E con oggi sono 62 anni per Michael Anthony, nato a Chicago il 20 giugno 1954, noto per aver fatto parte dei dinamici Van Halen, in qualità di bassista, ed ora impegnato nel super gruppo dei Chickenfoot con l’ex – collega Sammy Hagar, Joe Satriani e Chad Smith.
Il giovane Michael accantonò la promettente carriera di giocatore di baseball per seguire il sogno della musica. Stancatosi ben presto della chitarra pensò bene di imbracciare il basso sviluppando subito un gran feeling con lo strumento, uno dei suoi simboli futuri sarà un basso a forma di bottiglia di Jack Daniel’s.
Già dalle prime band scolastiche, Michael aveva conosciuto Eddie Van Halen e suo fratello Alex ritrovando il primo in un corso di musica al college.
Durante un concerto, Michael prestò ai due fratelli dell’attrezzatura ed i due decisero di scegliere lui come bassista per sostituire il loro che aveva lasciato la band.
Colpiti dal suo playing i due fratelli lo tennero e, assieme al cantante David Lee Roth, i Van Halen nascono ufficialmente nel 1974.
Con loro inciderà più di 10 album, incluso il deludente “Van Halen III” del 1998, ma rimase comunque in buoni rapporti con Sammy Hagar, sostituto di Roth.
Oggi Michael non è più con la famosa band ed il suo posto è stato preso dal figlio di Eddie, Wolfgang William van Halen, detto Wolfie.
È proprio con Hagar che Michael torna a calcare i palchi anche grazie al gruppo dei Planet Us. Gruppo che, oltre al biondo cantante e chitarrista, poteva vantare le chitarre del virtuoso Joe Satriani e di Neal Schon, Journey, sorrette dalla batteria del funambolico Deen Castronovo.
Nel 2008 Hagar chiama di nuovo a sé Michael per il progetto di un altro super gruppo, i Chickenfoot, assieme a Joe Satriani e Chad Smith, batterista dei Red Hot Chili Peppers saltuariamente sostituito da Kenny Aronoff. Poche band, ma tutte importanti.
Vanni Versini – Onda Musicale
