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Flaco Punx: “Coleotteri” è l’album solista della voce dei Punkreas

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Flaco Punx è il progetto "solista" di Flaco, ovvero la mente pensante e intellettuale dei Punkreas, di cui è stato membro fondatore, chitarrista e autore dei testi dei Punkreas.

Sempre attento all'attualità, da sempre vicino a un modo di vedere il mondo moderno con grande criticità e "antagonismo", ha portato ai Punkreas un quid in più, con una scrittura mai scontata, molto lucida nei confronti di una società che oggi come non mai crea diseguaglianze inaccettabili per chiunque.

Flaco Punx dunque, con"Coleotteri", questo il titolo dell'album, sia pur mantenendo le coordinate musica con cui ha portato avanti il progetto Punkreas (anche se parlare di punk per i brani di questo lavoro sarebbe riduttivo, vista la volontà e capacità di Flaco di scrivere canzoni che si avvicinano a un concetto di power pop), si propone con tutta la sua freschezza "autorale".

E lo dimostra bene in "Codice Rosso", brano che affronta la delicata situazione internazionale a confronto con un terrorismo dilagante.

Qui chiaramente il contesto politico si incrocia con quello religioso, e Flaco, a quasi cinquant'anni dalla pubblicazione di uno dei successi storici dei Nomadi ("Dio è morto"), pronuncia nuovamente, in un contesto odierno (quello delle guerre di religione sullo sfondo della morte di Dio) quella frase (Dio è morto, appunto) che tanto scalpore aveva fatto nel 1967, data di pubblicazione dell'hit dei Nomadi.

E poi ancora, in "Coleotteri", troviamo gli sconvolgimenti geopolitici, la fine del bipolarismo e della guerra fredda, l'invadenza preoccupante della nano biologia e della manipolazione del DNA

Questi sono alcuni dei temi del disco, in cui Flaco, cercando sempre soluzioni leggere, orecchiabili, ci propone testi che si prestano ad un piano di lettura "leggero" quanto a una lettura decisamente più ricca e complessa.

Ne è un altro esempio “Bubblegum”, che si presenta come una bizzarra canzone d'amore, ma in realtà esprime l'inquietudine per gli sviluppi della tecnica, che potrebbe potenzialmente portarci in breve tempo a scindere riproduzione e sessualità (vedi “ll mondo nuovo di Huxley”).

Al disco hanno partecipato Mattia Foglia (già Bedford e Golia al basso), Dario Magri (già Yokoano e S.H.O. alla batteria), Carlo Ferrè (già negli N2rage con Mastino, alla voce).

Il disco è stato anticipato da due video in cui viene fuori un immaginario "puntiforme" e stratificato (in “Gorky") che ancora una volta dimostra la vitalità intellettuale di Flaco) e un bellissimo video in animazione (per il brano "Bubblegum" realizzato da con Fausto Collarino, già co-autore del clip di “Cuore Nero”).

L'artwork dell'album è di R.S. Connett (artista americano di cui recentemente si è occupata in modo approfondito l'autorevole rivista d'arte Hi – Fructose Magazine).

"E' un artista che ho scelto perché mi comunica l'idea di una esplosione disordinata di vitalità e per questo trovo perfetta per rappresentare il mio lavoro", dice Flaco.

Già, una caotica esplosione di vitalità che suona a mille in questo primo disco d'esordio da "solista". Bentornato Flaco

 

 

— Onda Musicale

Tags: Nomadi/Punkreas
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