Il compositore inglese è morto ad 88 anni. Il suo synt VCS3 è stato usato da Beatles, Pink Floyd, Kraftwerk e anche da Franco Battiato e Lucio Battisti.
E’ morto Peter Zinovieff. Era nato il 26 gennaio 1933. L’uomo era ricoverato in ospedale da una decina di giorni dopo essere caduto in casa a inizio mese di giugno. Peter si è spento nella sera di mercoledì 23, lo ha comunicato con un tweet il compositore James Gardner. Peter è stato un importante ingegnere britannico che alla fine degli anni Sessanta ha dato vita al VCS3, primo sintetizzatore portatile usato da grandi musicisti del progressive rock come Pink Floyd e The Who.
La società di Peter Zinovieff, la Electronic Music Studios (EMS), fu una delle prime a renderli disponibili a tutti e a venderli a molti musicisti, mentre le precedenti versioni erano nate solo per solo per l’utilizzo negli studi di registraizone ed avevano delle dimensiono piuttostopm ingombranti. A contribuire alla sua diffusione è stato inoltre il prezzo di lancio, cghe ammontava meno di mille sterline nel Regno Unito.
Il suo utilizzo in Italia
Franco Battiato fu uno fra i primi ad intuirne le potenzialità e lo utilizzo nel 1971 per il disco “Fetus”. Venne usato ancher da Piero Umiliani per gli album “Synthi Time” (1971) e “Switched on Naples” (1972), e da Lucio Battisti che applicò il sintetizzatore portatile a chitarra e voce nel disco “Anima latina” (1974).
Ecco le parole di Peter Zinovieff, in un’intervista del 2015 per il Guardian:
Mi sono divertito con Paul McCartney nel 1967. Andai a casa sua a Hampstead, non era particolarmente bravo. Ma allora nemmeno io lo ero”.
Zinovieff continuò quella chiacchierata ricordando Paul McCartney, con cui ha collaborato nel 1967 alla composizione inedita “Carnival of Light“, dicendo che gli piacerebbe che quel pezzo vedesse la luce:
Ma come entri in contatto con Dio?”.
