Il mondo sta vivendo una vera e propria rivoluzione grazie all’arrivo delle criptovalute e, soprattutto, alla loro diffusione. Si tratta di un fenomeno complesso da comprendere, specie per i non addetti ai lavori.
La forza di questo innovativo metodo di pagamento è tutto nella sua incredibile volatilità in cui le monete virtuali hanno valori oscillanti (sebbene sempre in rialzo) e siano arrivate a valere decine di migliaia di dollari. In moltissimi settori, come quello degli online casino bitcoin, le monete virtuali sono divenute una merce di scambio frequente ed oggi, per la prima volta, stiamo affrontando il dibattito che le caratterizza attorno ad un altro mondo finora inesplorato: la musica.
Il caso riguardante il cantante Morgan
Abbiamo avuto modo di vedere il caso che ha riguardato il cantautore Morgan che, per molti, è stato il primo a legare la melodia alla criptovaluta ma andiamo con ordine. Ad oggi, le criptovalute hanno raggiunto anche canali più “istituzionali” come quelli di PayPal. Si tratta di un’ovvia crescita che ha portato il pubblico a conoscerle a fidarsi di questa parola di difficile comprensione. Il meccanismo alla base di queste transazioni in ambito musicale è noto come NFT o non fungible tolen. Quelli che potremmo tradurre come “token non fungibili” sono, in poche parole, degli attestati di proprietà di una persona su delle opere digitali. Si tratta di un marchio di proprietà da poter porre su tutti i brani, i singoli o gli album rigorosamente virtuali pubblicati da un’artista. Questo, ovviamente, impedisce la loro riproduzione infinita e illegale e ne assegna la proprietà esclusiva all’artista.
Gli NFT, per questi motivi, sono la soluzione naturale per tutto il mondo dell’arte, della cultura ma soprattutto della creatività.
Attraverso gli NFT si possono acquistare anche altri contenuti digitali in esclusiva, come successo con i meme virali (acquistati per 580mila dollari) o come accaduto con il primo tweet della storia che è stato pagato ben 3 milioni di dollari dal CEO di Twitter Jack Dorsey. Il celebre jd Steva Aoki ha venduto una sua clip animata di un minuto e mezzo con una sua traccia audio per circa 800 mila dollari. La transazione ha visto protagonisti Aoki e i Kings of Leon che hanno poi guadagnato due milioni di dollari lanciando la sola tecnologia dei pacchetti premium del loro nuovo album. In Italia abbiamo invece avuto gli esempi di Morgan e dei Belladonna. Il primo ha messo all’asta il suo inedito Premessa della Premessa che è stato battuto pochi giorni fa mentre i Belladonna hanno anticipato il cantautore mettendo all’asta il loro brano New Future Travelogue.
Ad oggi non è ancora chiaro a tutti cosa sono i Bitcoin e la tencologia blockchain. Ce lo spiega la dottoressa Valeria Portale, direttore dell’Osservatorio Blockchain & Distributed Ledger del Politecnico di Milano.
Le sue parole:
Dietro al Bitcoin c’è proprio la tecnologia blockchain, che rappresenta il registro di queste transazioni: una catena di blocchi fra loro collegati. Questo registro ha caratteristiche particolari. Innanzitutto è distribuito: non sta solo in un computer ma in tutti quelli che compongono i nodi della rete. E su tutti quei computer è possibile visualizzare le informazioni di questo registro. Tutti possono vederle e nessuno può falsificarle».
Attraverso tale metodo, le criptovalute e gli NFT stanno riscrivendo la storia, anche quella della musica.