Il chitarrista australiano Angus Young in una recente intervista ha raccontato di quando ha iniziato a suonare la chitarra e di quali generi musicali e musicisti lo abbiano maggiormente influenzato.
Gli AC/DC sono tornati in scena con la formazione al completo, ma al posto di Malcolm Young adesso c’è Stevie. Il chitarrista è scomparso nel 2017 (leggi l’articolo) e suo fratello, così come il resto del gruppo, sente molto la sua mancanza. Come ha spiegato lo stesso Angus Young in un’intervista video pubblicata nel mese di ottobre sul canale ufficiale YouTube della band, il nuovo disco Power Up, uscito il 13 novembre, è un tributo al fratello.
“Questo disco è per Mal – ha detto in proposito Angus – So che lui non è più con noi ma è comunque presente con lo spirito. Questa band era la sua bambina, la sua vita. Lui era quello che diceva ‘Dovete andare avanti’”. Il chitarrista ha dunque sempre spronato i compagni a continuare la loro carriera, anche se un giorno lui fosse venuto a mancare. Ed è quello che stanno facendo con questo nuovo album a lui dedicato: “Penso che Malcolm sarebbe orgoglioso di questo disco”, ha commentato in proposito Brian Johnson nella stessa intervista congiunta.
“Malcolm aveva un motto che ripeteva spesso – ha proseguito Angus – diceva ‘Se sei un musicista, è un po’ come essere sul Titanic, la band affonda con tutta la nave’. È così che la pensava”. Il messaggio del musicista, dunque, era quello di rimanere uniti sempre, anche durante le avversità.
“Anche il titolo che gli abbiamo dato, Power Up, riassume ciò che lui era – ha detto ancora Angus in proposito a USA Today – la sua era una grande chitarra e quando la prendeva e iniziava a suonare, sembrava suonassero due persone insieme”.
Purtroppo, però, la sua chitarra non è presente nel disco, perché il musicista è scomparso prima di poter partecipare alla registrazione di Power Up. Tuttavia, pur non avendo registrato nulla di queste nuove canzoni, come ha rivelato il produttore Mike Fraser, il disco in realtà contiene anche dei riff e delle tracce che il leggendario artista aveva iniziato a comporre prima della sua morte. In sostanza, lui ha iniziato un lavoro che poi è stato completato dal fratello e dagli altri componenti della band.
Come detto in apertura, Angus Young ha raccontato do quando appena quattordicenne ascoltava musica: “Ero solo un adolescente e avrò avuto circa 14 anni, ma la musica mi appassionava davvero tantissimo e mi dava un sacco di emozioni. Rimanevo alzato fino a tarda notte per ascolatre le tramissioni rock alla radio e ricordo che lo facevo con una piccola radiolina. Amavo tutto il rock di quel periodo ma in modo particolare Jimi Hendrix.”
Angus prosegue: “Ricordo ancora l’emozione che ho provato la prima volta che ho ascoltato “Purple Haze”, è stato straordinario e mi ripromisi di scoprire quante più informazioni possibili su Jimi Hendrix (ricridiamo che siamo in epoca in cui non esisteva internet – NDR).”
E ancora: “Non sapevo molto di lui così un giorno chiesi ad un edicolante se avesse qualcoso di Hendrix e lui mi diede una fotografia in cui lui suonava la chitarra e capiì che volevo diventare come lui e ancora oggi, a distanza di tanti anni, quando salgo sul palco a volte penso a quanti ragazzini (come me all’epoca) ci seguono e cercano di imitareci. La cosa mi da una grande carica a fare al meglio il mio lavoro.”