Musica

“Festival Internazionale Isole che Parlano”, in Sardegna dal 5 al 12 settembre

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Locandina
Il dialogo tra tradizione e ricerca con una spiccata vocazione internazionale sarà anche quest’anno il filo conduttore di Isole che Parlano di musica, la sezione dedicata alla musica curata da Paolo e Nanni Angeli.

Festival Internazionale Isole che Parlano: da giovedì 9 a domenica 12 settembre, quattro giorni ricchi di eventi. Tracceranno ancora una volta le coordinate per navigare tra proposte culturali orientate al futuro, continuando l’indagine sul passato sedimentato della tradizione; saranno caratterizzati dall’affascinante connubio tra valorizzazione del patrimonio storico e paesaggistico e contenuti culturali, che darà vita a un itinerario che accompagnerà il pubblico alla scoperta di antiche chiese campestri, fari, siti archeologici e borghi, scogliere caratterizzate dall’unicità del granito gallurese, calette e spiagge, forti sardo-piemontesi.

XXV edizione

Come oramai da qualche anno, anche questa XXV edizione del Festival si aprirà con l’anteprima di domenica 5 settembre Aspettando Isole che Parlano, che sarà ospitata alle 18:30 ad Arzachena alla Tomba dei Giganti Coddu Vecchju, uno dei monumenti più caratteristici della Sardegna nuragica.

Qui lo Shakti duo (Italia/Spagna/Brasile), un progetto originale formato dalla violoncellista italo-brasiliana Daniela Savoldi e dalla violinista italo-spagnola Eloisa Manera che fa il suo debutto a Isole che Parlano – darà vita a un concerto che amalgama i mondi sonori delle due artiste in modo dialogico e creativo; musica innovativa declinata al femminile, caratterizzata da istinto, trasformazione e cura; orientata verso una pronuncia ibrida in cui si respirano le melodie di diverse latitudini.

Giovedì 9 settembre

Prenderà il via ufficialmente la sezione musica del Festival, con due delle novità di questa edizione. Alle 11:30 a Talmone, Punta Don Diego (Palau), si terrà il solo di Marcellì Bayer (Catalogna) al  sax baritono, che presenterà l’album La Filatura; è un lavoro sospeso tra jazz minimale e musica improvvisata. L’esibizione sarà la tappa conclusiva di un’escursione attraverso il sentiero del Fai che arriva alla Batteria Militare di Talmone.

Alle 18:30, invece, saremo a La Maddalena, nella splendida Punta Tegge. È un vero e proprio gioiello protetto da una maestosa scogliera granitica e da un promontorio sormontato dal Forte Santa Teresa o Sant’Elmo. Qui ci sarà un suggestivo concerto al tramonto in solo del saxofonista Gavino Murgia, poliedrico musicista acclamato a livello internazionale; la sua estetica jazzistica più libera ed innovativa incontra la tradizione gutturale del canto a tenore, espresso in chiave avant-jazz mediterranea dal musicista di Nuoro.

Venerdì 10 settembre – mattina

Il Festival farà tappa, per il secondo anno consecutivo, a Luogosanto con due eventi: alle 10:00, nel cuore del paese, in Piazza della Basilica per Di Granito #16. Musiche tradizionali tra sacro e profano Toccos e Reppiccos; vedrà in dialogo Gli Amici di Matteo Campanari di Locusantu (Sardegna) e Gavino Murgia. Un incontro inedito tra il jazz sperimentale e la tradizione secolare dei maestri campanari basato sull’improvvisazione.

A seguire, alle 11:30, sarà l’importante sito archeologico di Palazzo di Baldu – che comprende, oltre al Palazzo e gli edifici pertinenti, la chiesa di Santo Stefano e una fornace – in località Santu Stevanu a ospitare il concerto di Ilienses (Sardegna). È un progetto che, attraverso la musica e la narrazione, valorizza il potenziale degli elementi culturali e tradizionali caratteristici della Barbagia (Tumbarinos di Gavoi e Canto a tenore); li inserisce in un concetto musicale dalle venature post rock gotiche. A Luogosanto, insieme ai fondatori e polistrumentisti Mauro Medde e Natascia Talloru, ci saranno Alessio Zucca, tastiere e tumbarinos;, Alberto Ferreri, batteria e tumbarinos; ospite d’eccezione, il Tenore Murales de Orgosolo.

A chiudere la mattinata sarà un momento dedicato a due dei prodotti più caratteristici della Sardegna. Il miele, con una degustazione guidata curata da Apiaresos Apicoltori di Sardegna e dedicata ai mieli biologici MieliManias, un progetto di agricoltura sociale; l’idromele con la presentazione e l’assaggio della bottiglia di idromele Liune “Isole25”.

Venerdì 10 settembre – pomeriggio e sera

Nel pomeriggio a Palau alle ore 18:30 Risacca #16 l’affascinante concerto in riva al mare a Cala Martinella. Vedrà protagonista un inedito duo formato da Valeria Sturba al violino e Caterina Palazzi al contrabbasso, punte di diamante del jazz sperimentale italiano, impegnate in un dialogo con il contesto naturalistico.

Dopo cena, a Punta Palau in località Porto Faro l’appuntamento del Festival sarà con la prima delle due serate in programma quest’anno per Al Faro #8.

Alle 21:30 saliranno sul palco i Širom (Slovenia), un trio composto dai polistrumentisti Ana Kravanja, Samo Kutin, Iztok Koren.

A seguire, alle 22:30, sarà, invece, la formazione dei Sudoku Killer (Italia), nata a Roma nel 2007 e composta da Giacomo Ancillotto alla chitarra, Sergio Pomante al sax tenore e Maurizio Chiavaro alla batteria, guidati dalla contrabbassista Caterina Palazzi – stella del jazz d’avanguardia – a chiudere la serata. Sarà un concerto che andrà oltre la matrice jazz per spingersi nei territori dell’hard core jazz, del gotico e del noise.

Sabato 11 settembre – mattina

Aprirà il terzo giorno di Isole che Parlano di musica l’immancabile appuntamento alla Chiesa Campestre di San Giorgio con l’incontro/lezione delle 11:00. A seguire, Il primo canto ospiterà quest’anno il giovane cantante e polistrumentista calabrese Davide Ambrogio (Italia) vincitore del premio Musica contro le mafie 2020. In occasione del concerto delle 12:00 Ambrogio presenterà Evocazioni e Invocazioni, un originale progetto che dà vita a un racconto in cui il suono, nel suo valore estetico ed estatico, diventa la chiave di lettura della musica come risultato di un rito, di una funzione legata ad una serie di suggestioni ed emozioni. La musica tradizionale calabrese viene collocata nel mondo contemporaneo.

E come sempre a chiudere l’appuntamento alla Chiesetta di San Giorgio sarà l’Aperitivo campestre; un invito al pubblico a scoprire le eccellenze vinicole dell’isola.

Sabato 11 settembre – pomeriggio e sera

Nel pomeriggio, alle 17:30 tornerà anche Di Granito #16. Musiche tradizionali tra sacro e profano, con la suggestiva sonorizzazione della Fortezza di Monte Altura (sempre a Palau) dedicata a Pietro Sassu e Mario Cervo. Ci sarà un concerto di canto a Tenore del Cuncordu e Tenore de Orosei e del Cuncordu Bolothanesu “Tottoi Zobbe, Antoni Are” (Sardegna).

La giornata si chiuderà, infine, con la seconda serata Al Faro #8 a Punta Palau. Alle 21:30 suonerà la Ooopopoiooo Orchestra (Italia) che vedrà riuniti Valeria Sturba, Vincenzo Vasi, Giorgio Pacorig e Filippo Sala; un’esperienza di suoni e visioni, in cui è facile perdersi in atmosfere oniriche e lasciarsi cullare da suoni impalpabili, ma anche farsi trasportare dal ritmo e dalla leggerezza delle canzoni. Il duo torna a Palau con un progetto speciale e in formazione allargata; ai due theremin, al violino, alle voci, ai giochini e alle cianfrusaglie colorate si aggiungono la batteria di Filippo Sala e le tastiere di Giorgio Pacorig.

A seguire alle 22:30, l’ultimo concerto della giornata vedrà protagonisti i Seward (Argentina/Venezuela/Spagna), un ensemble unico nel suo genere – formato dai musicisti Adriano Galante (voce, banjo, chitarra), Meritxell Neddermann (voce, tastiere), Juan R. Berbín (batteria, percussioni), Pablo Schvarzman (chitarra, elettronica) e Marcel·lí Bayer (sax baritono, effetti). Darà vita a una performance live travolgente e intensa, in cui si fondono poliritmie della tradizione sud americana, brani indie rock, free music, ballad riconducibili a Tom Waits e fantasiosi e gioiosi muri di suono.

Domenica 12 settembre

Alle 11:00 un’altra novità di questa edizione sarà il concerto alle Cantine “La Contralta” a Palau in località le Saline dei Freak Motel (Italia). Apriranno l’ultimo giorno di Festival con il loro sound basato su un originale connubio tra ambient, post-rock, atmosfere noise e electric jazz.

Sul palco: Matteo Sedda (tromba), Andrea Sanna (Fender rhodes), Nicola Vacca (batteria), Andrea Parodo (basso). Al termine del concerto, “brindisi al prossimo anno” e degustazione di Vini “la Contralta”.

Nel pomeriggio, alle 18:00, dopo 5 anni, Isole che Parlano tornerà nell’arcipelago di La Maddalena per uno degli appuntamenti più “speciali” nella storia del Festival: il concerto al tramonto a Cala Corsara sull’Isola di Spargi.

In Stolen Cello – il titolo del concerto che prende il nome dal suo primo album solista – il celebre violoncellista Redi Hasa (Albania) omaggia la sua storia migrante e celebra la tradizione albanese; darà vita, sul bagnasciuga, insieme alla fisarmonica di Rocco Nigro (Italia), a un immaginario cinematografico e poetico.

Un vero e proprio viaggio tra le due sponde dell’Adriatico, tra le poliritmie balcaniche e le melodie liriche che dialogheranno con il tramonto alle spalle della Testa della strega.

Infine, alle 21:30 sarà anche per questa XXV edizione il tradizionale Saluto al mare sulla spiaggia di Palau Vecchio a salutare il pubblico del Festival; quest’anno con Davaiii – di e con Sasha Agranov e Pablo Domichovsky (Russia/Israele/Argentina), uno spettacolo circense da brivido, travolgente ed emozionante; un gioco di rituali tra un violoncellista e un acrobata lanciatore di coltelli, per grandi e piccoli, che chiuderà il cerchio magico aperto il lunedì con i laboratori.

Tutti gli appuntamenti sono gratuiti con posti limitati e prenotazione obbligatoria: www.isolecheparlano.it .

— Onda Musicale

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