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Disponibile su tutte le piattaforme “Favola Nera”

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Favola Nera

Disponibile ora in streaming, download e in formato fisico CD “Favola Nera”, il terzo album del tropicalista partenopeo Tommaso Primo.

Favola Nera è accompagnato dal nuovo video-singolo Cavalleggeri è New York nella testa di Laura; album è pubblicato dalle label FullHeads records/Arealive con distribuzione Believe Digital

Trattasi della quarta release di Tommaso Primo dopo l’Ep “Posillipo interno 3” (2013) e gli album “Fate, sirene e samurai” (2015-Full Heads/Arealive, distr. da ICompany/Believe) e “3103” (2018-Full Heads/Arealive distr. Warner Music Italy), ed è composto da nove tracce ricche di collaborazioni e featuring.

Dopo la pubblicazione del singolo “Madonna Nera” feat. Roberto Colella del gruppo La Maschera in tracklist troviamo il cantautore toscano Il Cile, Dario Sansone del gruppo Foja che firma il testo di “E allora arrivederci ciao“, l’attrice Denise Capezza, JRM dei 99 Posse e il Maestro Peppe Barra che duetta in “Vico Pace“.

Cavalleggeri è New York nella testa di Laura

Cavalleggeri è New York nella testa di Laura” è la storia di una ragazza di periferia, cresciuta nelle case popolari, succube della monotonia di un quartiere dormitorio che vive giornate sempre uguali e strutture aggregative assenti.

Laura, la protagonista, sogna di scappare e trovare un’alternativa all’eterno deja vu della sua quotidianità trascorsa fra zapping televisivo, amiche, ragazzi, sigarette e una cultura media in cui non si rispecchia. Dal balcone di casa sua vede il mare ma i chilometri di cemento fatiscente, quelli dell’ex Italsider di Bagnoli, la separano dal rumore delle onde. Il video è una rivisitazione della storia di una mamma in difficoltà costretta a prostituirsi per sopravvivere.

 Protagonista è l’attrice Elisabetta Mirra. “Favola Nera” è prodotto da AreaLive e Graf srl ed è stato missato da Andrea Cutillo ai TP Studio di Napoli nei mesi di Marzo e Aprile 2021 e masterizzato da Bob Fix.

Tommaso Primo si racconta

Faccio parte di una scena musicale operaia e gli operai, in questo Paese, non piacciono a nessuno soprattutto se sono dei Terroni di merda come me, soprattutto se hanno qualcosa di spinoso da dire – dichiara l’artista, che aggiunge – Ho incontrato tanta gente, durante il mio percorso, che mi ha detto come dover fare l’arte. Mi hanno consigliato di abbandonare la lingua Napoletana, <<in Italia non ti capiscono e a Sanremo non ti prendono>>, oppure di recitarne il ruolo che va per la maggiore rifiutando i talent e i sentieri privilegiati per entrarci.

Non ho mai fatto la musica che va di moda ma quella che il mio cuore ha partorito – aggiunge poi – Ma non è facile sfidare la corrente, sono crollato tante volte ma la bellezza sincera che mi ha dato la musica io l’ho trovata raramente nelle altre sfere della vita. Ringrazio i miei fans e rivolgendomi a loro dico: <<non smetterò mai di comporre e pubblicare canzoni. Scrivere è vitale per me, come bere, dormire, mangiare>>.

C’è un modo di fare musica e ricerca appartenente ad uno stile di vita che il grande supermercato della discografia e i media con il “complesso di Milano” snobbano, considerandolo di serie B. Ma io so che rispecchia il mio pubblico e che vi fa emozionare, perché come me siete dei fottuti operai che ogni giorno lottano per andare avanti“.

— Onda Musicale

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