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Renato Zero: ecco alcune curiosità che (forse) non conoscevi

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Renato Zero nasce a Roma il 30 settembre del 1950 e ottiene il primo ingaggio a 14 anni quando si esbisce per alcune serate al Ciak di Roma con un compenso di 500 lire al giorno.

Renato Zero è considerato uno degli artisti più eclettici del panorama musicale italiano e vanta un seguito di moltissimi fan che sono chiamati “sorcini” e che ha saputo tenere ben riparata la sua vita privata.

Chi è Renato Zero?

Il suo vero nome è Renato Fiacchini ed è figlio di Ada Pica (infermiera) e Domenico Fiacchini (agente di Pubblica Sicurezza) di origine marchigiana. Renato trascorre la sua adolescenza nel quartiere “Montagnola” a Roma e frequenta l’Istituto di Stato per la Cinematografia e la Televisione. Dopo tre anni abbandona gli studi per dedicarsi a tempo pieno alla musica e al teatro.

La sua vita privata

Ha avuto una relazione (iniziata negli anni 70) con la sua storica collaboratrice Lucy Morante, per molti anni compagna discreta e riservata nonchè sorella di Massimo Morante, storico fondatore dei Goblin. Lo stesso Zero ha spiegato di non essersi mai voluto sposare perche si ritiene sposato con il pubblico. Proprio a Lucy ha dedicato una delle sue canzoni: “Segreto Amore“. Renato ha avuto una relazione anche con Enrica Bonaccorti. Nel 2003 ha adottato un figlio (Roberto Anselmi Fiacchini) che lo ha reso nonno di due bambine: Ada e Virginia. Vive con una delle sue tre sorelle e con suo fratello minore, con cui ha sempre avuto uno splendido rapporto.

Ha un profilo Instagram

Renato ha un account Instagram che tuttavia aggiorna piuttosto raramente e solamente con scatti fotografici dei suoi concerti e della sua attività musicale in genere.

La sua ambiguità sessuale

Fin dai suoi esordi sono circolate voci riguardanti una sua presunta omosessualità ma, in un’intervista a Diva e Donna, il cantante romano ha dichiarato: “Mi chiedono di fare outing. Ma perché devo accettare l’idea di essere omosessuale quando so che ho amato e continuo ad amare donne?”

Gli esordi in trio

Da giovane esordisce in un trio i cui componenti sono lui, Mia MartiniLoredana Berté. Le due sorelle restano sue amiche per moltissimi anni anche se poi l’amicizia con Loredana (durata 30 anni) si incrina definitivamente per alcune questioni mai rese pubbliche da parte dei due artisti. E’ tuttavia la stessa Bertè a fare chiarezza sull’accaduto in una recente intervista. Ecco le sue parole:

Ho scritto i testi di alcune canzoni per un disco. Le musiche le avevano scritte miei amici musicisti: ma Renato ha iniziato a tergiversare. Quando gli ho chiesto di restituirmi almeno le tracce incise, Renato mi ha chiesto cento milioni. Ero esterrefatta. Eravamo come fratelli e lui mi ha deluso fortermente.”

Il primo disco è diventato un cimelio per collezionisti

Il primo 45 giri, dopo essere stato ritirato dal mercato discografico, diventa un oggetto raro e ricercato. E’ ristampato solo nel 1991 in collaborazione con la rivista RARO! che ne fa una tiratura limitata a mille copie in formato picture disc.

Non Basta Sai / In mezzo ai guai è il primo singolo di Renato Zero pubblicato il 27 aprile 1967. Entrambe le canzoni vedono la partecipazione di Gianni Boncompagni. Si dice che di quel disco furono vendute solo 20 copie e, di conseguenza, per lo scarso successo i vinili furono ritirati dal mercato.  

Artista molto prolifico

Renato Zero ha composto più di 500 canzoni per un totale di 43 dischi nella sua carriera, compresi otto live e cinque raccolte. Sono previsti tre nuovi dischi che pubblicherà nell’arco di tre mesi tra la fine del 2020 e il 2021.

L’origine del suo nome d’arte

Come detto Renat iniziato la sua carriera quando ha 15 anni e esordisce in modo diverso e innovativo, abbandonandosi a vari travestimenti. Lui stesso ha confessato di essersi sentito ripetere spesso, muovendo i suoi primi passi, “sei uno zero”. Da qui il nome Renato Zero e la soddisfazione di essere arrivato sulle vette più alte del successo.

Non solo musicista

Renato Zero non è solo un musicista. Infatti, nel 1979 ottiene un anche un successo al cinema grazie al film Ciao nì. Sono gli anni di Zerolandia, ovvero quando decide di affittare un tendone da circo per proporre un tour itinerante. Nel 1979 iniziano i primi contatti con il mondo della televisione. Renato Zero, infatti, compone la sigla per la prima edizione di Fantastico condotta da Pippo Baudo. Il titolo del brano in questione era Fantastico Zero.

Dopo aver inciso la sigla della prima edizione di Fantastico, ottiene nel 1982 la possibilità di far parte di Fantastico 3 proponendo per lo più canzoni degli anni spesi al Piper, il famoso club romano.

La canzone più controversa della sua carriera

Uno dei singoli più controversi di Renato Zero è la canzone Il Triangolo. Il brano viene trasmesso per la prima volta in radio il 10 ottobre del 1978. Nonostante il testo esplicito, o forse proprio per questa ragione, Il Triangolo resta in classifica per 13 settimane consecutive fino al 6 gennaio 1979.

Al Festival di Sanremo solo nel 1991

Renato Zero partecipa per la prima volta al Festival di Sanremo solo nel 1991 con la canzone “Spalle al muro” incentrata sul declino della giovinezza e l’arrivo di una nuova fase più matura della vita. Si classifica al secondo posto mentre la vittoria va a Riccardo Cocciante con il brano “Se stiamo insieme“. Partecipa nuovamente al Festival nel 1992 con la canzone Ave Maria e il pubblico lo applaude per oltre 4 minuti al termine dell’esibizione.

Tra i programmi televisivi di Renato Zero si ricordano 1,2,3…Rai e, soprattutto (nel 2000) Tutti gli Zero del mondo che conduce in prima persona. In diretta da Mirabilandia, era un concept sotto forma di viaggio tramite la zeronave. La prima puntata viene trasmessa il 21 marzo 2000 e raggiunge più di 6 milioni di telespettatori.

I suoi fan

All’inizio del suo successo i suoi fan non erano chiamati ‘sorcini’ ma ‘zerofolli‘. E’ il cantante stesso a coniare il famoso soprannome che rimane invariato fino ai giorni nostri.

Il suo patrimonio

Ovviamente non sono noti i suoi guadagni e le sue proprietà immobiliari. E’ tuttavia molto probabile che abbia un patrimonio considerevole considerando i tanti anni di (gloriosa) carriera. Secondo quanto riportato da Quotidiano.net per la partecipazione al Festival di Sanremo del 2016, Renato avrebbe percepito un compenso di circa 50 mila euro, proprio come Laura Pausini, Eros Ramazzotti ed Elisa.

Ispirazione per Johnny Depp?

Secondo alcune voci il regista americano Tim Burton avrebbe chiesto all’attore Johnny Depp d’ispirarsi a Renato Zero per il suo ruolo nel film La Fabbrica di Cioccolato del 2005.

Autentico trasformista

Ha sempre amato il trasformismo e i costumi. Prima di ogni suo show cuciva da sé i propri abiti e si truccava da solo. I suoi travestimenti e i suoi look lo hanno reso fonte d’ispirazione anche dalle successive pop star estere.

Record

Renato Zero è l’unico artista ad essersi piazzato con un album alla prima posizione della classifica italiana in cinque decenni diversi, dagli anni Settanta, a seguire, fino al 2010.

Un giorno vide se stesso alla TV ma non si rese conto subito chi fosse

Ha raccontato che un giorno, mentre guardava la TV, vide un giornalista che lo intervistava, ma solo dopo parecchi minuti si accorse che quello non era lui bensì Giorgio Panariello, il comico toscano, all’epoca alle prime armi, divenuto poi celebre anche grazie alle celebri e esilaranti imitazioni di Renato Zero.

Le critiche ad Achille Lauro

Nel settembre 2020 rivolge una critica alla musica e alla personalità di Achille Lauro, da molti designato come suo possibile erede. Zero lo definisce un “clown”, prendendo le distanze dal suo modo di fare musica. A difesa di Lauro, interviene sui social J-Ax.

Da sempre molto legato alla “sua” Roma

Da buon romano di nascita, Renato Zero continua a vivere nella città eterna. Nel 2016 compare all’improvviso in zona Trastevere cantando da un balcone uno dei suoi brani e facendo appello a tutti i romani di riportare allo splendore la meravigliosa Roma. Pare che abiti nel quartiere Camilluccia, non molto distante dallo Stadio Olimpico, zona in cui vivono anche altri VIP come Fiorello e Renzo Arbore. E’ noto che possieda anche una residenza sull’ Argentario (in Toscana), luogo a cui è particolarmente legato e in cui si reca in cerca di ispirazione. Molti dei suoi album sono stati concepiti e registrati lì.

— Onda Musicale

Tags: Festival di Sanremo/Renato Zero/Loredana Bertè/Goblin/Mia Martini
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