensiero diverso dal proprio non è una dimostrazione di democrazia, tanti artisti, cantanti, attori del cinema o del teatro, si sono identificati in un ideale diverso dal nostro, spesso contestati dal pubblico “della parte opposta“, ma ugualmente rispettati per ciò che hanno dato al mondo dello spettacolo.
Noi non possiamo che augurare a Emma di riprendere al più presto la sua attività e di regalare al suo pubblico, quello che la ama, ancora tante canzoni e concerti, perché nessuno merita di vivere a metà.
Chiara Mazzalai – Onda Musicale