Musica

Diodato: da Sanremo a “Storie di un’altra Estate”

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Il 2020 non è stato un anno semplice, eppure Diodato è riuscito a cementare il proprio talento ed imprimere, con la sua musica, un fondamentale ottimismo.

Se pensiamo a un anno fa, ci rendiamo conto che Diodato era un apprezzatissimo cantautore di nicchia, conosciuto per lo più dagli estimatori del genere indie e cantautorale. Quello che stava per entrare, sembrava un anno come tanti, eppure l’onda del lockdown stava per travolgerci inaspettatamente. Era febbraio e di coronavirus si parlava solo in Cina, eppure in quel mese una luce brillava più delle altre. Quella luce si chiamava Antonio Diodato. Lo abbiamo visto emozionarsi ed emozionare, cantare i sentimenti in Fai Rumore e alzare meritatamente il leoncino d’oro al Festival di Sanremo 2020. Alla kermesse musicale ha fatto incetta di premi: oltre quello più importante, si è preso anche il Premio della critica Mia Martini Sanremo 2020, il Premio Sala Stampa Radio Tv e Web Sanremo 2020 e il Premio Lunezia.

Ma il suo percorso trionfale è iniziato prima. Precisamente quando ha avviato una splendida collaborazione con Ferzan Ozpetek. Il regista italo-turco ha scelto la canzone Che vita meravigliosa come colonna sonora per il film La Dea Fortuna. Con questo brano c’è stata una serie importante di riconoscimenti: il premio David di Donatello 2020, i Nastri d’Argento 2020 e il Ciak d’Oro del pubblico 2020. Inoltre Diodato ha aperto, come primo artista musicale nella storia della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, la Cerimonia di chiusura della 77esima edizione con il suo brano Adesso, insieme a Rodrigo D’Erasmo. E, infine, non sazio di riconoscimenti, si è pure portato a casa un MTV Europe Music Awards 2020 come Best Italian Act. Senza pensare all’esibizione memorabile all’Arena di Verona per l’Eurovision Song Contest.

Diodato, in questo anno, ci ha fatto capire che il suo non è un lavoro, che la musica per lui non è una professione, ma una vocazione. Ogni premio per lui è una sorta di plauso per i sacrifici fatti negli anni, un riconoscimento naturale, segno di una più che giusta meritocrazia.

Dunque, dopo un anno pieno e trionfale, Diodato è protagonista della docu-serie su RaiPlay Storie di un’altra estate. Un lavoro realizzato durante i live estivi – uno dei pochi artisti che quest’estata ha suonato nei teatri – che lo hanno portato nei mesi scorsi ad attraversare un’Italia diversa in un anno difficile per la musica dal vivo. Per il suo viaggio, il cantautore pugliese incontra grandi artisti della musica italiana come Manuel Agnelli e Paola Turci, ma anche grandi artisti del cinema nostrano, come i registi Ferzan Ozpetek e Daniele Luchetti, o l’attore Michele Riondino. Ognuno di loro ha uno spazio per raccontare una piccola storia, per condividere un frammento di vita insieme a Diodato fra Aosta, Milano, Roma e Venezia. Fino a raggiungere Taranto, città d’origine del cantautore.

«Ho una passione per la bellezza, e la cerco ovunque, anche nei momenti più bui. Credo sia importante condividerla. Per questo ho deciso di provare a raccontare tutta la bellezza che ho incontrato attraverso questa serie». Così Diodato ha spiegato l’esigenza di condividere la sua estate di musica con le persone. Otto puntate da 15 minuti che vedono il vincitore di Sanremo vivere una stagione inaspettata fra concerti live in luoghi particolarissimi per esigenze di distanziamento sociale.

Siamo testimoni di un viaggio straordinario tra passato, presente e futuro in un racconto autobiografico che spazia dalle canzoni alle città che hanno segnato la sua vita, che ci fanno conoscere Antonio e ci fanno capire chi è Diodato.

 

— Onda Musicale

Tags: Paola Turci/Manuel Agnelli/Festival di Sanremo/Diodato
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