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Angus Young (AC/DC): “Non potrei vivere senza gli AC/DC e Malcolm è come se fosse ancora con noi”

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Quest’anno gli AC/DC sono tornati in scena con il tanto atteso nuovo album, Power Up. Il disco non ha deluso le aspettative dei fan, non a caso sta già riscuotendo un enorme successo in tutto il mondo, a solo un mese dalla sua pubblicazione. 

Se la band australiana riesce ancora a colpire il proprio pubblico è perché è rimasta sempre fedele a sé stessa: questo nuovo lavoro si basa su vecchie idee elaborate in passato da Angus e Malcolm Young. I musicisti le hanno riprese per creare un album che rispetti il tipico stile rock che da sempre caratterizza il gruppo.

In una nuova intervista per guitarworld.com, Angus Young ha parlato proprio della genesi del disco:

Ho conservato tantissime idee alle quali io e Mal abbiamo lavorato negli anni – ha detto il chitarrista australiano – anche quando eravamo in studio o in sala di registrazione, c’erano sempre delle idee che venivano fuori e che ci appuntavamo. Io e lui insieme abbiamo sempre lavorato così sui nuovi pezzi. Sin dall’inizio, questo metodo ha sempre fatto parte di noi”.

Oggi Malcolm non c’è più ma ha lasciato un grande regalo ai suoi compagni e ai suoi fan, ossia, appunto, le basi per questi nuovi pezzi. I due fratelli hanno sempre lavorato insieme, ma a volte ciascuno di loro lavorava per conto proprio per poi condividere le idee elaborate con gli altri: “Facevamo entrambe le cose – ha detto ancora Angus – se ti viene un’idea e hai un registratore, provi a buttarla giù. Se, invece, non hai un registratore, allora cerchi di fare il massimo per ricordarla. Quando io e Malcolm ci ritrovavamo, però, di solito esaminavamo tutte le nostre idee per vedere quali fossero le più adatte per gli AC/DC. Il materiale che oggi state ascoltando è composto da pezzi che abbiamo buttato giù sempre per la band. Cercavamo sempre di separare le cose che facevamo. Potevamo avere 100 idee diverse e tra quelle c’erano 20 idee per pezzi buoni e potenti per gli AC/DC. Così le mettevamo da parte. Sarebbe difficile fare una stima di quante idee ho conservato negli anni – ha detto ancora, ridendo – tutto ciò che posso dirvi è che ho scatole piene di materiale che io e Mal abbiamo realizzato in passato”.

Queste parole fanno pensare che il gruppo in futuro potrebbe attingere di nuovo alle idee buttate giù in passato dai due fratelli. Intanto, dal lavoro su alcuni pezzi scelti proprio tra quelli contenuti nelle scatole di cui parla Angus, è nato Power Up. Per questo disco gli AC/DC si sono avvalsi della preziosa collaborazione di Brendan O’Brien, produttore che ha lavorato con loro anche per i due dischi precedenti:

Dico sempre che il ruolo del produttore è molto vicino a quello del pubblico – ha detto Angus in proposito – lui è la persona che si siede e ascolta l’intero lavoro, è l’orecchio esterno che ascolta ogni cosa. Ed è lui a dirti ‘Penso che questo sia da AC/DC’, oppure ‘Quest’altra cosa, invece, non saprei…’. È questo il ruolo che lui interpreta per riuscire a farci tirare fuori il meglio di noi stessi. Brendan ha davvero un grande talento. Conosce la sua musica. Ecco perché, se capita che a un certo punto ci blocchiamo, possiamo dire ‘Facciamo una pausa?’, e lui si siede insieme a noi e ci aiuta a venirne fuori proponendoci una buona idea da sperimentare”.

Nell’intervista Angus Young ha poi spiegato che lui ha sempre avuto un atteggiamento positivo e aperto verso le idee per i nuovi brani. Per Power Up aveva già in mente i titoli, grazie a un metodo che risale sempre agli anni in cui lavorava fianco a fianco con il fratello nella composizione dei pezzi: “Malcolm li chiamava ‘titoli gancio’, lo abbiamo sempre fatto, sin dall’inizio – ha spiegato Young – soprattutto con i titoli e cose simili, li ho sempre scritti negli anni, così mi basta tornare a sfogliare quei quaderni e sottolineare quelli che mi piacciono e poi a volte provo a comporre delle strofe. Altre volte, invece, magari vedo un titolo e penso ‘Questo è un ottimo titolo. Ho dei riff perfetti che potrebbero funzionare in questo caso’. Hells Bells è un classico esempio di ciò che sto dicendo, oppure Highway To Hell. In questo caso senti gli accordi iniziali e pensi ‘Oh… che sta succedendo?’”.

In quest’ultimo album, tuttavia, gli AC/DC non hanno seguito il loro classico metodo almeno per quanto riguarda il titolo del disco stesso: di solito i titoli degli album vengono ripresi da una canzone, ma non è il caso di Power Up.

Per il loro diciassettesimo lavoro in studio la band ha deciso di fare qualcosa di diverso:

Volevo un titolo che significasse qualcosa per la band, soprattutto per mio fratello – ha spiegato Angus in proposito – ho sempre pensato che il punto di forza degli AC/DC risiedesse nel fatto che è una band potente. Così volevo un titolo che richiamasse ciò che facciamo e che riassumesse cosa sono gli AC/DC. E poi, come chitarrista, ogni volta che collego la mia chitarra all’amplificatore, mi sembra sempre di collegarmi alla ‘grande rete elettrica’ – ha aggiunto ridendo – in tal senso, Power Up mi sembrava un titolo molto potente. Semplice. Diretto. Oppure si potrebbe andare dalla parte opposta e dire che ricorda molto Frankenstein. Sembra come aver creato un mostro”.

Negli ultimi anni la band ha dovuto affrontare molte difficoltà, tra le quali la più grande è stata sicuramente la perdita di Malcolm. Nella line-up è poi arrivato il nipote Stevie e, dopo un iniziale periodo in cui la band sembrava ferma in una sorta di “limbo”, le cose alla fine si sono sistemate e i musicisti sono riusciti ad andare avanti.

Ha spiegato Angus:

Quando Stevie ha iniziato a suonare con noi – ha spiegato – ha preso in mano ciò che faceva Malcolm, ritmicamente parlando. Stevie è in grado di fare anche assoli e cose simili, ma ha preso la strada di Malcolm. È la parte ritmica che gli piace di più fare ed è in questo campo che riesce a dare il meglio. Lo sapete, Stevie ha sostituito più volte Malcolm negli anni ’80 (quando Malcolm Young lasciò il Blow Up Your Video Tour nel 1988 per uscire dalla sua dipendenza dall’alcol ndr). Io stavo cercando qualcuno che fosse affidabile e che potesse ricoprire quel ruolo. Ovviamente nulla potrebbe mai rimpiazzare Malcolm, perché lui è il fondatore della band ed è lui che ha creato il nostro stile. Ma Stevie può certamente ricoprire il ruolo di chitarrista ritmico. Dunque abbiamo dovuto solo sederci e assicurarci di essere sincronizzati”.

Il merito del ritorno in scena degli AC/DC è soprattutto di Angus Young, perché è stato lui a riunire tutti i suoi compagni e a convincerli a tornare in pista perché la loro carriera non era ancora finita.

Il musicista ha confessato che non potrebbe vivere senza gli AC/DC e questo spiega tutto:

Ho fatto il musicista per la maggior parte della mia vita, sin dagli anni dell’adolescenza – ha detto – quindi è davvero difficile per me pensare di fare qualcosa che non sia fare musica. Ho sempre detto che, se dovessi fare qualcosa musicalmente parlando, potrei farlo solo nello stile degli AC/DC. Anche se non fossi in questa band – ha aggiunto scherzando – penso che in ogni caso qualsiasi cosa facessi assomiglierebbe alla musica degli AC/DC!”.

Angus Young ama davvero ciò che fa e, nonostante abbia ormai decenni di carriera alle spalle, non smette mai impegnarsi per migliorarsi: 

Se vi state chiedendo se anche io mi siedo a casa per esercitarmi, la risposta è sì! Ogni giorno! A volte mi siedo e improvviso. A volte suono un po’ di blues o provo a muovere le dita per vedere se riesco a fare qualcosa di diverso. Provo a sperimentare un po’. Sì, mi esercito molto. Tuttavia, anche quando ero più giovane, non ho mai detto ‘Sono le 2 del pomeriggio, meglio che mi metta a esercitarmi!’. Suono quando mi sento nelle condizioni giuste per farlo. Pendo la chitarra e inizio a suonare e poi alla fine dico ‘Oh cavolo, sto seduto qui da ore!’. Non ti rendi mai conto di quanto tempo passi a suonare”.

Indubbiamente, è proprio grazie alla passione per la musica che traspare dalle parole Angus Young, la stessa che anche i suoi compagni condividono, se gli AC/DC, ancora oggi, sono una band di grande successo che riesce ancora a emozionare i fan.

(fonte Virgin Radio – LINK)

— Onda Musicale

Tags: AC/DC/Angus Young/Malcolm Young
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