Musica

Stella Bassani in concerto al Museo Diocesano di Mantova

|

Domenica 5 settembre alle ore 17.30 presso il Cortile del Museo Diocesano di Mantova (in piazza Virgiliana) ritorna Stella Bassani. Cantante mantovana di famiglia ebraica, con un concerto dedicato alla festività di Rosh haShana (ovvero il Capodanno Ebraico).

Stella, coadiuvata dai colleghi mantovani Emiliano Paterlini (al pianoforte) e Luca Bonaffini (alla chitarra) si esibirà con una scaletta varia. Comprendente canzoni Sacre e quello tradizionali folcloriche, per toccare le corde più pop e melodiche del repertorio israelitico, per raccontare – in musica – le emozioni dell’anno 5782 che, per il popolo ebraico,  inizierà il 6 settembre.

L’evento, organizzato dalla agenzia milanese Long Digital Playing Srls, sarà ad ingresso gratuito ma con obbligo di prenotazione. Inoltre, i partecipanti dovranno essere in possesso di Green Pass e mostrarlo all’entrata come a norma di legge.

Chi è Stella Bassani

Stella (Iolanda Elena) Bassani inizia fin da bambina a girare con il nonno Cesare Galli, polistrumentista e direttore d’orchestra, nonché fondatore della Fisorchestra di Verona, respirando musica e diventandone piano piano parte integrante. Gira con lui l’Italia, la Svizzera, la Francia e altri paesi, ben presto imparando anche il significato del palco, del musicista e del pubblico.

Crescendo inizia a scoprire il pianoforte, il solfeggio, la chitarra e soprattutto la voce. Soprano, con un’inclinazione naturale verso le note lunghe, inizialmente viene introdotta al canto lirico che, però ben presto, abbandona perché troppo competitivo e rigido. Stella ama anche la danza, il movimento fisico, il ballo.

Infatti, attraverso le feste tradizionali della Comunità organizzate dal padre Italo (attivissimo a livello locale, nazionale e internazionale) conosce la musica Tradizionale Ebraica. Antica e religiosa, ma soprattutto laica e vivace. Tipica della terra mediorientale che ha conosciuto in Europa e nel mondo diverse contaminazioni.

Dopo la scomparsa del nonno e anche del padre (il quale, dopo essere scampato al genocidio della shoah e che nel dopoguerra diventò Presidente della Comunità Ebraica di Mantova dal 1973 al 1985. All’età di soli cinquant’anni restò gravemente paraplegico a causa di un ictus) Stella, dopo essersi occupata per oltre dieci anni della cura del papà; decide di intraprendere un viaggio spirituale. Ma anche materiale, di conoscenza verso il suo popolo. Facendosi da sola.

Israele, l’Olocausto, il dolore ancestrale e la rabbia per ogni tipo di genocidio e discriminazione, la portano verso la sua lingua (l’ebraico) e la canzone popolare. Proprio in questi anni incontra Luca Bonaffini (cantautore e chitarrista che aveva già collaborato col nonno Cesare) che, ispirato dalla lettura appassionante di Tanzbah di Italo, scrive per lei una canzone, intitolata I Giardini di Israel.

Nel 2011, a quindici anni dalla scomparsa del padre, Luca crea un evento a lui dedicato, chiedendo a Stella di riprendere in mano il vecchio progetto.

La serata scatena consensi e applausi e, nel gennaio 2012, riceve una targa a Roma per l’impegno sociale, al Campidoglio, in occasione dell’evento ambientalista “Un bosco per Kjoto”. Viene invitata a numerose manifestazioni per La giornata della Memoria.

Nel gennaio 2013 pubblica il suo primo album, intitolato I Giardini di Israel, ed è subito un successo. La maggiori associazioni e riviste ebraiche accolgono il progetto come importante e coraggioso. In un momento estremamente complicato dal punto di vista internazionale. L’album viene presentato nelle maggiori città italiane come Milano, Roma, Siena, Brescia, Mantova e Parma.

Il repertorio di Stella è però ben più ampio: è stata invitata nelle maggiori feste tradizionali e ricorrenze. Come ad esempio a Verona – Giornata Europea della Cultura Ebraica 2013. E al Festival della Canzone Ebraica a Milano nel 2014.

Il 9 novembre 2014 è uscita la ristampa di “I Giardini di Israel” con un nuovo titolo. “Tra pace e memoria”, dedicato al 25° anniversario della Caduta del muro di Berlino. Nel 2015 ha partecipato al Festival Ascoli Holy Music, festival internazionale della musica per la preghiera. Duettando con il trio gospel Anno Domini.

Nel 2017 è stata testimonial della Giornata Europea della Cultura Ebraica. Con un concerto presso la Sinagoga di Mantova, sul tema “Diaspora: identità e dialogo”.

Nel 2019 ha partecipato a numerosi eventi  in occasione della Giornata della Memoria. Presentando in anteprima internazionale il singolo “Vihuda Leolam Teheshev. In esilio”, prodotto da Long Digital Playing Edizioni Musicali. Realizzato da Dave Rodgers, pubblicato sulle piattaforme digitali (itunes, Spotify) in 240 Paesi del Mondo dal 21 luglio 2019.

— Onda Musicale

Segui la pagina Facebook di Onda Musicale
Leggi anche

Altri articoli