Musica

Bob Geldof: storia di un musicista “impegnato”

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Bob Geldof, al secolo Robert Frederick Zenon Geldof, nasce in Irlanda il 5 ottobre 1951 da genitiri cattolici.

Bob Geldof è un cantante e attore irlandese noto anche per il suo attivismo. La sua famiglia è di origine belga. nella sia infanzie e gioventù il giovane Bob è spesso vittima di soprusi e di bullismo, anche per via del suo carattere docile e non violento. 

Nella vita ha svolto anche il lavoro di giornalista musicale per un giornale canadese e ha suonato in diverse band musicali. Essendo da sempre molto impegnato in battaglie contro la povertà e le ingiustizie, ma sopratutto contro la fame in Africa, Bob Geldof è però costretto a trascurare la sua carriera di musicista.

Nel 1985 partecipa al progetto USA for Africa, insieme a moltissimi artisti tra i quali ricordiamo Michael Jackson, Bruce Springsteen, Lionel Richie, Stevie Wonder e che ha generato il brano “We are the World”, prodotto da Quincy Jones, arrangiatore, compositore, musicista e attivista di Chicago, la cui carriera si è interrotta nel 1974 a causa di un aneurisma cerebrale.

Nel 1982 Bob Geldof interpreta la parte del protagonista, Pink, nel film Pink Floyd The Wall diretto dal regista britannico Alan Parker. Nella sua carriera ha realizzato 5 dischi.

Nel mese di aprile del 2014 la figlia di Geldof, Peaches, viene ritovata priva di vita a soli 25 anni nella sua abitazione situata nella contea inglese del Kent. Inizialmente le autorità britanniche definiscono la morte della donna come “inspiegabile e improvvisa”, ma il qutidiano londinese Times, in seguito, ha riferito che i test tossicologici effettuati dopo al morte hanno evidenziato come Peaches sia deceduta a causa di un’overdose di eroina. Proprio come la madre, Paula Elizabeth Yates, scopmarsa a soli 41 per la stessa ragione.

Attualmente Bob Geldof vive a Londra con la moglie Jeanne Marine, attrice francese che ha sposato a Parigi nel 2015,  dopo dopo 19 anni di vita insieme. 

— Onda Musicale

Tags: Pink Floyd/Alan Parker/The Wall/Michael Jackson/Bruce Springsteen/USA for Africa
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