Musica

Piattaforme di streaming musicale alla riscossa: tra Spotify e alternative

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Una delle modalità più popolari del momento per la fruizione di contenuti musicali è senza dubbio quella delle piattaforme dedicate allo streaming audio: dai grandi nomi come Spotify e Amazon Music ai servizi emergenti come Qobuz, non manca scelta tra titoli e opportunità per gli utenti iscritti.

E non solo contenuti audio: grazie allo streaming sono tantissime anche le piattaforme appartenenti ad altri settori che stanno vivendo un momento d’oro, da quelle dedicate ai contenuti video a quelle nell’ambito dell’intrattenimento.

Dai grandi nomi alle piattaforme più recenti: tutto sullo streaming musicale

Quando si parla di streaming musicale e piattaforme, il primo nome da menzionare è sicuramente quello di Spotify, il servizio svedese accessibile sia gratuitamente che tramite abbonamento (per funzioni ottenere avanzate) che permette di avere accesso a oltre 70 milioni di titoli tra brani musicali, album e podcast.

Subito dopo per numero di utenti (circa 60 milioni nel 2020, contro i 132 di Spotify) si posiziona Apple Music, il servizio di streaming musicale della Apple dedicato ai dispositivi con sistema operativo iOS ma utilizzabile anche dagli utenti Android, seguito da Amazon Music Unlimited, la piattaforma di streaming audio del colosso statunitense Amazon, anch’essa con un catalogo di oltre 70 milioni di brani (dei quali circa due disponibili gratuitamente per gli iscritti ad Amazon Prime grazie a Prime Music), con la possibilità di acquistare direttamente i brani desiderati.

Altri servizi appartenenti a questa categoria sono Tidal, servizio di streaming musicale a pagamento noto anche per la comproprietà da parte di vari artisti tra cui il rapper e produttore americano Jay-Z (marito della pluripremiata artista Beyoncé) e, con un catalogo numericamente inferiore ma ugualmente soddisfacente, Deezer, app americana che mette a disposizione dei propri iscritti circa 56 milioni di brani, anche di etichette indipendenti, oltre che numerosi podcast.

Quanto ai servizi più recenti, dal 2017 è accessibile anche dall’Italia Qobuz, piattaforma di streaming musicale francese che sta affrontando la concorrenza delle altre piattaforme già avviate sul nostro territorio nazionale, e allo stesso modo si sta affermando anche YouTube Music, attivo dal 2015 e oggi diffuso in oltre 100 paesi di tutto il mondo, Italia inclusa.

Non solo musica: le altre piattaforme di successo che sfruttano lo streaming

Quando si parla di streaming, quello musicale è ovviamente uno dei primi settori a venire in mente, ma si tratta in realtà di una tecnologia che si adatta a prodotti di ogni genere, molto spesso facendo la differenza nel fornire servizi agli utenti online. Lo streaming è infatti sempre più utilizzato anche per le piattaforme dedicate all’intrattenimento: oltre ai giochi di casinò online tradizionali come slot machine, roulette, blackjack, baccarat e poker, è sempre più comune trovare online sezioni dedicate ai giochi live, trasmessi in streaming in tempo reale, caratterizzati dalla presenza di croupier che mandano avanti le partite in diretta mentre i giocatori possono controllare i propri punteggi e premi tramite interfacce specifiche e molto avanzate. Come non citare poi lo streaming di contenuti video?

Il dominio di questo settore spetta ai grandi colossi americani come Netflix e Amazon Prime Video, entrambi aggiornatissimi per quanto riguarda nuove uscite e grandi classici, ma non mancano le piattaforme dedicate alla riproduzione di film e serie televisive on demand meno famose ma ugualmente efficaci. Tra le più popolari in Italia c’è sicuramente RaiPlay, il servizio in streaming sia in diretta che on demand dedicato alle trasmissioni e ai programmi Rai, accessibile gratuitamente da qualsiasi dispositivo fisso o mobile dotato di una buona connessione a internet. 

Che si tratti di musica o altri prodotti, perciò, è chiaro che quella dello streaming sia ormai la direzione principale delle piattaforme più popolare del momento, grazie ai numerosi vantaggi e alla praticità che la riproduzione in diretta o “su richiesta” offrono agli utenti.

— Onda Musicale

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