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“Comfortably Numb” e l’abulìa di Pink

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"Comfortably Numb", musiche di GIlmour e testi di Waters

Inserita al trecentoquattordicesimo posto nella speciale lista delle cinquecento canzoni più belle di sempre secondo la rivista statunitense Rolling Stone, disco d’oro nel Regno Unito e uno degli assoli più emozionanti della storia del rock.

Parliamo di Comfortably Numb, capolavoro indiscusso dei Pink Floyd e madre di tante vicissitudini tra i componenti. Pubblicata nel lontano 1979 sia all’interno dell’album ‘The Wall’ che come singolo in contemporane all’uscita di “Hey You”, Comfortably Numb fu oggetto di accese diatribe tra David Gilmour e Roger Waters circa la spartizione dei diritti essendoché il primo fu autore di musica e melodia, e il secondo del testo.

Confortably Numb è una delle poche canzoni diThe Wall le cui musiche vennero scritte da Gilmour. Gli altri altrettanto storici brani, difatti, vennero ideati da Waters. Gilmour in realtà non la scrisse per i Pink Floyd ma per un suo successivo album da solista.

Oggetto di numerosi alterchi tra i due, Gilmour avrebbe preferito uno stile molto più grundge, ma alla fine prevalse la linea “morbida” di Waters. A tal proposito, il vecchio buon David dichiarò:Confortably Numb fu motivo di accesi alterchi tra me e Roger. Litigi che andarono avanti anche negli anni successivi ogniqualvolta dovevamo risuonarla live”.

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La trama

Sappiamo tutti di cosa parli, ma il repetita iuvant, coi Pink Floyd, è romantico. Come tutto l’album, si discorre ancora una volta di Pink il quale non riesce a sopportare le pressioni della vita da rock star.

Chiuso nella stanza d’albergo, riceve una iniezione da un medico per farlo riprendere. La vicenda è verosimile e si rifà a quando, in un concerto di Philadelphia, Gilmour ricevette il vaccino per l’epatite che lo debilitò in maniera evidente. Come molti ricorderanno, i vaccini all’epoca erano particolarmente dolorosi, e in quella occasione David rischiò persino di dare forfait all’esibizione.

L’abulìa

Pink soffre di abulìa, letteralmente “mancanza di volontà”. Trattasi di uno stato patologico che sovente segue all’apatia, e preannunzia o è concomitante a una forte e profonda depressione.

Urge in tal senso ricordare che i Pink Floyd trattarono spesso quelli che, oggidì, possiamo senza molte ombre di dubbio definire i mali della nuova era contemporanea.

Comfortably Numb eseguita da David Gilmour in un meraviglio live a Pompei del 2016

“Hello? Is there anybody out there?”

“Ciao? C’è qualcuno qui?” seguito da quel “Annuisci solo se riesci a sentirmi” può esser considerato un vero e proprio must per i fan dei Pink Floyd, desiderosi che le diatribe tra Gilmour e Waters cessino per risentire quelle meravigliose parole.

Confortably Numb, difatti, vede avvicendarsi le voci di Waters per il dottore, e di Gilmour per l’apatico Pink che, dopo l’iniezione, si abbandona a febbrili ricordi giovanili.

Durante l’esibizione di Waters a Londra nel 2011, i fortunati spettatori potettero udire l’assolo di David Gilmour. I due difatti si erano momentaneamente riappacificati. Per i più maliziosi, l’apparizione durante questa versione di Comfortably Numb fu mera finzione derivante dalla necessità economica dei due (sebbene il patrimonio del solo David sarebbe stimato in 160 milioni di sterline)

La sofferenza oltre al dolore

Confortably Numb non è solo l’evento di Pink. È ricordo e sofferenza recondita. “Da bambino provavo quella sensazione/ avevo le mani gonfie come due palloni/ ora riprovo la stessa sensazione”. Non è chiaro a cosa si riferiscano le parole, ma è evidente vi sia un nesso tra il Pink giovane e il Pink deambulante.

Ciò che trapela fortemente da Confortably Numb è perlopiù la considerazione per cui la sofferenza è inevitabile ma il dolore opzionale. In una società così fortemente consumistica – immaginiamoci dunque oggi – incentrata su valori borghesi quali la carriera e la logica del sorriso splendente, avere attimi di sofferenza è inaccettabile, e si ricorre sempre più a medicinali esterni, nel tentativo di sopprimere quello che è tutto sommato un semplice stato d’animo cagionato dalle più svariate motivazioni.

O, citando lo scrittore Herman Hesse: “I dolori, le delusioni e la malinconia non sono fatti per renderci scontenti, ma per maturarci”.

— Onda Musicale

Tags: Pink Floyd/David Gilmour/Roger Waters/Comfortably Numb
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