E con oggi sono 63 anni per Geddy Lee, all’anagrafe Gary Lee Weinrib nato a Toronto il 29 luglio 1953, cantante, bassista, tastierista e frontman del gruppo hard – progressive rock dei canadesi Rush.
Figlio di genitori polacchi emigrati per scampare dal nazismo, Geddy deriva dalla pronuncia della madre per dire Gary, riceve un’educazione ebraica dal padre, stimato musicista anch’esso, che morirà quando Geddy è ancora un pre – adolescente.
La madre è dunque costretta a fare i salti mortali per far quadrare i conti in casa e crescere i figli. Durante questo periodo Geddy imbraccia il basso e trasforma lo scantinato in una sala prove dove suona con gli amici e le prime band.
Vedendo da subito come riesce a guadagnare qualcosa decide che il rock sarebbe stata la sua strada e, nel 1968, fonda assieme ad Alex Lifeson (chitarra) e John Rutsey (batteria) il primo nucleo dei Rush.
Nucleo che non sarà esente da cambi di nome e formazione fino all’esordio ufficiale, naturalmente. Ad ogni modo, con questa formazione il trio incide il suo primo album omonimo nel 1974, ma quello è anche l’anno del cambiamento definitivo di formazione.
Rutsey, infatti, non può fare lunghi tour perché diabetico e viene sostituito dal talentuoso Neil Peart che, oltre a batterista, diventa anche il principale paroliere del gruppo.
Riff di chitarra e basso tra rock, folk e musica classica uniti alle rullate tecniche di batteria, senza dimenticare i profondi testi, caratterizzano il sound della band che incide circa una ventina di album.
Famoso per il suo acuto e la sua tecnica, suona anche le tastiere, Lee diventa in breve tempo una vera e propria icona per i bassisti e gli appassionati di prog di tutto il mondo.
Oltre ad essere stato insignito, come Lifeson e Peart, del titolo di Ufficiale dell’Ordine del Canada, Lee ha anche pubblicato un album solista, “My Favourite Headache”, nel 2000 ed è apparso in vari film assieme ai compagni di band (leggi l’articolo).
Vanni Versini – Onda Musicale
