In primo pianoMusica

Tommy tra musica e cinema. Il capolavoro assoluto degli Who

Tommy, pubblicato nel maggio del 1969, è il quarto album degli Who e rappresenta uno dei più riusciti concept album nella storia della musica.

L’album, concepito dal chitarrista Pete Townshend e dedicato da subito al suo guru spirituale Meher Baba, è considerato come una delle prime “opere” della storia del rock, anticipata solamente da Freak Out! di Frank Zappa del 1966.

La trama

L’opera narra le vicende di un ragazzo nato alla fine della Prima Guerra Mondiale che, a seguito dell’assassinio dell’amante della madre da parte del padre, diventa cieco, sordo e muto. Tommy, traumatizzato dall’accaduto e ammutolito dai genitori che gli intimano di non dire nulla, inizia il suo percorso nella vita tra le difficoltà di un’adolescenza colma di violenza e orrore. Il giovane protagonista diventa una vittima del mondo e della crudeltà delle persone: lui, indifeso dietro al muro di incomunicabilità, finisce per subire passivamente l’atrocità più oscure dell’animo umano incarnate negli atti dello zio e del cugino.

Il percorso di Tommy però, come quello di un eroe/antieroe contemporaneo, finisce con la liberazione del ragazzo dalla sua muta condanna e con la sua metamorfosi a campione dell’umanità, a uomo in grado di salvare gli altri uomini. Una metafora cristologica che rivela l’essenza più profonda di chi riesce a trasformarsi da vinto a vincitore senza sprofondare nella medesima violenza che ha contraddistinto la sua vita. Grazie al talento quasi divino nel giocare a flipper, Tommy diventa il simbolo di un’intera generazione, diventa il simbolo di tutti coloro che, colpiti dalla vita, tentano inesorabilmente di rialzarsi

Dopo il successo del disco arriva il film

L’album ebbe un incredibile successo tanto che, nel 1975, venne creato un film diretto dal regista statunitense Ken Russell. La pellicola vede Roger Daltrey nei panni di Tommy adulto, Ann-Margret nei panni della madre, Elton John nei panni del campione Pinball Wizard, Eric Clapton nei panni del predicatore Hawker, Tina Turner nelle vesti di Acid Queen e Jack Nicholson nei panni del dottor Quackson. Il film, che modifica leggermente la trama dell’album, è ambientato dopo la Seconda Guerra Mondiale, una scelta che, oltre a rendere Tommy più giovane di circa trent’anni, rende la sua esperienza più vicina alla grande fetta di pubblico che aveva vissuto da vicino i postumi del secondo conflitto mondiale.

Un’altra grande variazione rispetto all’album sta nel trauma che ha reso il protagonista cieco, muto e sordo: mentre nell’album era l’amante a morire, nel film sarà il padre di Tommy, creduto inizialmente morto, a morire per mano del patrigno; un’altra scelta che lo avvicina alla generazione prima citata, spesso orfana di padre. Nel film, inoltre, sono state aggiunte, per esigenze sceniche, nuove canzoni non presenti nell’album come Prologue 1945, Bernie’s Holiday Camp, Champagne, Mother and Son e T.V; mentre altri brani sono stati leggermente modificati come Pinball Wizard, Christmas e Cousin Kevin.

Il grande lavoro del regista

Dall’incredibile fusione di musica e immagini, il film di Ken Russell riesce pienamente a valorizzare i temi principali dell’album: la critica alla società consumistica e all’individuo-massa, il tema del viaggio inteso come percorso interiore di redenzione e ricerca della pace, la mercificazione delle religioni nell’epoca del consumo, la rivalsa sui traumi infantili e sugli abusi sia fisici sia psicologici.

(scritto da Samuele Iacopini)

— Onda Musicale

Tags: Tommy, The Who, Pete Townshend, Roger Daltrey, Keith Moon
Sponsorizzato
Leggi anche
Karin Ann lancia il nuovo singolo “Looking at Porn”
Casablanca: torna la rock band con il nuovo singolo “Il cane cieco”