Musica

Andrea Cavina, fuori il primo disco “Dieci lettere”

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Andrea Cavina
In “Dieci lettere” di Andrea Cavina la chitarra è un mezzo per esprimere il linguaggio della contemporaneità. Allo stesso tempo, diventa la penna con cui scrivere a delle figure chiave della musica e dell’arte, attraverso lettere che sono, nei fatti, un dialogo e un ringraziamento espresso in musica. 

Normalmente, per sottolineare la grandezza di un personaggio e della sua opera,  si scrivono omaggi o tributi. Le lettere invece sono corrispondenze ideali e qui diventano una risposta a ciò che questi artisti per primi, hanno dato a me come persona. Ho voluto “rispondere”, prendendo spunto dagli stili compositivi e dalle idee che le musiche di questi maestri mi hanno suggerito“, spiega Andrea Cavina

Filo conduttore dell’album è l’innovazione. Tutti gli artisti a cui il progetto si ispira sono, o sono stati, esploratori e, soprattutto, grandi innovatori della loro epoca, tanto da rendere “senza tempo” le proprie creazioni. Oltre a quelli strettamente musicali, i brani di Dieci lettere colgono elementi naturalistici, letterari, pittorici e cinematografici. Ad esempio, citano “Vento nella foresta”, composto di getto dopo la devastazione provocata dalla tempesta Vaia nel 2018. Inoltre, omaggiano “Studiando Van Gogh”, in cui la tecnica compositiva del tremolo trova un’affinità con la tecnica pittorica del genio olandese.

Allo stesso tempo il primo del musicista romagnolo, è un disco che assorbe intuizioni compositive che evocano stili diversi, sia del presente, sia del passato, da Mozart a Joe Hisaishi, da Turlough O’Carolan a Roberto Cacciapaglia. Prende ispirazione dai chitarristi contemporanei come Andrew York, Pat Metheny e Maurizio Colonna. Però, tiene conto della storia, propria dello strumento, rifacendosi ai maestri dell’Ottocento come Giuliani e Carcassi.

Autoproduzione

Release album: 19 novembre 2021

Biografia

Originario di Faenza, Andrea Cavina è chitarrista e professore di musica. Attraverso la sua chitarra, propone uno stile che intreccia classico e pop-rock, con sonorità ricercate, ma accessibili al grande pubblico. La sua musica originale vuole parlare alle persone in modo chiaro e diretto. La leggerezza dei suoi brani è sostenuta da strutture ben precise che nascono dagli anni di studi musicali, ma soprattutto dall’esperienza “sul campo” e dagli ascolti di cui si è nutrito. In seguito a 12 anni di silenzio musicale, Cavina è tornato a comporre, giungendo nel 2021 all’uscita del suo primo album sotto la supervisione artistica di Maurizio Colonna. La poetica che lo contraddistingue è legata al suo strumento, la chitarra, da sempre considerato popolare, ma che, se propriamente utilizzato, può elevarsi a piccola orchestra su sei corde.

— Onda Musicale

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